Eva Braun

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Adolf Hitler ed Eva Braun al Berghof

Eva Anna Paula Braun (Monaco di Baviera, 6 febbraio 1912Berlino, 30 aprile 1945) fu la compagna e, nell'ultimo giorno della sua vita, la moglie di Adolf Hitler.

Nasce a Monaco di Baviera nella Isabellastraße 45, secondogenita del luterano Fritz Braun e della cattolica Franziska Kronberger, ma sia lei sia le sue sorelle (Ilse e Gretl) vengono educate secondo la religione della madre. Dopo aver frequentato il liceo trova un impiego come commessa nello studio del fotografo Heinrich Hoffmann, amico personale di Hitler; l'incontro tra la giovane ragazza e il futuro Führer avviene nell'ottobre del 1929, ma inizialmente Eva non rimane particolarmente impressionata da quel signore «di una certa età con dei buffi baffetti». La loro relazione diventa seria intorno al 1932: l'amante di Hitler, sua nipote Geli Raubal, si è suicidata l'anno precedente ed Eva incomincia a frequentare assiduamente l'appartamento dell'uomo, all'insaputa dei suoi genitori.

In vista delle importanti elezioni del 1932, Hitler e il suo entourage girano la Germania in lungo e in largo, occupati con la campagna elettorale. Eva rimane sola per lungo tempo fino a che il 1º novembre si spara un colpo in gola. Miracolosamente salva, il suo gesto attira però l'attenzione di Hitler, che aveva ancora in mente sua nipote Geli e la sua tragica fine. Il 28 maggio 1935 tenta nuovamente il suicidio ingerendo sonniferi ma anche stavolta riesce a salvarsi.

Nell'autunno del 1935 abbandona lo studio di Hoffmann e si trasferisce in una villetta nel quartiere residenziale di Monaco, dono personale del Führer, insieme a sua sorella minore Gretl e ai suoi due scottish terrier Negus e Stasi. Le vacanze ama invece trascorrerle al Berghof, la residenza personale di Hitler, dove può comportarsi da padrona di casa e intrattenere numerose feste per gli ospiti illustri. È libera di fare ciò che vuole, compreso bere e fumare, ma viene descritta come «la donna più infelice del Terzo Reich».

Il 3 giugno del 1944 sua sorella Gretl sposa l'Obergruppenführer Hermann Fegelein, che verrà fucilato negli ultimi drammatici atti del Terzo Reich a causa delle negoziazioni che lui e Himmler stavano attuando con gli Alleati per mezzo del Conte Folke Bernadotte.

Nel febbraio del 1945 Eva torna a Monaco per festeggiare con la famiglia i suoi 33 anni, ma riparte subito per Berlino per restare accanto al suo uomo, in un estremo atto di coraggio e di amore. I due si sposano il 29 aprile, alla presenza di Joseph Goebbels e Martin Bormann; la sposa indossa un vestito nero di seta ed è orgogliosa di poter scrivere sul documento ufficiale il nome "Eva Hitler".

Secondo le voci ufficiali, Eva Braun e Adolf Hitler si suicidano nel pomeriggio di lunedì 30 aprile 1945, intorno alle 15.30. Lui si spara un colpo di pistola mentre lei si avvelena con il cianuro di potassio. I corpi vengono bruciati e seppelliti nel giardino della Cancelleria, in una solenne cerimonia presieduta da Goebbels, che era appena succeduto a Hitler come Cancelliere del Reich. Secondo alcune voci, però prive di prove e fondamento, i resti dei due coniugi sarebbero stati trovati dai Russi e dopo varie peripezie sarebbero stati cremati e dispersi nell'Elba.

Il resto della famiglia Braun sopravvisse alla guerra; suo padre Fritz morì nel 1964, sua madre nel 1976, all'età di 96 anni e la sorella maggiore Ilse si spense nel 1979. Gretl il 5 maggio del 1945 mise al mondo una bambina che chiamò Eva in onore dell'amata sorella e, proprio come la zia, Eva Fegelein si tolse la vita a causa di un uomo, nel 1975. Gretl, che nel 1954 si era sposata in seconde nozze, morì invece nel 1987.

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