Repubblica Socialista Sovietica Kazaka: differenze tra le versioni

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== Storia ==
== Storia ==
Fondata il 26 agosto [[1920]], inizialmente era chiamata ''RSSA Kirghiza'' ("A" per "autonoma"), e faceva parte della [[RSSF Russa]]. Il 15 aprile [[1925]] fu rinominata ''RSSA Kazaka'' e il 5 dicembre [[1936]] divenne una repubblica a sé stante nell'[[Unione Sovietica|URSS]]. A partire dagli [[anni 1930|trenta]] il territorio del Kazakistan divenne meta di ingenti deportazioni nei campi di lavoro, tra i quali quello facente capo al [[Gulag di Karaganda]], uno dei più grandi dell'intera [[Unione Sovietica]]. Questa circostanza col passare degli anni provocò un notevole squilibrio demografico a danno dei [[kazaki]] autoctoni, facendo incrementare la presenza di altre etnie (soprattutto [[russi]]) nel Paese. Tra le altre nazionalità presenti c'erano i [[tedeschi di Russia]] (8%, la più alta concentrazione in [[Unione Sovietica|URSS]]), [[bielorussi]], [[coreani]] e altri ancora. Negli [[anni 1950|anni cinquanta]] molti altri cittadini sovietici furono spinti o costretti ad insediarsi nelle "[[Campagna delle terre vergini|terre vergini]]" della RSS Kazaka. Il flusso di questi immigrati, che si assommava ai deportati già presenti nei campi di lavoro e nelle colonie, acuì il fenomeno di relegazione socio-economica e demografica degli abitanti autoctoni, tanto che nei centri urbani la lingua e i costumi kazaki andavano man mano perdendosi. Negli [[anni ottanta]] si assistette a una ripresa di influenza da parte delle élite autoctone e l'indipendenza cominciò a significare riscatto della lingua e delle usanze kazake. Dopo l'indipendenza molti abitanti di etnia diversa da quella kazaka cominciarono a emigrare, principalmente a causa del processo di "kazakizzazione" della politica e della società che andò manifestandosi sempre più distintamente, dando origine spesso a episodi di discriminazione.<ref>{{Cita web|url=http://www2.ohchr.org/english/bodies/hrcouncil/docs/13session/A-HRC-13-23-Add1_ru.pdf|titolo=Relazione dell'esperto indipendente dell'ONU per la questione delle minoranze. Missione in Kazakistan - punto 15|lingua=russo}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.perspektivy.info/rus/rassey/russkiy_yazik_v_kazakhstane.htm|titolo=Русский язык в Казахстане|lingua=russo}}</ref>
Fondata il 26 agosto [[1920]], inizialmente era chiamata ''RSSA Kirghiza'' ("A" per "autonoma"), e faceva parte della [[RSSF Russa]]. Il 15 aprile [[1925]] fu rinominata ''RSSA Kazaka'' e il 5 dicembre [[1936]] divenne una repubblica a sé stante nell'[[Unione Sovietica|URSS]]. A partire dagli [[anni 1930|trenta]] il territorio del Kazakistan divenne meta di ingenti deportazioni nei [[Gulag|campi di lavoro]], tra i quali quello facente capo al [[Gulag di Karaganda]], uno dei più grandi dell'intera [[Unione Sovietica]]. Questa circostanza col passare degli anni provocò un notevole squilibrio demografico a danno dei [[kazaki]] autoctoni, facendo incrementare la presenza di altre etnie (soprattutto [[russi]]) nel Paese. Tra le altre nazionalità presenti c'erano i [[tedeschi di Russia]] (8%, la più alta concentrazione in [[Unione Sovietica|URSS]]), [[bielorussi]], [[coreani]] e altri ancora. Negli [[anni 1950|anni cinquanta]] molti altri cittadini sovietici, nell'ordine di centinaia di migliaia, furono spinti ad insediarsi nella RSS Kazaka in ragione della [[Campagna delle terre vergini|campagna terre vergini]]. Il flusso di questi immigrati, che si assommava ai deportati già presenti nei campi di lavoro e nelle colonie, acuì il fenomeno di relegazione socio-economica e demografica degli abitanti autoctoni, tanto che nei centri urbani la lingua e i costumi kazaki andarono man mano perdendosi. Negli [[anni ottanta]], con la [[perestrojka]] e l'aggravarsi della crisi del sistema sovietico, si assistette a una ripresa di influenza da parte delle élite autoctone inclini a ritagliarsi maggiore autonomia da Mosca, quando non a spingere manifestamente per l'indipendenza del Paese. A ciò si accompagnò un recupero spinto e a tratti aggressivo della lingua, dell'identità e delle usanze kazake che continuò anche successivamente all'indipendenza.<ref>{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/4420922.stm|titolo=Russians left behind in Central Asia|lingua=inglese}}</ref>


Il 10 dicembre [[1991]] la RSS Kazaka fu chiamata ''Repubblica di Kazakistan'', e sei giorni dopo divenne indipendente.
Il 10 dicembre [[1991]] la RSS Kazaka fu chiamata ''Repubblica di Kazakistan'', e sei giorni dopo divenne indipendente.


