Carlo Coccia: differenze tra le versioni

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Un oscuro insegnante, di nome Visocchi<ref name="fetis" />, gli insegnò i rudimenti della musica. Coccia aveva una bella voce da soprano e cantava nelle chiese.<ref name="fetis" /> All'età di nove anni ricevette lezioni da Pietro Casella.<ref name="fetis2">''Coccia (Carlo)'', in François-Joseph Fétis, ''Biographie universelle des musiciens et bibliographie générale de la musique. Supplément et complément.'', vol. 1, Parigi, Firmin-Didot (Paris), 1878-1880 [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k697260.r=fétis+biographie.langFR online]</ref> Ancora giovanissimo, compose una serenata, alcuni solfeggi, una cantata e un capriccio per piano.<ref name="fetis" /> Continuò poi gli studi al Conservatorio di Napoli, dove ebbe come insegnanti [[Saverio Valente]], per il canto, [[Fedele Fenaroli]] e [[Giovanni Paisiello]].<ref name="fetis2" /> Quest'ultimo, in particolare, lo prese sotto la propria protezione: grazie alle sue raccomandazioni, Coccià poté essere ammesso come insegnante di musica nelle migliori case di Napoli, e venne nominato accompagnatore al piano per i concerti privati del re [[Giuseppe Bonaparte]].<ref name="fetis" />
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Nel 1807 Coccia scrisse, per il [[Teatro Valle]] di [[Roma]], la sua prima opera, ''Il matrimonio per lettera di cambio'', che non ebbe successo. (Il libretto di quest'opera è basato su una commedia di [[Camillo Federici]], che fu la base anche per ''[[La cambiale di matrimonio]]'' di [[Gioacchino Rossini]].) Scoraggiato, il compositore avrebbe voluto rinunciare al teatro e tornare a Napoli a dedicarsi alle precedenti occupazioni, ma Paisiello lo esortò a continuare.<ref name="fetis" /> Nacque ''Il poeta fortunato'', dato a [[Firenze]] nel 1808, che fu invece ben accolto. Ebbe così inizio la copiosa produzione operistica del compositore, che vide grandi successi, come ''[[Clotilde (opera)|Clotilde]]'' nel 1815, ma anche fiaschi clamorosi, come ''[[Etelinda]]'' nel 1816. A [[Ferrara]], in occasione della seconda recita di ''Voglia di dote e non di moglie'', Coccia stesso sostituì il buffo Lipparini, colpito da improvvisa indisposizione, ottenendo calorosi applausi.<ref name="fetis" />
Nel [[1807]] Coccia scrisse, per il [[Teatro Valle]] di [[Roma]], la sua prima opera, ''Il matrimonio per lettera di cambio'', che non ebbe successo. (Il libretto di quest'opera è basato su una commedia di [[Camillo Federici]], che fu la base anche per ''[[La cambiale di matrimonio]]'' di [[Gioacchino Rossini]].) Scoraggiato, il compositore avrebbe voluto rinunciare al teatro e tornare a Napoli a dedicarsi alle precedenti occupazioni, ma Paisiello lo esortò a continuare.<ref name="fetis" /> Nacque ''Il poeta fortunato'', dato a [[Firenze]] nel [[1808]], che fu invece ben accolto. Ebbe così inizio la copiosa produzione operistica del compositore, che vide grandi successi, come ''[[Clotilde (opera)|Clotilde]]'' nel [[1815]], ma anche fiaschi clamorosi, come ''[[Etelinda]]'' nel [[1816]]. A [[Ferrara]], in occasione della seconda recita di ''Voglia di dote e non di moglie'', Coccia stesso sostituì il buffo Lipparini, colpito da improvvisa indisposizione, ottenendo calorosi applausi.<ref name="fetis" />


Nel 1820 Coccia, forse anche per sottrarsi alla concorrenza del nascente astro di Rossini, accettò di trasferirsi a [[Lisbona]], dove era stato chiamato come compositore e direttore del [[Teatro Nacional de São Carlos|Teatro São Carlos]]. Qui fece rappresentare le opere ''Atar'', ''[[La festa della rosa]]'', ''Mandane, regina di Persia'' ed ''Elena e Costantino'', accolte con favore, e la cantata ''Il lusitano''.
Nel [[1820]] Coccia, forse anche per sottrarsi alla concorrenza del nascente astro di Rossini, accettò di trasferirsi a [[Lisbona]], dove era stato chiamato come compositore e direttore del [[Teatro Nacional de São Carlos|Teatro São Carlos]]. Qui fece rappresentare le opere ''Atar'', ''[[La festa della rosa]]'', ''Mandane, regina di Persia'' ed ''Elena e Costantino'', accolte con favore, e la cantata ''Il lusitano''.


