Talassa (astronomia)
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Talassa (Nettuno IV) | |
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Talassa vista dal Voyager 2 | |
Satellite di | Nettuno |
Scoperta | 18 settembre 1989 |
Scopritori | Richard Terrile |
Parametri orbitali | |
(all'epoca J2000) | |
Semiasse maggiore | 50075 km |
Periodo orbitale | 0,311 giorni |
Inclinazione sull'eclittica | 28,40° |
Inclinazione rispetto all'equat. di Nettuno | 0,200° |
Inclinazione rispetto al piano di Laplace | 0,209° |
Eccentricità | 0,0002 |
Dati fisici | |
Dimensioni | 108 × 100 × 52 km³ |
Diametro equat. | 82 km |
Massa | 3,7×1017 kg
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Densità media | 1,3×103 kg/m³ |
Acceleraz. di gravità in superficie | 0,013 m/s² |
Periodo di rotazione | rotazione sincrona |
Temperatura superficiale | ~70 K (media) |
Pressione atm. | nulla |
Albedo | 0,09 |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 23,3 |
Talassa (o Thalassa) è il secondo satellite naturale di Nettuno in ordine di distanza crescente dal pianeta; fu scoperto nel 1989 grazie alle immagini inviate a Terra dalla sonda statunitense Voyager 2, che sorvolò il pianeta ed il suo sistema di satelliti prima di dirigersi verso lo spazio interstellare. L'annuncio della sua scoperta fu reso noto dall'Unione Astronomica Internazionale il 29 settembre 1989 (IAUC 4867).
Inizialmente denominato S/1989 N5, il satellite venne successivamente intitolato a Talassa, figlia di Emera ed Etere secondo la mitologia greca. Il termine Thalassa, in lingua greca, significa mare.
Si tratta di un piccolo satellite irregolare, dal diametro di circa 80 km, privo di attività geologica.
Parametri orbitali[modifica | modifica wikitesto]
L'orbita di Talassa rasenta l'atmosfera di Nettuno ed è fortemente instabile; le forze mareali indotte dalla vicinanza al gigante gassoso ne stanno provocando un graduale decadimento, che porterà alla disintegrazione del satellite e alla formazione di un nuovo anello planetario o all'impatto di Talassa con Nettuno.
Nettuno visto da Talassa[modifica | modifica wikitesto]
Talassa rivolge sempre la stessa faccia a Nettuno, per cui da quella stessa faccia il pianeta rimane sempre visibile, raggiungendo una dimensione pari a più di 100 volte la Luna piena vista dalla Terra. Dalla stessa parte è periodicamente possibile osservare Naiade attraversare il disco del pianeta, mentre dall'altra faccia le lune più esterne.
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