Quantificatore esistenziale (simbolo): differenze tra le versioni
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Il quantificatore esistenziale è un'[[invenzione (tecnologia)|invenzione]] risalente all'[[1879|anno 1879]] del famoso [[matematico]] [[XIX secolo|ottocentesco]] [[Frege]], che si fregiò anche della creazione del [[quantificatore universale (simbolo)|quantificatore universale ∀]]; lo studioso sognava infatti di unire la [[logica]] [[Aristotele|aristotelica]] con quella matematica, ma ciò pareva impossibile perché parole come ''tutti'' e ''esiste'' (presenti in proposizioni come "''Tutti gli [[uomo|uomini]] sono mortali''" o "''Esiste almeno un [[filosofia|filosofo]] [[Grecia|greco]]''") non si potevano tramutare direttamente in linguaggio matematico. |
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Nonostante l'idea di '''quantificatore esistenziale''' sia dunque da attribuire a Frege, furono [[Charles Sanders Peirce|Peirce]] e [[Giuseppe Peano| Peano]] ad ideare il [[simbolo]] '''∃''', che oggi è senz'altro più usato del vecchio segno introdotto dall'inventore del [[XIX secolo]] e mai più adoperato in seguito. |
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Versione delle 18:25, 11 apr 2013
Il quantificatore esistenziale è un carattere tipografico scientifico, molto usato sia in insiemistica che in logica, due campi tra loro affini della matematica; il nome del ∃ ha un'etimologia facilmente ricercabile: con la parola quantificatore si intende la sua funzione di indicare la grandezza o l'estensione di un'affermazione e con esistenziale il fatto che tale proposizione vale sempre almeno per un caso, che dunque esiste. La sua lettura matematica corrisponde a "esiste un/una", e la sua forma viene dalla lettera E maiuscola invertita, l'iniziale capovolta della parola inglese Exists, che vuol dire appunto esiste in italiano.
Storia e utilizzo
Il quantificatore esistenziale è un'invenzione risalente all'anno 1879 del famoso matematico ottocentesco Frege, che si fregiò anche della creazione del quantificatore universale ∀; lo studioso sognava infatti di unire la logica aristotelica con quella matematica, ma ciò pareva impossibile perché parole come tutti e esiste (presenti in proposizioni come "Tutti gli uomini sono mortali" o "Esiste almeno un filosofo greco") non si potevano tramutare direttamente in linguaggio matematico.
Nonostante l'idea di quantificatore esistenziale sia dunque da attribuire a Frege, furono Peirce e Peano ad ideare il simbolo ∃, che oggi è senz'altro più usato del vecchio segno introdotto dall'inventore del XIX secolo e mai più adoperato in seguito.
Un esempio di utilizzo del quantificatore esistenziale è il seguente:
che si legge "per ogni x esiste una y tale che x al quadrato è uguale a y". Esistono naturalmente anche numerosi altri usi, dove ∃ può assumere anche il significato di qualche (in opposizione a ∀, che vuol dire tutti); spesso lo si usa unito ad altri simboli di logica matematica, quali et, vel o non.
Bibliografia
- (EN) Anne Sjerp Troelstra, H. Schwichtenberg: Basic Proof Theory (2nd ed.). Cambridge University Press, 2000.
- (EN) Hinman, P., Fundamentals of Mathematical Logic, A K Peters, 2005, ISBN 1-568-81262-0.
- (EN) George Boolos, Richard Jeffrey: Computability and Logic (3rd ed.). Cambridge University Press, 1989.
- Diego Filotto: Dalla grammatica alla logica. Armando Editore, 2005.
- Andrea Asperti, Agata Ciabattoni: Logica a Informatica (2 ed.). McGraw-Hill, 2005.
- Achille C. Varzi, John Nolt, Dennis Rohatyn: Logica (2 ed.). McGraw-Hill, 2007.
- Dario Palladino: Corso di Logica. Introduzione elementare al calcolo dei predicati, Carocci, 2002.
- Dario Palladino: Logica e teorie formalizzate. Completezza, incompletezza, indecidibilità, Carocci, 2004.
- Vincenzo Manca, Logica Matematica, Bollati Boringhieri, 2000.
- Elliott Mendelson, Introduzione alla Logica Matematica, Bollati Boringhieri, 1972.