Capys: differenze tra le versioni
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Versione delle 09:33, 20 ott 2013
Capys è, secondo la mitologia romana, il settimo dei mitici re albani o re di Alba Longa. Sempre secondo questa, egli sarebbe figlio di Atys e padre di Capeto ed inoltre avrebbe regnato sul trono di Alba Longa per 28 anni, probabilmente dal 965 a.C. al 937 a.C.. Fu inoltre lui, o un altro Capys (secondo la mitologia antica, anch'egli come Enea proveniente da Troia), a fondare la città di Capua (il cui territorio ora corrisponde ai comuni casertani di Santa Maria Capua Vetere, San Prisco e Curti), ricca e fiorente città della pianura campana, la cui sorte si decise nel corso della seconda guerra punica, quando decise di schierarsi contro Roma, al fianco di Annibale, che porterà alla perdita della sua indipendenza.
Nella mitologia greca, Capys (Greco: Κάπυς) fu il nome attribuito a tre individui:
- Un figlio di Assarco e Ieromnene (figlia di Simoenta), e padre di Anchise (da sua moglie Temisto, sorella di Laomedonte) e quindi nonno di Enea. Probabilmente fu lui a fondare la città di Capua.
- Il troiano che avvertì di non introdurre il cavallo di Troia in città.
- Un discendente di Enea e Re di Albalonga.
Secondo le fonti Romane, in lingua etrusca la parola "Capys" significava 'sparviero' o 'falco' (o forse 'aquila' o 'avvoltoio').
Albero genealogico