Utente:Alberta La Scala/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Antonio Cicci Foresti

Antonio Cicci Foresti (Bologna, 31 marzo 1936) è un produttore discografico italiano, organizzatore di concerti e di festival che ha contribuito a diffondere la musica jazz in Italia.

Insieme a Pupi Avati e Coniglio Checco Francesco fondano un gruppo Jazz amatoriale e frequenta l’ambiente jazz della città di Bologna.

Assieme ad Alberto Alberti, nel 1958, crea il Bologna Jazz Festival[1].Tutto comincia con un concerto organizzato dai due al Teatro Antoniano, la cui star era Kid Ory con la sua Creole Jazz Band. Qualche mese dopo andrà in scena la sfida musicale a suon di jazz fra Pupi Avati e la sua Doctor Chick Dixieland Orchestra e la band di Amedeo Tommasi. Quel concerto sarà l’embrione del vero e proprio Bologna Jazz Festival, che avrà luogo al Palasport l’anno seguente, e ospiterà Chet Baker accompagnato da Amedeo Tommasi. La rassegna proseguirà ininterrottamente per 16 anni diventando una delle principali manifestazioni jazzistiche italiane. Nel corso degli anni Alberti e Foresti hanno portato in Italia Chet Baker, Kenny Drew, Gato Barbieri, Kenny Clarke, Charles Mingus, Johnny Griffin, Mal Waldron, Don Cherry, Steve Lacy, Paul Bley, Dexter Gordon, Bill Evans, Oscar Peterson, Lee Konitz, Art Farmer, Hank Mobley, Phil Woods, Cecil Taylor, Keith Jarrett, Gary Burton, Ornette Coleman, Stan Getz, Ray Charles, Dave Brubeck, Gerry Mulligan, Paul Desmond, Donald Byrd, Herbie Hancock, Elvin Jones, Dizzy Gillespie, Sonny Stitt, Thelonious Monk, Art Blakey, Archie Shepp, Winton Marsalis, Ahmad Jamal, Jackie McLean, Cedar Walton, B.B. King, Sarah Vaughan, Miles Davis, McCoy Tyner, Curtis Fuller, Carmen McRae, Lionel Hampton, Michel Petrucciani, Stan Kenton, Ella Fitzgerald, Tommy Flanagan e altri.

Assieme a Alberto Alberti e Carlo Pagnotta, nel 1973, fondano Umbria Jazz.

Alberti in quegli anni è punto di riferimento per diversi artisti dei quali diventa anche manager per l’Europa; in particolare lo è di: Miles Davis, Dexter Gordon, Sarah Vaughan, Ella Fitzgerald, Cedar Walton, Chet Baker, René Thomas, Gato Barbieri, Kenny Clarke, Thelonious Monk, Charles Mingus, Art Blakey e altri.

Anni 80, 90 e 2000

[modifica | modifica wikitesto]

Il Festival Internazionale del Jazz di Bologna, durante la seconda metà degli anni settanta, ha una battuta d’arresto e riprende vita soltanto nel 1981. Cicci Foresti torna a partecipare all'organizzazione del BJF a partire dal 1984. In quell’anno, in collaborazione con Filippo Bianchi porta a Bologna McCoy Tyner, Phil Woods e Lee Konitz. Nel 1985 promuove il ritorno di Dizzy Gillespie, Chet Baker e Cedar Walton e nel 1986 fa scoprire alla città la voce di Sarah Vaughan. Inoltre il 13 novembre 1986 organizza al Palasport di Bologna il concerto di Miles Davis, che si esibirà per più di due ore e vedrà partecipare 6500 spettatori. La rassegna continuerà con Michel Petrucciani e nell’anno successivo verranno a Bologna anche Archie Shepp, Stan Getz e Ahmad Jamal.

  1. ^ Bologna Jazz Festival, su Bologna Jazz Festival. URL consultato il 15 maggio 2019.