Susan Glaspell

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Susan Glaspell, 1883 circa
Premio Pulitzer Premio Pulitzer nel 1931

Susan Glaspell (Davenport, 1º luglio 1876Provincetown, 27 luglio 1948) è stata una scrittrice, giornalista e drammaturga statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Susan Glaspell nacque nel 1876 da Elmer Glaspell, agricoltore e Alice Keating, insegnante. Trascorse la sua infanzia in un ambiente rurale, dove ebbe contatti anche con la popolazione indiana Sauk.[1]

Il suo corso di studi si svolse dapprima alla scuola pubblica di Davenport e poi alla Drake University, nella quale si mise in evidenza sia per il rendimento scolastico sia per le sue idee innovative.[1]

Susan Glaspell intorno al 1913.

Durante la sua carriera letteraria si occupò di giornalismo, scrisse nove romanzi, una cinquantina di brevi racconti, però deve la sua notorietà soprattutto all'attività teatrale racchiusa in quindici lavori.[2]

Il suo primo romanzo è del 1909 e si intitola The Glory of the Conquered.[1]

Pochi anni dopo, intorno al 1915 Glaspell si trasferì a New York per frequentare il Greenwich Village, dove partecipò al primo movimento artistico d'avanguardia, comprendente Upton Sinclair, Emma Goldman, and John Reed.[3]

Assieme al marito, George Cram Cook, fondò e diresse la compagnia teatrale dei Pricetown Players,[1] che portò in scena le sue opere che riscossero il maggior successo: Suppressed Desires ("Desideri repressi", 1915), acuta satira della psicoanalisi freudiana;[2] Trifles ("Inezie", 1917), brillante approfondimento della psicologia delle donne letto, affrontato e immerso in atmosfere, temi e intrecci gialli-polizieschi; Bernice ("Bernice", 1919), incentrata sulle problematiche femminili; The Inheritors ("Gli eredi", 1921), in cui l'autrice si occupa di tematiche politiche, quali i contrasti fra i liberali e i conservatori;[2] The Verge ("Il limite", 1921), dove riaffiora l'analisi psicologica; Alison's House ("Casa di Alison", 1930), derivata seppur indirettamente dalla figura di Emily Dickinson, che non a torto viene considerata dai critici letterari il suo lavoro più significativo, e che ottenne il Premio Pulitzer nell'anno 1931.[2]

Glaspell viene considerata dai critici letterari una pioniera femminista e la più importante autrice teatrale statunitense del Novecento.[1]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Glaspell e il marito George Cram Cook nel 1917
Il Provincetown Theatre in Provincetown, Massachusetts
Poster per la produzione WPA del 1938 di Alison's House, per la quale Glaspell ha vinto il premio Pulitzer.

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • Suppressed Desires (1915), scritta con George Cram Cook;
  • Trifles (1916);
  • Close the Book (1917);
  • The Outside (1917);
  • The People (1917);
  • Woman's Honor (1918);
  • Tickless Time (1918), scritta con George Cram Cook;
  • Free Laughter (1919);
  • Bernice (1919);
  • Inheritors (1921);
  • The Verge (1921);
  • Chains of Dew (1922);
  • The Comic Artist (1927), scritta con Norman Matson;
  • Alison's House (1930);
  • Springs Eternal (1943).

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • The Glory of the Conquered (1909);
  • The Visioning (1911);
  • Fidelity (1915);
  • Brook Evans (1928);
  • Fugitive's Return (1929);
  • Ambrose Holt and Family (1931);
  • The Morning is Near Us (1939);
  • Norma Ashe (1942);
  • Judd Rankin's Daughter (1945).

Racconti[modifica | modifica wikitesto]

  • Lifted Masks (1912);
  • Una giuria di sole donne (A Jury of Her Peers, 1917), traduzione di Roberto Serrai, Sellerio, 2022, ISBN 9788838920981;
  • Her America: A Jury of Her Peers and Other Stories by Susan Glaspell (2010).

Altro[modifica | modifica wikitesto]

  • The Road to the Temple (1926), biografia di George Cram Cook;
  • Cherished and Shared of Old (1926).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Ben-Zvi, Linda. Preface. Susan Glaspell: Her Life and Times. Oxford University Press, 2005. Ix.
  2. ^ a b c d le muse, V, Novara, De Agostini, 1964, p. 302.
  3. ^ (EN) Susan Glaspell, su britannica.com. URL consultato il 4 agosto 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Ozieblo Barbara, Susan Glaspell: A Critical Biography, University of North Carolina Press, 2000.
  • (EN) Makowski Veronica, Susan Glaspell's Century of American Women: A Critical Interpretation of her Work, Oxford University Press, 1993.
  • (EN) Gainor J. Ellen, Susan Glaspell in Context: American Theater, Culture, and Politics, University of Michigan Press, 2001.
  • (EN) Martha C. Carpentier, The Major Novels of Susan Glaspell, University Press of Florida, 2001.
  • (EN) Linda Ben-Zvi, Susan Glaspell: Essays on Her Theater and Fiction, Ann Arbor, University of Michigan Press., 1995.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN100269993 · ISNI (EN0000 0001 2145 2864 · SBN SBLV105643 · Europeana agent/base/70815 · LCCN (ENn81119968 · GND (DE11853968X · BNF (FRcb11955751x (data) · J9U (ENHE987007301236105171 · CONOR.SI (SL153455971 · WorldCat Identities (ENlccn-n81119968