Baldini+Castoldi: differenze tra le versioni

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Baldini&Castoldi
Logo
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione
Fondata da
  • Antenore Castoldi
  • Ettore Baldini
Sede principaleMilano
Sito webwww.baldinicastoldi.it

Baldini&Castoldi è una casa editrice italiana, fondata nel 1897 come Baldini & Castoldi, con sede sotto i portici della Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Ne erano soci Ettore Baldini, Antenore Castoldi, Alceste Borella e il poeta Gian Pietro Lucini. Tra i primi autori Antonio Fogazzaro, Gerolamo Rovetta, Neera (Anna Zuccari), Salvator Gotta e Guido da Verona.

Nel 1940 la gestione si rinnovò con l'entrata di Enrico Castoldi che aprì maggiormente alla presenza in catalogo di autori stranieri (in particolare ungheresi). Inizia però anche un calo delle vendite che negli anni settanta portò la casa editrice sull'orlo del fallimento. La casa non chiuse, ma dal 1981 non pubblicò più nulla fino al 1991 quando Alessandro Dalai (allora amministratore delegato di Elemond (Electa e Einaudi), rilanciò il marchio avvalendosi della collaborazione dello zio Oreste del Buono.

Tra gli autori di maggior successo pubblicati a partire dagli anni '90 si possono annoverare i nomi di Susanna Tamaro, Enrico Brizzi, Gino e Michele, Giorgio Faletti, Fabio Geda, Gianluca Arrighi, Antonio Pennacchi, Aldo Busi. Un altro punto di forza della casa editrice è stato, dal 1993, il Dizionario dei film di Paolo Mereghetti che conta numerose edizioni. Per la distribuzione la casa editrice si appoggiò in questo periodo alle infrastrutture distributive del gruppo Mondadori.

Nel maggio 2003, la società assume il nome di Baldini Castoldi Dalai Editore, poi solo B.C. Dalai Editore. Nel 2011 infine il marchio cambia il nome in Dalai Editore e il marchio "Baldini & Castoldi" viene mantenuto come nome di collana.

Tra il 2011 e il 2012, tuttavia, la casa editrice si trova ad affrontare una nuova crisi aziendale, che il 7 giugno 2013 l'ha portata a richiedere al Tribunale di Milano la possibilità di accedere al concordato preventivo, la procedura concorsuale a tutela dei creditori che in genere prelude al fallimento.[1]

A febbraio del 2014 la società fallisce definitivamente con provvedimento del Tribunale di Milano.

Nel frattempo la sigla editoriale è stata presa in affitto, con l'obiettivo di continuarne l'attività, da una nuova società denominata nuovamente Baldini&Castoldi srl, distribuita da PDE e fondata da Michele Dalai (figlio dell'editore) e da Filippo Vannuccini (un dirigente della vecchia società).[2][3]

Note

  1. ^ Comunicato aziendale, su bcdeditore.it, 10 giugno 2013. URL consultato il 5 agosto 2013.
  2. ^ Cristina Taglietti, Crisi e debiti, Dalai chiude. Apre «Baldini e Castoldi», in Corriere della Sera, 11 giugno 2013. URL consultato il 5 agosto 2013.
  3. ^ Cinzia Meoni, Dalai verso il concordato preventivo, in Economia Web, 30 maggio 2013. URL consultato il 5 agosto 2013.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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