Lilium candidum: differenze tra le versioni

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Al 90% il giglio si accosta a san Luigi Gonzaga ... non a san Luigi IX di Francia.
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==Nell'arte e nell'araldica==
==Nell'arte e nell'araldica==
I dipinti della [[Maria (madre di Gesù)|Beata Vergine Maria]] la mostrano solitamente con questo fiore, che essendo simbolo di purezza e [[castità]], è diventato il simbolo di Maria, a volte nei dipinti che raffigurano l'[[Annunciazione]] è l'[[arcangelo Gabriele]] che glielo porge. Appare anche nell'iconografia di [[Sant'Antonio da Padova]], che viene raffigurato con questo giglio in mano a simboleggiare la purezza del corpo e dell'anima. Lo stesso giglio è rappresentato anche in quasi tutti i dipinti raffigurantiSan Luigi Gonzaga. Tant'è che sorge il ragionevole dubbio che, il "san Luigi" accostato al giglio, sia il san Luigi Gonzaga e non il san Luigi IX di Francia.
I dipinti della [[Maria (madre di Gesù)|Beata Vergine Maria]] la mostrano solitamente con questo fiore, che essendo simbolo di purezza e [[castità]], è diventato il simbolo di Maria, a volte nei dipinti che raffigurano l'[[Annunciazione]] è l'[[arcangelo Gabriele]] che glielo porge. Appare anche nell'iconografia di [[Sant'Antonio da Padova]], che viene raffigurato con questo giglio in mano a simboleggiare la purezza del corpo e dell'anima.


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Giglio

Il Lilium candidum
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Liliales
Famiglia Liliaceae
Genere Lilium
Specie ''L. candidum''
Nomenclatura binomiale
Lilium candidum
L., 1753
Frutti e semi di Lilium candidum

Il Lilium candidum L., 1753 (in italiano "giglio candido"), detto anche "giglio della Madonna" o "giglio di San Luigi" o ancora "giglio di Sant'Antonio", è una pianta del genere Lilium. È originario dei Balcani e dell'Asia occidentale.

Forma i bulbi al livello del suolo, fa una rosata di foglie alla base d'inverno, che poi muoiono in estate. Il fusto ha molte foglie e di solito raggiunge il 1,2 m di altezza, anche se a volte arriva fino ai 2 m, cresce a fine primavera e fiorisce i suoi fiori (particolarmente profumati) in estate, per questo deve stare esposto al sole. I fiori sono di colore bianco che tende al giallo alla base dei petali. È suscettibile alle malattie dei normali gigli e del Botrytis cinerea un fungo parassita.

Nell'arte e nell'araldica

I dipinti della Beata Vergine Maria la mostrano solitamente con questo fiore, che essendo simbolo di purezza e castità, è diventato il simbolo di Maria, a volte nei dipinti che raffigurano l'Annunciazione è l'arcangelo Gabriele che glielo porge. Appare anche nell'iconografia di Sant'Antonio da Padova, che viene raffigurato con questo giglio in mano a simboleggiare la purezza del corpo e dell'anima.

Il Fleur de lys

In araldica, il giglio candido era il simbolo della monarchia francese, originariamente infatti era il simbolo araldico della dinastia capetingia ma poi è stato adottato da tutte le successive case regnanti da esse discese. Viene detto infatti "giglio di San Luigi" proprio perché è presente nell'iconografia dell'unico re della dinastia capetingia proclamato santo, Luigi IX di Francia, che considerava i tre petali simbolo della fede, della saggezza e della cavalleria, tuttavia dal XIV secolo i tre petali saranno considerato in Francia il simbolo della Trinità. Come simbolo dei Borbone, è entrato anche nell'araldica di altri regni, come ad esempio nella bandiera del Regno delle Due Sicilie o nella bandiera spagnola (oltre che ovviamente nel suo stemma) dove è tutt'oggi presente.

È presente anche nella bandiera del Québec, essendo stata una provincia fondata dai francesi, che faceva parte della Nuova Francia e nello stemma della città di Firenze.

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