The Astronauts (azienda)

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The Astronauts
StatoBandiera della Polonia Polonia
Forma societariaazienda privata
Fondazione2012
Fondata da
  • Adrian Chmielarz
  • Michał Kosieradzki
  • Andrzej Poznański
Sede principaleVarsavia
Settorevideogiochi
Sito webwww.theastronausts.com

The Astronauts è uno studio di sviluppo di videogiochi polacco indipendente con sede a Varsavia. È stato fondato nell'ottobre 2012 da Adrian Chmielarz, Michał Kosieradzki e Andrzej Poznański, i fondatori di People Can Fly che hanno lasciato lo studio nell'agosto 2012 in seguito all'acquisizione di Epic Games.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Adrian Chmielarz, Michał Kosieradzki e Andrzej Poznański hanno fondato People Can Fly nel 2002, in seguito all'allontamento di Chmielarz da Metropolis Software, con l'idea di aumentare la consapevolezza del contributo della Polonia all'industria dei videogiochi.

Il primo titolo di People Can Fly, Painkiller, fu accolto positivamente e portò a un accordo con THQ per pubblicare un nuovo titolo, Come Midnight, consentendo allo studio di espandersi da 20 a circa 70 membri dello staff. Tuttavia, THQ annullò il progetto dopo un anno e mezzo.[1] Per evitare di fallire, Chmielarz si mise in contatto con Epic Games per una copia di valutazione dell'Unreal Engine che consentisse loro di cercare finanziamenti grazie a una demo. Il vicepresidente di Epic Mark Rein rimase impressionato dal risultato e strinse un accordo con lo studio per il porting per personal computer di Gears of War.[1] People Can Fly iniziò così a co-sviluppare giochi con Epic, inclusi altri giochi della serie Gears of War e Bulletstorm.[1]

Intorno al 2012, Epic iniziò a valutare l'acquisizione di People Can Fly, che fu completata nell'agosto dello stesso anno.[1] Allo stesso tempo, Chmielarz, Poznanski e Kosieradzki annunciarono che avrebbero lasciato People Can Fly per fondare un nuovo studio più piccolo, The Astronauts, nell'ottobre 2012.[1][2] Chmielarz si disse preoccupato per il recente investimento di Tencent in Epic, che avrebbe spostato il focus sui games as a service senza lasciare spazio ai giochi più narrativi.[1] Sia Chmielarz che Rein hanno però considerato la separazione amichevole.[1][3]

Il primo gioco di The Astronauts è stato The Vanishing of Ethan Carter, pubblicato a settembre 2014 e che Chmielarz considera il successore spirituale del progetto cancellato Come Midnight.[1] Il gioco è stato acclamato dalla critica e ha ricevuto il premio Game Innovation ai British Academy Games Awards 2015.[4] Il secondo titolo dello studio, Witchfire, è stato rivelato durante i The Game Awards 2017 nel dicembre dello stesso anno. Il trailer ha rivelato che il gioco sarà uno sparatutto in prima persona oltre all'esplorazione di The Vanishing of Ethan Carter.[5]

Giochi sviluppati[modifica | modifica wikitesto]

Anno Titolo Editore/i Piattaforme Note
Windows PS4 XONE Switch
2014 The Vanishing of Ethan Carter The Astronauts
TBA Witchfire No No No In sviluppo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h (EN) Charlie Hall, The Astronauts: A Polish team gets small to think bigger, su Polygon, 16 luglio 2014. URL consultato il 28 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2023).
  2. ^ Giorgio Melani, The Astronauts: il nuovo team di alcuni ex-membri di People Can Fly, su Multiplayer.it, 11 ottobre 2012. URL consultato il 28 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2023).
  3. ^ (EN) Brian Crecente, Epic Games buys People Can Fly, su Polygon, 13 agosto 2012. URL consultato il 28 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2023).
  4. ^ (EN) Brenna Hillier, Destiny wins Best Game at 2015 BAFTAs, su VG247, 12 marzo 2015. URL consultato il 28 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2023).
  5. ^ Giorgio Melani, Witchfire annunciato con un trailer ai Game Awards, nuovo titolo di The Astronauts, su Multiplayer.it, 8 dicembre 2017. URL consultato il 28 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2023).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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