Utente:Antonio M. Picasso/Sandbox

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Alberto Hazan (Beirut 19 maggio 1942) è un imprenditore ed editore radiotelevisivo italiano.

Fondatore e azionista di maggioranza di Gruppo Finelco s.p.a., la holding delle emittenti radiofoniche Radio 105 s.r.l., RMC Italia s.r.l., Virgin Radio s.r.l., NCP Ricerche s.r.l, RMC2 s.r.l. e Radio 105 Classics s.r.l.

Gli esordi con Radio Studio 105

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L’inizio della carriera di Hazan come editore radiofonico inizia il 16 febbraio 1976 quando, insieme al fratello Edoardo ed altri amici studenti, fonda Radio Studio 105, oggi conosciuta come Radio 105 Network. In breve tempo, vengono chiamati dj già affermati quali Max Venegoni Max Venegoni e Alex Peroni e, alla direzione artistica, Loredana Rancati.

L’ascesa di 105 a primo network nazionale

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Radio 105 attira l'attenzione del pubblico milanese grazie a campagne pubblicitarie mirate. Tuttavia, Hazan si rende conto che i ricavi derivanti dalla pubblicità locale sono insufficienti per sostenere la crescita della radio, quindi avvia un piano di espansione per coprire nuove aree e province, estendendo rapidamente la copertura a tutta la Lombardia.

Sono anni caratterizzati da grande entusiasmo e dinamismo: nel 1978 viene acceso pressi il Centro trasmittente di Monte Penice il primo impianto di un'emittente che esce dall'ambito locale, e da lì Radio Studio 105 passa prima a radio regionale, poi pluriregionale e infine, nel 1982, diventa la prima emittente privata italiana a trasmettere su tutto il territorio nazionale, grazie agli accordi di affiliazione messi a punto per consentire a tante radio locali di poter trasmettere i medesimi programmi. Nel frattempo, vengono chiamati nuovi conduttori e collaboratori, tra cui Gianni Riso, Claudio Cecchetto e Federico l'Olandese Volante.

Radio 105 suscita così l’interesse anche delle grandi aziende nazionali. Di conseguenza, Alberto Hazan decide di fondare la propria concessionaria di pubblicità. Dopo un primo inizio in concessione alla PubliEpi delle Edizioni San Paolo, nel 1981 sotto la direzione dell’amico e socio Roberto Meazza nasce Rete 105 (poi ribattezzata 99 Pubblicità), prima concessionaria di pubblicità nazionale delle radio private.

Il rilancio di Radio Monte Carlo

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Fin dalla metà degli anni ’60 Radio Monte Carlo era di proprietà del Principato di Monaco. L’emittente trasmetteva anche un canale in lingua italiana che aveva fatto breccia nel cuore degli ascoltatori ma che, con il passare del tempo, aveva iniziato ad accusare un progressivo calo di pubblico. Quando i manager monegaschi chiedono ad Hazan di rilevare l’emittente, questi decide di accettare nonostante i rischi finanziari dell’operazione e la strenua opposizione dei dipendenti della radio che lanciano lo sciopero: nel 1987 l’editore acquisisce la concessione di Radio Monte Carlo[1] per le trasmissioni sul territorio italiano. Nasce così Radio Monte Carlo Network che da allora detiene tutti i diritti del marchio RMC Italia. Hazan si dedica subito al restyling artistico e musicale. Grazie al suo stile musicale ben rappresentato dallo slogan “Musica di gran classe”, l’emittente si caratterizza per un intrattenimento frizzante ma garbato, e per la qualità dell’informazione. Se negli anni ’70 i notiziari erano garantiti da una collaborazione con il Corriere della Sera, nell’aprile 1994 a Milano viene inaugurata la nuova redazione giornalistica che produrrà 12 radiogiornali quotidiani oltre a rubriche e trasmissioni di approfondimento. Nel frattempo, prosegue il percorso di ringiovanimento del parco conduttori, sempre più amati da un pubblico in costante crescita. A voci di lungo corso come Luisella Berrino, Maurizio Di Maggio, Andrea Munari e Patty Farchetto, Hazan e i suoi collaboratori affiancano una squadra che per anni rimarrà saldamente al microfono: Fausto Terenzi e Leone Di Lernia, Paolo Dini e Lester, Max Venegoni e Monica Sala, Andrea Munari e Leonardo Re Cecconi. Nel 1988, Hazan lancia il programma serale “New Age e New Sound”, che si rifà all’omonimo genere musicale New age, nato in California, di cui la principale etichetta discografica era la Windham Hill Records di San Francisco. Sarà questo programma a permettere al pubblico radiofonico di scoprire grandi artisti, allora semisconosciuti in Italia, quali: Pat Metheny, Tuck & Patti, Andreas Vollenweider, Kenny G, Enya, Deep Forest, Yanni e molti altri. Il primo Dj a presentare il programma New Age è Nick The Nightfly. Oltre a lui, ai microfoni di RMC si alternano per diversi anni la Dj americana Johnny Angel e in tempi più recenti Kay Rush. Successivamente il programma cambia nome diventando “Monte Carlo Nights” e allargando sempre più gli ambiti di interesse musicale sino alla musica lounge e chillout, nu-disco e nu Jazz; tuttora è condotto da Nick the Nightfly. Sono i dati Audiradio a sancire la rinascita di Radio Monte Carlo che passa dai 996mila ascoltatori rilevati nel 1988 agli oltre 2.500.000 censiti nei primi anni 2000.

