Squalo (sommergibile 1906)

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Squalo
Descrizione generale
Tiposommergibile sperimentale di piccola crociera
ClasseGlauco
Proprietà Regia Marina
CantiereRegio Arsenale, Venezia
Impostazionegennaio 1904
Varo10 giugno 1906
Entrata in servizio1º settembre 1906
Radiazione26 settembre 1918
Destino finaledemolito
Caratteristiche generali
Dislocamento in immersione243 t
Dislocamento in emersione160 t
Lunghezza36,8 m
Larghezza4,32 m
Pescaggio2,5 m
Profondità operativa25 m
Propulsione4 motori a benzina FIAT da 600 CV
2 motori elettrici Savigliano da 170 cv complessivi
2 eliche
Velocità in immersione 6,2 nodi
Velocità in emersione 13 nodi
Autonomiain emersione 150 miglia nautiche a 13 nodi
o 225 mn a 10 nodi
in immersione 18,6 mn a 6,2 nodi
o 81 mn a 3,5 nodi
Equipaggio2 ufficiali, 13 sottufficiali e marinai
Armamento
Siluri3 tubi lanciasiluri da 450 mm a prua con 2 siluri
dati tratti da www.betasom.it
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Lo Squalo è stato un sommergibile della Regia Marina.

Storia

Dopo il completamento svolse attività addestrativa nelle acque costiere dell'Alto Adriatico, con base a Venezia[1][2].

Partecipò alle grandi manovre del 1906, nelle acque di Taranto, e del 1908, nel Tirreno settentrionale[1][2].

All'entrata dell'Italia nella prima guerra mondiale era comandante dell'unità il capitano di corvetta Stefano Mellana; il sommergibile divenne caposquadriglia della IV Squadriglia Sommergibili di Venezia[1][2][3].

Svolse numerose missioni di agguato difensivo sulle rotte che conducevano a Venezia[1].

Il 2 febbraio 1916, durante una missione, fu oggetto dell'attacco di quattro idrovolanti austro-ungarici con il lancio di dodici bombe, tutte andate a vuoto; alcuni uomini dello Squalo aprirono il fuoco con fucili contro gli aerei[1][2].

Nel 1917, al comando del tenente di vascello Guido Vianello[4], fu assegnato alla I Squadriglia Sommergibili basata a Porto Corsini[1][2].

Operò ancora in funzione difensiva dei porti di Venezia e Porto Corsini fino a che, nel febbraio 1918, fu messo in riserva e due mesi dopo disarmato perché ormai inefficiente[1][2]. Fu poi radiato e demolito.

In tutto lo Squalo aveva svolto 79 missioni di guerra, trascorrendo in mare 1443 ore[1]. La cifra di 1443 ore corrisponde a 60 giorni e 3 ore è sbagliato, mio padre è stato imbarcato sullo Squalo per tutta la guerra e tale cifra vi assicuro non corrisponde al vero.

Note

  1. ^ a b c d e f g h Regio Sommergibile Squalo
  2. ^ a b c d e f Classe Glauco (1903) - Betasom - XI Gruppo Sommergibili Atlantici
  3. ^ Franco Favre, La Marina nella Grande Guerra. Le operazioni navali, aeree, subacquee e terrestri in Adriatico, p. 98-103-64-164
  4. ^ Franco Favre, La Marina nella Grande Guerra. Le operazioni navali, aeree, subacquee e terrestri in Adriatico, p. 206
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