Alfredo Testoni: differenze tra le versioni

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Tra le sue commedie, ricordiamo ''Al tròp è tròp'' ("Il troppo è troppo") del [[1878]], ''Insteriari'' ("Stregonerie") del [[1881]], ''Pisuneint'' ("Inquilini") del [[1883]], ''Acqua e ciaccher'' ("Acqua e chiacchiere") del [[1899]], ''El noster prossum'' ("il nostro prossimo") del [[1910]], ''Quand a j era i franzis'' ("quando c'erano i francesi") del [[1926]], ''El fnester davanti'' ("le finestre davanti") del [[1927]].
Tra le sue commedie, ricordiamo ''Al tròp è tròp'' ("Il troppo è troppo") del [[1878]], ''Insteriari'' ("Stregonerie") del [[1881]], ''Pisuneint'' ("Inquilini") del [[1883]], ''Acqua e ciaccher'' ("Acqua e chiacchiere") del [[1899]], ''El noster prossum'' ("il nostro prossimo") del [[1910]], ''Quand a j era i franzis'' ("quando c'erano i francesi") del [[1926]], ''El fnester davanti'' ("le finestre davanti") del [[1927]].


Testoni fu anche un apprezzato poeta dialettale, famoso per i suoi umoristici ''Sonetti della Sgnera Cattareina'' ("la signora Caterina"). Ma la sua opera più importante, ''[[Il cardinale Lambertini]]'', venne scritta in [[lingua italiana]].
Testoni fu anche un apprezzato poeta dialettale, famoso per i suoi umoristici ''Sonetti della Sgnera Cattareina'' ("la signora Caterina").
La sua opera più importante, ''[[Il cardinale Lambertini]]'', venne scritta in [[lingua italiana]]. La radio prima e poi la neonata televisione mandarono in onda la sua [[commedia]] ''Il successo''<ref>[[Radiocorriere TV]], 1954, n. 12, p. 7</ref>.


== Il ricordo di Bologna ==
== Il ricordo di Bologna ==

Versione delle 11:27, 25 lug 2018

Alfredo Testoni

Alfredo Testoni (Bologna, 11 ottobre 1856Bologna, 17 dicembre 1931) è stato un commediografo e poeta italiano, autore di testi in italiano e in dialetto bolognese. È noto soprattutto per aver scritto la commedia Il cardinale Lambertini, grande successo teatrale sin dal 1905, riproposto poi sullo schermo dall'attore Gino Cervi in un film diretto da Giorgio Pàstina. Il nipote, Gian Carlo Testoni, è stato uno dei più noti parolieri italiani, padre del compositore Giampaolo Testoni.

Gli inizi

Nato in Via San Felice, nel centro storico di Bologna, Alfredo Testoni iniziò a scrivere giovanissimo. Non aveva ancora compiuto vent'anni quando, nel gennaio 1877, la sua farsa Lucciole per lanterne venne messa in scena in un importante teatro cittadino, il "Teatro del Corso" di Via Santo Stefano (distrutto da un bombardamento nel 1944). Fu un insuccesso, ma il fiasco non lo scoraggiò.

Il suo lavoro principale all'epoca era comunque il giornalismo (Testoni collaborò tra gli altri con l'umoristico Ehi! ch'al scusa e con Il Resto del Carlino, testata sulla quale, tra l'altro, licenziò a puntate il romanzo Ma..., venendo pagato poco più di una lira per ogni appendice), ma nel corso degli anni il crescente successo delle sue commedie lo portò col tempo a dedicarsi esclusivamente al teatro.

La produzione dialettale

Alfredo Testoni scriveva principalmente in dialetto bolognese. È ritenuto l'autore più prolifico e più rappresentato del teatro petroniano con le sue decine di commedie. Già nel 1886 pubblicò una raccolta in due volumi delle sue opere dialettali, intitolata Teater bulgneis ("teatro bolognese").

Tra le sue commedie, ricordiamo Al tròp è tròp ("Il troppo è troppo") del 1878, Insteriari ("Stregonerie") del 1881, Pisuneint ("Inquilini") del 1883, Acqua e ciaccher ("Acqua e chiacchiere") del 1899, El noster prossum ("il nostro prossimo") del 1910, Quand a j era i franzis ("quando c'erano i francesi") del 1926, El fnester davanti ("le finestre davanti") del 1927.

Testoni fu anche un apprezzato poeta dialettale, famoso per i suoi umoristici Sonetti della Sgnera Cattareina ("la signora Caterina").

La sua opera più importante, Il cardinale Lambertini, venne scritta in lingua italiana. La radio prima e poi la neonata televisione mandarono in onda la sua commedia Il successo[1].

Il ricordo di Bologna

La sua città l'ha ricordato intitolandogli la via in cui abitò fino alla morte e un teatro.

Le sue commedie dialettali vengono rappresentate ancora oggi, e sono nel repertorio di tutte le compagnie teatrali petroniane. Ogni anno la Compagnia Teatroaperto mette in scena Il cardinale Lambertini presso il Teatro Dehon, gestito dalla compagnia stessa.

Lo stesso Testoni scrisse negli ultimi anni della sua vita una serie di volumetti che andarono a costituire infine un libro unico, in memoria della città di quando era giovane, Ottocento bolognese, facendovi confluire una vera e propria rievocazione nostalgica della Bologna del secondo Ottocento, assieme a numerosi aneddoti che videro protagonisti i personaggi di maggiore rilievo attivi in quel periodo nella città felsinea.[2]

Note

  1. ^ Radiocorriere TV, 1954, n. 12, p. 7
  2. ^ A.Testoni, Ottocento bolognese. Nuovi ricordi di Bologna che scompare, Bologna, Licinio Cappelli, 1933

Collegamenti esterni

  • Testoni Alfredo, su Storia e memoria di Bologna. URL consultato il 25 luglio 2018.
  • Archivi di Teatro Napoli, Foto di Alfredo Testoni [collegamento interrotto], su archiviteatro.napolibeniculturali.it. URL consultato il 4 settembre 2008.
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