Coccia fu in seguito a [[Londra]], dove il [[24 gennaio]] [[1824]] venne nominato intendente e direttore teatrale del [[King's Theatre]] in the Haymarket;<ref>[http://www.amadeusonline.net/almanacco.php?Start=0&Giorno=24&Mese=1&Anno=1824&Giornata=&Testo=Coccia&Parola=Stringa almanacco di amadeus online], consultato il 19 novembre 2011]</ref> più tardi fu anche maestro di armonia e di canto alla Royal Academy of Music. A Londra pubblicò numerose cantate, sei duetti con accompagnamento di pianoforte e alcuni altri piccoli lavori.<ref name="fetis" /> Sempre a Londra, nel 1827 fece rappresentare ''Maria Stuarda, regina di Scozia'', alla cui inaugurazione prese parte il celebre soprano [[Giuditta Pasta]]; l'opera fu apprezzata dalla critica mentre il pubblicò le accordò minor favore<ref name="weat" />.
Coccia fu in seguito a [[Londra]], dove il [[24 gennaio]] [[1824]] venne nominato intendente e direttore teatrale del [[King's Theatre]] in the Haymarket;<ref>[http://www.amadeusonline.net/almanacco.php?Start=0&Giorno=24&Mese=1&Anno=1824&Giornata=&Testo=Coccia&Parola=Stringa almanacco di amadeus online], consultato il 19 novembre 2011]</ref> più tardi fu anche maestro di armonia e di canto alla Royal Academy of Music. A Londra pubblicò numerose cantate, sei duetti con accompagnamento di pianoforte e alcuni altri piccoli lavori.<ref name="fetis" /> Sempre a Londra, nel [[1827]] fece rappresentare ''Maria Stuarda, regina di Scozia'', alla cui inaugurazione prese parte il celebre soprano [[Giuditta Pasta]]; l'opera fu apprezzata dalla critica mentre il pubblicò le accordò minor favore<ref name="weat" />.


Ritornato in Italia nel 1828, nel 1836 diventò insegnante e direttore dell'Accademia Filarmonica di [[Torino]] e nel 1840, in seguito alla partenza per Napoli di [[Saverio Mercadante]], sostituì quest'ultimo nell'incarico di maestro di cappella del duomo di Novara, dedicandosi quasi esclusivamente all'insegnamento e alla composizione di musica sacra.
Ritornato in Italia nel [[1828]], nel [[1836]] diventò insegnante e direttore dell'Accademia Filarmonica di [[Torino]] e nel [[1840]], in seguito alla partenza per Napoli di [[Saverio Mercadante]], sostituì quest'ultimo nell'incarico di maestro di cappella del duomo di Novara, dedicandosi quasi esclusivamente all'insegnamento e alla composizione di musica sacra.


Nel 1841, al [[Teatro Regio (Torino)|Teatro Regio]] di Torino fu rappresentata la sua ultima opera, ''[[Il lago delle fate]]'', che non ebbe successo. Tra le sue numerose opere, oltre a ''Clotilde'' (il maggiore successo tra le composizioni per Venezia, rappresentata anche in numerose altre città italiane e persino in Sassonia e Messico<ref name="weat">Alexander Weatherson, ''Un capolavoro composto due volte: Caterina di Guisa'', libretto allegato al CD ''Caterina di Guisa'', Bongiovanni, 1991</ref>), ottenero buon successo ''[[L'orfano della selva]]'' e ''[[Edoardo in Iscozia]]'', mentre numerose altre, come ''Rinaldo d'Asti'', ''Claudina in Torino'', ''[[Rosmonda d'Inghilterra (Coccia)|Rosmonda d'Inghilterra]]'', ''[[Enrico di Monfort]]'' ebbero meno fortuna. In tempi moderni, ''[[Caterina di Guisa]]'', che ebbe esito trionfale alla sua apparizione a Milano, nel 1833, è stata riproposta con un discreto successo. Alcune opere di Coccia furono basate su [[libretto]] di [[Giuseppe Maria Foppa]]; significativa anche la collaborazione con [[Gaetano Rossi]] e [[Felice Romani]], il librettista della ''Caterina''.
Nel [[1841]], al [[Teatro Regio (Torino)|Teatro Regio]] di Torino fu rappresentata la sua ultima opera, ''[[Il lago delle fate]]'', che non ebbe successo. Tra le sue numerose opere, oltre a ''Clotilde'' (il maggiore successo tra le composizioni per Venezia, rappresentata anche in numerose altre città italiane e persino in [[Sassonia]] e [[Messico]]<ref name="weat">Alexander Weatherson, ''Un capolavoro composto due volte: Caterina di Guisa'', libretto allegato al CD ''Caterina di Guisa'', Bongiovanni, 1991</ref>), ottenero buon successo ''[[L'orfano della selva]]'' e ''[[Edoardo in Iscozia]]'', mentre numerose altre, come ''Rinaldo d'Asti'', ''Claudina in Torino'', ''[[Rosmonda d'Inghilterra (Coccia)|Rosmonda d'Inghilterra]]'', ''[[Enrico di Monfort]]'' ebbero meno fortuna. In tempi moderni, ''[[Caterina di Guisa]]'', che ebbe esito trionfale alla sua apparizione a Milano, nel [[1833]], è stata riproposta con un discreto successo. Alcune opere di Coccia furono basate su [[libretto]] di [[Giuseppe Maria Foppa]]; significativa anche la collaborazione con [[Gaetano Rossi]] e [[Felice Romani]], il librettista della ''Caterina''.