Forte del successo di ascolti di Monte Carlo Nights, nel 2005 Alberto Hazan decide di lanciare una nuova emittente radiofonica, Radio Monte Carlo 2, che esplora i territori della musica lounge, nu jazz, chillout, nu soul, house e deep house e il pop più sofisticato (nota 10).

Le battaglie per la “libertà d’antenna”

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La crescita del mercato radiofonico italiano per anni avviene tra mille difficoltà, non soltanto economiche. L’assenza di leggi specifiche in grado di aggiornare un pacchetto normativo inadeguato a regolamentare un settore in rapida evoluzione rende anche il mercato radiofonico come quello televisivo un autentico far-west per l’occupazione dell’etere Occupazione dell'etere compiuta per anni dalle emittenti locali. Le radio, quindi, devono sopravvivere alla concorrenza sul campo dei competitor ma anche alle cause che vengono intentate dai concorrenti, dalle istituzioni o talvolta dalla stessa Rai. Il crescente successo di Radio Studio 105 inizia infatti a dare fastidio: nel 1988 l’emittente subisce la chiusura dell'impianto principale di messa in onda dei programmi. Le trasmissioni, però, proseguono Radio Studio 105 affronta una lunga vertenza giudiziaria in nome della libertà di informazione e di antenna costituzionalmente garantita in tutti gli ambiti territoriali. La Suprema Corte di Cassazione Corte suprema di cassazione con la sentenza del 14 luglio 1988[2] annulla, senza appello, ogni provvedimento ablativo, sancendo, così, la legittimità delle trasmissioni radiofoniche e televisive in rete interconnessa in tutto il territorio nazionale; con questa storica pronuncia si attua la liberalizzazione, per tutte le emittenti private, delle trasmissioni in diretta sull’intero territorio nazionale. In questo modo, il risultato conseguito da Radio Studio 105 consentirà di anticipare, di due anni, l'assetto normativo del settore, poi attuato dal Legislatore con la Legge "Mammì" del 6 agosto 1990 n. 223 (Legge Mammì). Quando la legge entra in vigore, fotografando di fatto lo status quo del mercato radiotelevisivo, oltre alle radio pubbliche trasmettevano su scala nazionale soltanto le emittenti del Gruppo Finelco di Alberto Hazan: Radio 105, Radio Monte Carlo e Radio 105 Classics.

L’exploit di Virgin Radio

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Nel 2007, a Londra, Alberto Hazan firma un accordo con l’imprenditore britannico Richard Branson. Nasce così Virgin Radio (nota 11)), nuova emittente radiofonica nazionale orientata verso la musica rock che, a soli 11 mesi dal lancio, conta 2 milioni di ascoltatori giornalieri e che può contare su personalità quali Richard Branson e Lapo Elkann quali testimonial nelle sue campagne pubblicitarie.

Le esperienze televisive

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Fin dagli albori del web, il Gruppo Finelco decide di diversificare gli investimenti puntando sulla emergente tecnologia di trasmissione.

All’inizio degli anni 2000, nascono i primi siti delle emittenti del gruppo che ben presto, oltre alla segnalazione dei programmi e dei conduttori in onda, propongono contenuti informativi differenziati per i rispettivi target di pubblico.

Nell’ottobre del 2009 il Gruppo Finelco fonda Sing Sing Television, entrando così nel mondo delle web tv. Il 26 novembre 2010, grazie a un nuovo accordo con Richard Branson, Alberto Hazan fa approdare sul digitale terrestre Virgin Radio TV[3], la prima televisione del Gruppo, visibile in chiaro in tutta Italia.

