Storia della bruttezza
Storia della bruttezza | |
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Dipinto di Quentin Massys presente sulla copertina della prima edizione del libro | |
Autore | Umberto Eco |
1ª ed. originale | 2007 |
Genere | saggio |
Sottogenere | saggio d'estetica |
Lingua originale | italiano |
Storia della bruttezza è un saggio curato da Umberto Eco e pubblicato da Bompiani nel 2007.
Contenuto dell'opera
[modifica | modifica wikitesto]«In ogni secolo, filosofi e artisti hanno fornito definizioni del bello; grazie alle loro testimonianze è così possibile ricostruire una storia delle idee estetiche attraverso i tempi. Diversamente è accaduto col brutto. Il più delle volte si è definito il brutto in opposizione al bello ma a esso non sono state quasi mai dedicate trattazioni distese, bensì accenni parentetici e marginali»
Umberto Eco sostiene l'esistenza di tre grandi categorie: il brutto in sé, il brutto formale, il brutto artistico, e svolge il tema per ordine cronologico, soffermandosi in particolare su letteratura, filosofia e arti visive (soprattutto pittura): l'opera è una grossa antologia di immagini e brani che percorrono attraverso la storia il concetto di "brutto".
I capitoli
[modifica | modifica wikitesto]- Il brutto nel mondo classico
- La passione, la morte, il martirio
- L'apocalisse, l'inferno e il diavolo
- Mostri e portenti
- Il brutto, il comico, l'osceno
- La bruttezza della donna tra Antichità e barocco
- Il diavolo nel mondo moderno
- Stregoneria, satanismo, sadismo
- Il riscatto romantico del brutto
- Il perturbante
- Torri di ferro e torri d'avorio
- L'avanguardia e il trionfo del brutto
- Il brutto altrui, il kitsch e il camp
- Il brutto oggi