Nel 1849 venne eseguita a Novara, in occasione delle esequie del re [[Carlo Alberto di Savoia|Carlo Alberto]], una Messa di Requiem, per quattro voci e grande orchestra, appositamente composta per l'occasione. La prima esecuzione di questa messa in tempi moderni si ebbe il 18 settembre 2011, presso la basilica di San Gaudenzio a Novara, nell'ambito della quinta edizione del festival [[MITO SettembreMusica]].<ref>[http://www.mitosettembremusica.it/programma/18092011-2100-basilica-di-s-gaudenzio.html MITO Settembre Musica: Novara, Domenica 18 settembre 2011]</ref>
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Coccia fu insegnante di composizione e primo direttore ("censore") della neonata scuola di musica di Novara, il Civico Istituto musicale Brera (1858). Ad essa dedicò due sinfonie appositamente scritte. Ebbe numerosi allievi per i quali scrisse un trattato di armonia e temi di contrappunto.
Coccia fu insegnante di composizione e primo direttore ("censore") della neonata scuola di musica di Novara, il Civico Istituto musicale Brera ([[1858]]). Ad essa dedicò due sinfonie appositamente scritte. Ebbe numerosi allievi per i quali scrisse un trattato di armonia e temi di contrappunto.


Molti degli autografi di Carlo Coccia sono conservati a Novara: nella biblioteca del duomo la musica sacra, in quella del Civico Istituto musicale Brera le composizioni profane, il Requiem ed alcune composizioni religiose.
Molti degli autografi di Carlo Coccia sono conservati a Novara: nella biblioteca del duomo la musica sacra, in quella del Civico Istituto musicale Brera le composizioni profane, il Requiem ed alcune composizioni religiose.


Nel 1868/69 partecipò, con il ''Lacrimosa'', alla stesura della Messa da Requiem, peraltro mai eseguita, in onore di Rossini, proposta da [[Giuseppe Verdi]] alla scomparsa del celebre compositore pesarese.
Nel [[1868]]/[[1869|69]] partecipò, con il ''Lacrimosa'', alla stesura della Messa da Requiem, peraltro mai eseguita, in onore di Rossini, proposta da [[Giuseppe Verdi]] alla scomparsa del celebre compositore pesarese.


A Novara, dove morì il 13 aprile 1873, gli venne dedicato l'anno stesso il teatro cittadino, Teatro Coccia.
A Novara, dove morì il 13 aprile 1873, gli venne dedicato l'anno stesso il teatro cittadino, Teatro Coccia.

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Carlo Coccia (Napoli, 14 aprile 1782Novara, 13 aprile 1873) è stato un compositore italiano.