Le grandi partnership e la cessione a Mediaset

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Tra gli anni 90 e i primi anni 2000, Hazan, immaginando che le evoluzioni del settore avrebbero portato a una progressiva concentrazione delle emittenti in grandi gruppi, decide di esplorare nuove partnership editoriali per potenziare ulteriormente le proprie radio. La prima occasione propizia si presenta nel 2007: RCS MediaGroup entra nella compagine sociale con una quota di minoranza e Alberto Hazan, attraverso il suo Gruppo Finelco, rileva la maggioranza delle azioni dell’emittente di Play Radio, con l’intenzione di trasformarla in Virgin Radio[4].  

Nel giugno 2009 il Gruppo Finelco di Alberto Hazan con le sue tre radio (105, RMC e Virgin) diventa il primo gruppo radiofonico italiano con oltre 8 milioni di ascoltatori nel giorno medio Audiradio[5].

Quando nel 2015 i vertici di RCS Mediagroup decidono di avviare un piano di dismissioni delle attività non direttamente legate alla pubblicistica in cui rientra anche la quota di partecipazione del 44,45% di Gruppo Finelco[6], Hazan avvia una trattativa con il Gruppo Mediaset che entrerà nel 2015 con una quota minoritaria[7] fino alla cessione nel 2016 al Biscione di tutte le sue società trattenendo soltanto RMC Italia[8].

Progetti e campagne di rilevanza sociale

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Hazan ha sempre creduto nel valore dell’informazione e nel ruolo che anche i media possono giocare per la veicolazione di contenuti socialmente importanti. Radio 105, Radio Monte Carlo e Virgin Radio, per esempio, hanno sempre concesso la trasmissione a titolo gratuito delle campagne di sensibilizzazione promosse dalle più importanti organizzazioni benefiche e Onlus. Inoltre, ha sempre avuto un occhio di riguardo per i temi della salvaguardia dell’ambiente

Negli anni le emittenti hanno partecipato attivamente alla fondazione e al sostegno dell’“Associazione L’Amico Charly  - ONLUS”(www.amicocharly.it/index.php/8-amico-charly/119-l-amico-charly-onlus-association), dedita alla prevenzione del disagio giovanile attraverso progetti educativi, formativi, di assistenza e di sostegno. Per tale associazione è stata realizzata la web-radio Radio Charly.

Altra importante iniziativa è stata la costituzione dell’“Associazione Pronto Fido” e della radio internet “Radio Bau”[9], entrambe finalizzate alla promozione dell’amore verso il mondo degli animali, attraverso un’importante attività operativa di tutela e di cura degli animali domestici su tutto il territorio nazionale. Grazie alla sinergia editoriale con le emittenti del gruppo Finelco, l’associazione ha promosso negli anni molteplici campagne di sensibilizzazione sociale in collaborazione anche con le forze dell’Ordine, tra cui l’iniziativa “Io l’ho visto” contro l’abbandono dei cani in autostrada[10].

  1. ^ Radio Monte Carlo: una storia gloriosa nel segno della grande musica, su www.radiomontecarlo.net. URL consultato il 6 giugno 2024.
  2. ^ Corte costituzionale - Decisioni, su www.cortecostituzionale.it. URL consultato il 6 giugno 2024.
  3. ^ Gruppo Finelco sbarca sul dtt con Virgin Radio Tv, raccolta 2010 a +12% - ADC Group, su www.adcgroup.it, 25 novembre 2010. URL consultato il 6 giugno 2024.
  4. ^ Rcs saluta Play Radio. Ma entra in Finelco, su italiaoggi.it.
  5. ^ È Finelco il primo gruppo radiofonico commerciale in Italia, su millecanali.it.
  6. ^ Roberto Borghi, Rcs Mediagroup esce dal business (non core) radiofonico. Per 21 milioni di euro cede il 44,5% di Finelco ad Hazan, su Primaonline, 15 settembre 2015. URL consultato il 6 giugno 2024.
  7. ^ Finelco, Mediaset punta sulle radio. E rileva quota in R105, Montecarlo e Virgin, su Il Fatto Quotidiano, 15 settembre 2015. URL consultato il 6 giugno 2024.
  8. ^ Redazione, Nasce RadioMediaset, alla guida Paolo Salvaderi | Dailyonline, su dailyonline.it. URL consultato il 6 giugno 2024.
  9. ^ Mediaset compra il 100% di Radio Montecarlo, su la Repubblica, 5 settembre 2018. URL consultato il 6 giugno 2024.
  10. ^ Alberto Hazan: dopo il successo in FM, l'evoluzione MC2 - Radio Monte Carlo 2, su RCS Sound Software, 7 febbraio 2022. URL consultato il 6 giugno 2024.