The Brothel

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The Brothel
album in studio
ArtistaSusanne Sundfør
Pubblicazione12 marzo 2010
Durata44:52
Dischi1
Tracce10
GenereArt pop
Elettropop
EtichettaEMI Music, Grönland Records
ProduttoreMorten Qvenild, Lars Horntvedt
RegistrazionePooka Studio, Tomba Emmanuelle e Malabar Studio, Oslo (Norvegia)
FormatiCD, 2LP, download digitale
Certificazioni
Dischi di platinoBandiera della Norvegia Norvegia (2)[1]
(vendite: 40 000+)
Susanne Sundfør - cronologia
Album precedente
(2007)
Album successivo
(2011)
Singoli
  1. The Brothel
    Pubblicato: 29 gennaio 2010
  2. It's All Gone Tomorrow
    Pubblicato: 4 giugno 2010
  3. Turkish Delight
    Pubblicato: 12 agosto 2011

The Brothel è il secondo album in studio della cantautrice norvegese Susanne Sundfør, pubblicato il 12 marzo 2010[2].
Nell'anno di uscita, è rimasto trentuno settimane consecutive nella Top40 degli album più venduti in Norvegia, di cui diciotto settimane in Top10 e quattro in prima posizione[3]. Grazie a ciò, The Brothel è risultato essere l'album più venduto in Norvegia nel 2010.[4][5] Ha inoltre ottenuto due candidature agli Spellemansprisen, i Grammy norvegesi, per le categorie "Migliori Testi" e "Miglior Compositore", vincendo in quest'ultima.[6]

Nel booklet si fa riferimento al fatto che The Brothel sia nato dalla collaborazione creativa fra Susanne Sundfør e Kristin Austreid.[7] Varie parti vocali dell'album sono inoltre state registrate dentro il Tomba Emmanuelle, un museo di Oslo che funge anche da mauseoleo dell'artista Emanuel Vigeland.[7]

Stile musicale[modifica | modifica wikitesto]

The Brothel è un album dallo stile ibrido e vario. Nei suoi brani vengono mescolati di volta in volta dream pop, jazz, musica elettronica, musica orchestrale, synth pop, dubstep, soul, folk, passaggi a cappella e riferimenti alla musica sacra. Susanne Sundfør ha anche fatto ricorso alle dissonanze, a uno stile vocale ricco di abbellimenti e a controcanti apparentemente cacofonici accostati a melodie orecchiabili.

Tematiche[modifica | modifica wikitesto]

I testi sono molto curati e presentano sia passaggi semplici e d'impatto sia passaggi poetici e criptici. Alcuni brani sembrano legati dal concept della prostituzione, intensa in senso letterale oppure come metafora di stati d'animo o relazionali. Riguardo a ciò, Susanne si è espressa così:[8]

«Il tema che li lega è il bordello, che è il nome dell'album. [...] Ha molto a che fare col dominio, col come le persone si connettono tra di loro e con le gerarchie sociali; [...] come ti rapporti col dominio o col potere, come ti fa sentire debole o forte.»

Il brano Turkish Delight, inoltre è stato ispirato dal romanzo Il Leone, La Strega e l'Armadio di C. S. Lewis. La strumentale As I Walked Out One Evening, invece, prende il titolo dall'omonimo componimento del poeta Wystan Hugh Auden.

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

Susanne Sundfør ha promosso l'album con un tour norvegese ed esibizioni in programmi televisivi e radiofonici. Sono stati inoltre estratti tre singoli: The Brothel, It's All Gone Tomorrow e Turkish Delight; di tutti e tre sono stati pubblicati dei remix ufficiali, ma solo del primo è stato girato un videoclip.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
Dagbladet[9]
OndaRock[10]
SpazioRock[11]

La critica specializzata ha molto apprezzato The Brothel. Eirik Kydland di Dagbladet ha addirittura affermato che "diversi artisti pop piangeranno ascoltandolo", tanto è artisticamente distante da loro.[9] Infatti, come scrive Alessandro Biancalana su OndaRock, Susanne Sundfør "rompe ogni cliché compositivo e mette insieme un album sorprendente, del tutto estraneo a schemi e categorie".[10]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Susanne Sundfør, eccetto dove indicato.

  1. The Brothel – 6:15
  2. Lilith – 3:35
  3. Black Widow – 3:16
  4. It's All Gone Tomorrow – 6:07
  5. Knight of Noir – 5:02
  6. Turkish Delight – 4:48
  7. As I Walked Out One Evening – 3:18 (musica: Susanne Sundfør, Lars Horntveth)
  8. O Master – 4:21
  9. Lullaby – 4:48
  10. Father Father – 3:22

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica Posizione
massima
Norvegia[3]. 1

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (NO) Troféoversikt - 2020, su IFPI Norge. URL consultato il 20 novembre 2020.
  2. ^ Så bra at andre norske artister kommer til å begynne å grine - kultur - Dagbladet.no
  3. ^ a b VG-lista - Susanne Sundfør / The Brothel, su lista.vg.no. URL consultato il 17 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2017).
  4. ^ (EN) Robyn, Susanne Sundfør and other female musicians up for first ever Nordic Music Prize - AfterEllen, in AfterEllen, 6 gennaio 2011. URL consultato il 7 settembre 2017.
  5. ^ (EN) Susanne Sundfør - Music Norway EN, in Music Norway EN. URL consultato il 7 settembre 2017 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2017).
  6. ^ (EN) SUSANNE SUNDFØR wins Spellemann Prize! - GROENLAND RECORDS, in GROENLAND RECORDS, 8 marzo 2011. URL consultato il 7 settembre 2017.
  7. ^ a b (EN) Susanne Sundfør - The Brothel, su Discogs. URL consultato l'8 settembre 2017.
  8. ^ (EN) DiS meets Susanne Sundfør, in DrownedInSound. URL consultato il 9 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2017).
  9. ^ a b http://www.dagbladet.no/2010/01/28/kultur/musikk/musikkanmeldelser/anmeldelser/susanne_sundfor/10138341/
  10. ^ a b http://www.ondarock.it/recensioni/2011_susannesundfor.htm
  11. ^ http://www.spaziorock.it/recensione.php?&id=susanne_sundfor_the_brothel_2011

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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