Vita

Era figlio di un violinista di Napoli. Il padre l'aveva destinato allo studio dell'architettura, ma la sua passione per la musica fece cambiare questo progetto.[1]

Un oscuro insegnante, di nome Visocchi[1], gli insegnò i rudimenti della musica. Coccia aveva una bella voce da soprano e cantava nelle chiese.[1] All'età di nove anni ricevette lezioni da Pietro Casella.[2] Ancora giovanissimo, compose una serenata, alcuni solfeggi, una cantata e un capriccio per piano.[1] Continuò poi gli studi al Conservatorio di Napoli, dove ebbe come insegnanti Saverio Valente, per il canto, Fedele Fenaroli e Giovanni Paisiello.[2] Quest'ultimo, in particolare, lo prese sotto la propria protezione: grazie alle sue raccomandazioni, Coccià poté essere ammesso come insegnante di musica nelle migliori case di Napoli, e venne nominato accompagnatore al piano per i concerti privati del re Giuseppe Bonaparte.[1]

Nel 1807 Coccia scrisse, per il Teatro Valle di Roma, la sua prima opera, Il matrimonio per lettera di cambio, che non ebbe successo. (Il libretto di quest'opera è basato su una commedia di Camillo Federici, che fu la base anche per La cambiale di matrimonio di Gioacchino Rossini.) Scoraggiato, il compositore avrebbe voluto rinunciare al teatro e tornare a Napoli a dedicarsi alle precedenti occupazioni, ma Paisiello lo esortò a continuare.[1] Nacque Il poeta fortunato, dato a Firenze nel 1808, che fu invece ben accolto. Ebbe così inizio la copiosa produzione operistica del compositore, che vide grandi successi, come Clotilde nel 1815, ma anche fiaschi clamorosi, come Etelinda nel 1816. A Ferrara, in occasione della seconda recita di Voglia di dote e non di moglie, Coccia stesso sostituì il buffo Lipparini, colpito da improvvisa indisposizione, ottenendo calorosi applausi.[1]

Nel 1820 Coccia, forse anche per sottrarsi alla concorrenza del nascente astro di Rossini, accettò di trasferirsi a Lisbona, dove era stato chiamato come compositore e direttore del Teatro São Carlos. Qui fece rappresentare le opere Atar, La festa della rosa, Mandane, regina di Persia ed Elena e Costantino, accolte con favore, e la cantata Il lusitano.

Coccia fu in seguito a Londra, dove il 24 gennaio 1824 venne nominato intendente e direttore teatrale del King's Theatre in the Haymarket;[3] più tardi fu anche maestro di armonia e di canto alla Royal Academy of Music. A Londra pubblicò numerose cantate, sei duetti con accompagnamento di pianoforte e alcuni altri piccoli lavori.[1] Sempre a Londra, nel 1827 fece rappresentare Maria Stuarda, regina di Scozia, alla cui inaugurazione prese parte il celebre soprano Giuditta Pasta; l'opera fu apprezzata dalla critica mentre il pubblicò le accordò minor favore[4].

Ritornato in Italia nel 1828, nel 1836 diventò insegnante e direttore dell'Accademia Filarmonica di Torino e nel 1840, in seguito alla partenza per Napoli di Saverio Mercadante, sostituì quest'ultimo nell'incarico di maestro di cappella del duomo di Novara, dedicandosi quasi esclusivamente all'insegnamento e alla composizione di musica sacra.

Nel 1841, al Teatro Regio di Torino fu rappresentata la sua ultima opera, Il lago delle fate, che non ebbe successo. Tra le sue numerose opere, oltre a Clotilde (il maggiore successo tra le composizioni per Venezia, rappresentata anche in numerose altre città italiane e persino in Sassonia e Messico[4]), ottenero buon successo L'orfano della selva e Edoardo in Iscozia, mentre numerose altre, come Rinaldo d'Asti, Claudina in Torino, Rosmonda d'Inghilterra, Enrico di Monfort ebbero meno fortuna. In tempi moderni, Caterina di Guisa, che ebbe esito trionfale alla sua apparizione a Milano, nel 1833, è stata riproposta con un discreto successo. Alcune opere di Coccia furono basate su libretto di Giuseppe Maria Foppa; significativa anche la collaborazione con Gaetano Rossi e Felice Romani, il librettista della Caterina.

Nel 1849 venne eseguita a Novara, in occasione delle esequie del re Carlo Alberto, una Messa di Requiem, per quattro voci e grande orchestra, appositamente composta per l'occasione. La prima esecuzione di questa messa in tempi moderni si ebbe il 18 settembre 2011, presso la basilica di San Gaudenzio a Novara, nell'ambito della quinta edizione del festival MITO SettembreMusica.[5]

Coccia fu insegnante di composizione e primo direttore ("censore") della neonata scuola di musica di Novara, il Civico Istituto musicale Brera (1858). Ad essa dedicò due sinfonie appositamente scritte. Ebbe numerosi allievi per i quali scrisse un trattato di armonia e temi di contrappunto.