== Popolazione ==
== Popolazione ==
Al momento della costituzione della ''RSSA Kazaka'' nel 1925, i [[russi]] rappresentavano meno del 20% della popolazione, composta prevalentemente da [[kazaki]] quali abitanti nativi della regione.
La popolazione nativa consisteva di kazaki (4.234.000) nel [[1970]]. Nello stesso anno la repubblica contava molti russi (5.552.000) e [[ucraini]] (983.000). Nel Kazakistan del nord, c'erano [[tatarstan|tatari]] (288.000), [[Uzbekistan|usbechi]] (216.000) e bielorussi (198.000).

A partire dagli [[Anni 1930|anni trenta]], tuttavia, le consistenti deportazioni messe in atto delle autorità sovietiche e gli spostamenti indotti dall'industrializzazione del Paese, inclusi quelli dovuti alle "terre vergini", produssero un notevole aumento in termini percentuali delle altre etnie (in particolare dei [[russi]]) a discapito dei kazaki nativi, che si scontrarono con una progressiva emarginazione socio-economica e culturale.

Secondo il censimento del [[1970]] la popolazione dei kazaki era ferma a 4.234.000 individui, equivalenti al 32% della popolazione totale. Nello stesso anno la repubblica contava 5.552.000 russi e 983.000 [[ucraini]], insediati prevalentemente nel nord del Paese; numerosi erano anche [[tatarstan|tatari]] (288.000), [[Uzbekistan|usbechi]] (216.000) e [[bielorussi]] (198.000).

A partire dai primi [[Anni 1990|anni novanta]], e in particolare dopo l'indipendenza del Kazakistan, si registrò una progressiva emigrazione degli individui di origine non kazaka dal Paese, dovuta per lo più al processo di "kazakizzazione" della politica e della società che andò chiaramente manifestandosi anche con episodi di discriminazione.<ref>{{Cita web|url=http://www2.ohchr.org/english/bodies/hrcouncil/docs/13session/A-HRC-13-23-Add1_ru.pdf|titolo=Relazione dell'esperto indipendente dell'ONU per la questione delle minoranze. Missione in Kazakistan - punto 15|lingua=russo}}</ref> Gli abitanti che abbandonarono il Paese nel periodo 1990-1995 furono oltre 2 milioni, nella quasi totalità [[slavi]] europei <ref>{{Cita web|url=http://www.perspektivy.info/rus/rassey/russkiy_yazik_v_kazakhstane.htm|titolo=Русский язык в Казахстане|lingua=russo}}</ref>


== Onorificenze ==
== Onorificenze ==

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Kazakistan
Motto: Барлық елдердің пролетарлары, бірігіңдер!
Barlıq elderdiñ proletarları, biriginder!
Proletari di tutto il mondo, unitevi!
Kazakistan - Localizzazione
Kazakistan - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completoRepubblica Socialista Sovietica Kazaka
Nome ufficiale(RU) Казахская Советская Социалистическая Республика

(KK) Қазақ Кеңестік Социалистік Республикасы

Lingue ufficialirusso e kazako (dal 1989) [1]
Lingue parlatekazako e russo
InnoInno della RSS Kazaka
CapitaleAlmaty
Dipendente daBandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Politica
Forma di governoRepubblica socialista federata a partito unico
Nascita5 dicembre 1936
Fine10 dicembre 1991
CausaDissoluzione dell'Unione Sovietica
Territorio e popolazione
Bacino geograficoAsia
Territorio originale2.717.300 km² (2ª nell'URSS)
Popolazione16.711.900 nel 1989
Economia
Valutarublo sovietico (рубль)
Varie
Prefisso tel.+7 31/32/330/33622
Evoluzione storica
Preceduto daBandiera della RSFS Russa RSFS Russa
Succeduto daBandiera del Kazakistan Kazakistan

La Repubblica Socialista Sovietica Kazaka o RSS Kazaka (in kazako: Қазақ Кеңестік Социалистік Республикасы, Qazaq Keñestik Socialistik Respwblïkası; in russo: Казахская Советская Социалистическая Республика, Kazakhskaja Sovetskaja Socialističeskaja Respublika), oggi chiamata Kazakistan, era la seconda repubblica per estensione dell'Unione Sovietica, situata nell'Asia Centrale. Aveva un'area di 2.717.300 km² e la capitale era Alma-Ata.

