Template:La diffusione della rivoluzione nella Russia
La diffusione della rivoluzione nella Russia | |
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Nel corso del mese di novembre i bolscevichi prendono il potere in varie città dell'ex Impero, tra le maggiori:
A fine novembre quasi tutta la Russia etnica a ovest degli Urali è sotto il dominio bolscevico; permangono lacune nelle aree rurali dove è assente una classe operaia, come Tambov, Vologda, Kaluga, e Tula e nella regione del Volga (dove a Samara e Saratov il potere viene preso solo dopo scontri col PSR che vi è egemone); anche tra le minoranze etniche la rivoluzione stenta a imporsi (storicamente vi prevalgono i menscevichi), mentre invece resistenze apposite avvengono nelle zone cosacche nella fascia meridionale che va dal Don lungo le steppe del Caucaso e del Caspio fino a Orenburg e la Cosacchia tartara e più a est nella Buriazia; generalmente nelle zone periferiche dell'ex Impero dove vi è una forte presenza russa (è il caso dell'Ucraina orientale e marittima e del Turkestan centrale), questi si schierano coi bolscevichi, mentre le nazionalità autoctone si schierano perlopiù contro o restano neutrali; di conseguenza le minoranze etniche oppresse da altre minoranze etniche (è il caso di osseti e abcasi coi georgiani) si schierano coi bolscevichi. Tra i finlandesi, estoni, lettoni, lituani vi è la stessa composizione politica che vi è tra i russi. I bolscevichi raccolgono poi adepti tra i prigionieri di guerra tedeschi, austriaci, ungheresi, e bulgari, mentre quelli delle nazionalità da questi oppresse (polacchi, cechi, slavi del sud) si schierano contro i bolscevichi, tanto che il consiglio supremo di guerra polacco richiama le sue unità dal fronte e scioglie il "Comitato esecutivo principale delle forze armate polacche" dell'esercito russo.
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