Molti degli autografi di Carlo Coccia sono conservati a Novara: nella biblioteca del duomo la musica sacra, in quella del Civico Istituto musicale Brera le composizioni profane, il Requiem ed alcune composizioni religiose.

Nel 1868/69 partecipò, con il Lacrimosa, alla stesura della Messa da Requiem, peraltro mai eseguita, in onore di Rossini, proposta da Giuseppe Verdi alla scomparsa del celebre compositore pesarese.

A Novara, dove morì il 13 aprile 1873, gli venne dedicato l'anno stesso il teatro cittadino, Teatro Coccia.

Composizioni

Opere

  • Il matrimonio per lettera di cambio, burletta per musica, libretto di Giuseppe Ceccherini (14 novembre 1807, Roma, Teatro Valle)
  • Il poeta fortunato, ossia Tutto il mal vien dal mantello, melodramma giocoso, libretto di Gaetano Gasbarri (primavera 1808, Firenze, Teatro degli Intrepidi)
  • L'equivoco, o Le vicende del Martinaccio, dramma giocoso, libretto di Gaetano Gasbarri (carnevale 1809, Bologna, Teatro Marsigli)
  • Voglia di dote e non di moglie, dramma giocoso, libretto di F. Aventi (carnevale 1809, Ferrara, Teatro Comunale)
  • La verità nella bugia, farsa, libretto di Giuseppe Maria Foppa (ottobre 1809, Venezia, Teatro San Moisè)
  • Una fatale supposizione, ovvero Amore e dovere (o La Matilde), farsa per musica, libretto di Giuseppe Maria Foppa (19 gennaio 1811, Venezia, Teatro San Moisè);
  • I solitari, libretto di Gaetano Rossi (1 novembre 1811, Venezia, Teatro San Moisè)
  • Il sogno verificato, azione eroica per musica, libretto di Luigi Prividali (23 gennaio 1812, Venezia, Teatro La Fenice)
  • Arrighetto, dramma per musica in un atto, libretto di Angelo Anelli (9 gennaio 1813, Venezia, Teatro San Benedetto)
  • La donna selvaggia (o La selvaggia), dramma semiserio in due atti, libretto di Giuseppe Maria Foppa (24 giugno 1813, Venezia, Teatro San Benedetto)
    • Altra versione: La Matilde, dramma eroicomico, primavera 1814, Firenze, Teatro alla Pergola
    • Revisione: primavera 1841, Napoli, Teatro San Carlo
  • Il crescendo, opera buffa in un atto, libretto di Giuseppe Maria Foppa (16 febbraio 1814, Venezia, Teatro San Moisè)
  • Carlotta e Werther (o Carlotta e Verter), dramma per musica, libretto di Gaetano Gasbarri (autunno 1814, Firenze, Teatro del Cocomero)
  • Evellina, melodramma eroico in due atti, libretto di Gaetano Rossi (26 dicembre 1814, Milano, Teatro Re)
  • Euristea, o L'amore generoso, dramma per musica in due atti, libretto di Giuseppe Maria Foppa (21 gennaio 1815, Venezia, Teatro La Fenice)
  • Clotilde, melodramma semiserio in due atti, libretto di Gaetano Rossi (8 giugno 1815, Venezia, Teatro San Benedetto)
  • I begli usi di città, dramma giocoso in due atti, libretto di Angelo Anelli (11 ottobre 1815, Milano, Teatro alla Scala)
  • Teseo e Medea, dramma per musica in due atti (26 dicembre 1815, Torino, Teatro Regio)
  • Rinaldo d'Asti, dramma buffo in due atti, libretto di Jacopo Ferretti (17 febbraio 1816, Roma, Teatro Valle)
  • Etelinda, melodramma semiserio in due atti, libretto di Gaetano Rossi (26 giugno 1816, Venezia, Teatro San Benedetto)
  • Claudina in Torino, dramma per musica in due atti, libretto di Giuseppe Maria Foppa (20 dicembre 1816, Venezia, Teatro San Moisè)
  • Fajello, dramma tragico in due atti (23 ottobre 1817, Firenze)
    • Revisione: Gabriella di Vergy (settembre 1818, Trieste, Teatro Nuovo)
  • Donna Caritea, regina di Spagna, opera seria, libretto di Giacomo Serafini e Cesare Leopoldo Bixio (7 gennaio 1818, Genova, Teatro Sant'Agostino)
  • Elena e Virginio, (estate 1818, Trieste)
  • Atar ossia il serraglio di Ormuz, dramma serio in due atti, libretto di Felice Romani (13 maggio 1820, Lisbona, Teatro São Carlos)
  • La festa della rosa, dramma giocoso in due atti, libretto di Gaetano Rossi (13 agosto 1821, Lisbona, Teatro São Carlos)
  • Mandane, regina di Persia, opera seria in due atti, libretto di Luigi Romanelli (4 novembre 1821, Lisbona, Teatro São Carlos)
  • Elena e Costantino, opera semiseria in due atti, libretto di Andrea Leone Tottola (6 febbraio 1822, Lisbona, Teatro São Carlos)
  • Maria Stuarda, regina di Scozia, opera seria in tre atti, libretto di Pietro Giannone (7 giugno 1827, Londra, King's Theatre)
  • L'orfano della selva, melodramma comico in due atti, libretto di Gaetano Rossi (15 novembre 1828, Milano, Teatro alla Scala)
  • Rosmonda d'Inghilterra (o Rosmonda), melodramma serio in due atti, libretto di Felice Romani (28 febbraio 1829, Venezia, Teatro La Fenice)
  • Edoardo in Iscozia (o Edoardo Stuart re in Iscozia), dramma per musica in due atti, libretto di Domenico Gilardoni (8 maggio1831, Napoli, Teatro San Carlo)
  • Enrico di Monfort, melodramma in due atti, libretto di Gaetano Rossi (12 novembre 1831, Milano, Teatro alla Scala)
  • Caterina di Guisa, melodramma in due atti, libretto di Felice Romani (14 febbraio 1833, Milano, Teatro alla Scala)
    • Revisione: autunno 1836, Torino, Teatro Carignano
  • La figlia dell'arciere, melodramma tragico in tre atti, libretto di Felice Romani (12 gennaio 1834, Napoli, Teatro San Carlo)
  • Marsa (o Marfa), melodramma in quattro atti, libretto di Emanuele Bidera (13 luglio 1835, Napoli, Teatro San Carlo)
  • La solitaria delle Asturie, ossia La Spagna ricuperata, melodramma in cinque parti, libretto di Felice Romani (6 marzo 1838, Milano, Teatro alla Scala)
  • Giovanna II regina di Napoli, melodramma in tre atti, libretto di Gaetano Rossi (12 marzo 1840, Milano, Teatro alla Scala)
  • Il lago delle fate, melodramma in quattro atti, libretto di Felice Romani (6 febbraio 1841, Torino, Teatro Regio)