Storia

Fondata il 26 agosto 1920, inizialmente era chiamata RSSA Kirghiza ("A" per "autonoma"), e faceva parte della RSSF Russa. Il 15 aprile 1925 fu rinominata RSSA Kazaka e il 5 dicembre 1936 divenne una repubblica a sé stante nell'URSS. A partire dagli trenta il territorio del Kazakistan divenne meta di ingenti deportazioni nei campi di lavoro, tra i quali quello facente capo al Gulag di Karaganda, uno dei più grandi dell'intera Unione Sovietica. Questa circostanza col passare degli anni provocò un notevole squilibrio demografico a danno dei kazaki autoctoni, facendo incrementare la presenza di altre etnie (soprattutto russi) nel Paese. Tra le altre nazionalità presenti c'erano i tedeschi di Russia (8%, la più alta concentrazione in URSS), bielorussi, coreani e altri ancora. Negli anni cinquanta molti altri cittadini sovietici, nell'ordine di centinaia di migliaia, furono spinti ad insediarsi nella RSS Kazaka in ragione della campagna terre vergini. Il flusso di questi immigrati, che si assommava ai deportati già presenti nei campi di lavoro e nelle colonie, acuì il fenomeno di relegazione socio-economica e demografica degli abitanti autoctoni, tanto che nei centri urbani la lingua e i costumi kazaki andarono man mano perdendosi. Negli anni ottanta, con la perestrojka e l'aggravarsi della crisi del sistema sovietico, si assistette a una ripresa di influenza da parte delle élite autoctone inclini a ritagliarsi maggiore autonomia da Mosca, quando non a spingere manifestamente per l'indipendenza del Paese. A ciò si accompagnò un recupero spinto e a tratti aggressivo della lingua, dell'identità e delle usanze kazake che continuò anche successivamente all'indipendenza.[2]

Il 10 dicembre 1991 la RSS Kazaka fu chiamata Repubblica di Kazakistan, e sei giorni dopo divenne indipendente.

Popolazione

Al momento della costituzione della RSSA Kazaka nel 1925, i russi rappresentavano meno del 20% della popolazione, composta prevalentemente da kazaki quali abitanti nativi della regione.

A partire dagli anni trenta, tuttavia, le consistenti deportazioni messe in atto delle autorità sovietiche e gli spostamenti indotti dall'industrializzazione del Paese, inclusi quelli dovuti alle "terre vergini", produssero un notevole aumento in termini percentuali delle altre etnie (in particolare dei russi) a discapito dei kazaki nativi, che si scontrarono con una progressiva emarginazione socio-economica e culturale.

Secondo il censimento del 1970 la popolazione dei kazaki era ferma a 4.234.000 individui, equivalenti al 32% della popolazione totale. Nello stesso anno la repubblica contava 5.552.000 russi e 983.000 ucraini, insediati prevalentemente nel nord del Paese; numerosi erano anche tatari (288.000), usbechi (216.000) e bielorussi (198.000).

A partire dai primi anni novanta, e in particolare dopo l'indipendenza del Kazakistan, si registrò una progressiva emigrazione degli individui di origine non kazaka dal Paese, dovuta per lo più al processo di "kazakizzazione" della politica e della società che andò chiaramente manifestandosi anche con episodi di discriminazione.[3] Gli abitanti che abbandonarono il Paese nel periodo 1990-1995 furono oltre 2 milioni, nella quasi totalità slavi europei [4]

Onorificenze

Ordine di Lenin (3) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Rivoluzione d'Ottobre - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine dell'Amicizia tra i popoli - nastrino per uniforme ordinaria

Note

  1. ^ (RU) Закон Казахской Советской Социалистической Республики от 22 сентября 1989 года О языках в Казахской ССР http://online.zakon.kz/Document/?doc_id=1005765
  2. ^ (EN) Russians left behind in Central Asia, su news.bbc.co.uk.
  3. ^ (RU) Relazione dell'esperto indipendente dell'ONU per la questione delle minoranze. Missione in Kazakistan - punto 15 (PDF), su www2.ohchr.org.
  4. ^ (RU) Русский язык в Казахстане, su perspektivy.info.