Musica sacra

Elenco di composizioni sacre (dalla Biographie universelle di F.-J. Fétis)[2]:

  • 25 messe, in prevalenza con accompagnamaneto orchestrale
  • Messa da Requiem per Carlo Alberto, 1849
  • 15 mottetti
  • 21 vespri
  • 17 Tantum Ergo
  • 3 Miserere
  • 1 Te Deum con orchestra
  • 1 Stabat mater a 4 voci con organo

Altro

Alcune altre composizioni (dalla Biographie universelle di F.-J. Fétis)[2]:

  • 1 ouverture per grande orchestra
  • Ero, monologo con accompagnamento d'orchestra

Bibliografia

  • Gaudenzio Carotti, Biografia di Carlo Coccia, maestro di cappella della cattedrale di Novara, Torino, Borgarelli, 1873 (Ristampe a cura di Camillo Marocco: Asti, 1929; Novara, 1991)

Note

  1. ^ a b c d e f g h Coccia (Charles), in François-Joseph Fétis, Biographie universelle des musiciens et bibliographie générale de la musique, vol. 2, pagg. 326-327, Parigi, Firmin-Didot (Paris), 1866-1868 online
  2. ^ a b c d Coccia (Carlo), in François-Joseph Fétis, Biographie universelle des musiciens et bibliographie générale de la musique. Supplément et complément., vol. 1, Parigi, Firmin-Didot (Paris), 1878-1880 online
  3. ^ almanacco di amadeus online, consultato il 19 novembre 2011]
  4. ^ a b Alexander Weatherson, Un capolavoro composto due volte: Caterina di Guisa, libretto allegato al CD Caterina di Guisa, Bongiovanni, 1991
  5. ^ MITO Settembre Musica: Novara, Domenica 18 settembre 2011

Collegamenti esterni