Quartetto Italiano: differenze tra le versioni

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Il segretario e storico della formazione è stato Guido Alberto Borciani (1920-2008), il fratello di [[Paolo Borciani|Paolo]], di professione ingegnere, appassionato di musica e fondatore del Premio Paolo Borciani.<ref>Si veda il sito: [http://www.premioborciani.org/Sezione.jsp?idSezione=183 premioborciani.org] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110727184403/http://www.premioborciani.org/Sezione.jsp?idSezione=183 |data=27 luglio 2011 }}.</ref>
Il segretario e storico della formazione è stato Guido Alberto Borciani (1920-2008), il fratello di [[Paolo Borciani|Paolo]], di professione ingegnere, appassionato di musica e fondatore del Premio Paolo Borciani.<ref>Si veda il sito: [http://www.premioborciani.org/Sezione.jsp?idSezione=183 premioborciani.org] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110727184403/http://www.premioborciani.org/Sezione.jsp?idSezione=183 |data=27 luglio 2011 }}.</ref>


Nel 1977, una loro registrazione fu inserita dalla [[NASA]] nel ''[[Voyager Golden Record|Golden Record]]'', il disco d'oro contenente immagini e suoni rappresentativi della [[Terra]] e dell'[[Storia dell'uomo|Umanità]], destinato a essere inviato nel cosmo, in due esemplari, a bordo delle sonde spaziali [[ Voyager 1]] e [[Voyager 2]], lanciate nell'ambito dell'[[Programma Voyager|omonimo programma esplorativo]]<ref>{{DBI||Quartetto Italiano | autore = Gregorio Moppi| anno = 2018}}</ref>.
Nel 1977 una loro fotografia fu inserita dalla [[NASA]] nel ''[[Voyager Golden Record|Golden Record]]'', il disco d'oro contenente immagini e suoni rappresentativi della [[Terra]] e dell'[[Storia dell'uomo|Umanità]], destinato a essere inviato nel cosmo, in due esemplari, a bordo delle sonde spaziali [[ Voyager 1]] e [[Voyager 2]], lanciate nell'ambito dell'[[Programma Voyager|omonimo programma esplorativo]]<ref>{{Cita web|url=https://voyager.jpl.nasa.gov/golden-record/whats-on-the-record/images/|titolo=Images on the Golden Record}}</ref>. Sembrerebbe invece essere priva di fondamento la notizia secondo la quale il disco contenesse la loro registrazione della ''Cavatina'' dal Quartetto op. 130 di Beethoven: nonostante la biografia di Guido Borciani riporti questo dato, il sito della NASA attribuisce la registrazione al Budapest String Quartet.<ref>{{Cita web|url=https://voyager.jpl.nasa.gov/golden-record/whats-on-the-record/music/|titolo=Music from Earth}}</ref><ref>{{DBI||Quartetto Italiano | autore = Gregorio Moppi| anno = 2018}}</ref>


== Componenti ==
== Componenti ==

Versione delle 23:37, 13 apr 2021

Quartetto italiano
Il Quartetto italiano nel 1955 con Paolo Borciani, Elisa Pegreffi, Franco Rossi e Piero Farulli
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
GenereMusica classica
Periodo di attività musicale1945 – 1980
Strumentoprimo violino, secondo violino, viola, violoncello

Il Quartetto Italiano è stato uno tra i massimi quartetti d'archi del XX Secolo. Fondato da Paolo Borciani, Elisa Pegreffi, Lionello Forzanti e Franco Rossi, è rimasto in attività dal 1945 al 1980.

Storia

Il debutto della formazione avvenne a Carpi nell'estate dello stesso anno, quando i quattro strumentisti non erano ancora ventenni. Il complesso nacque con il nome di Nuovo Quartetto Italiano. I quattro si diedero questo nome per distinguersi da un altro "Quartetto Italiano", che era stato fondato all'inizio del Novecento dal violinista Remigio (Remy) Prìncipe; l'aggettivo Nuovo fu rimosso nel 1951 per dar luogo alla denominazione definitiva di Quartetto Italiano.

Fino al suo scioglimento, avvenuto nel 1980, è stato il più celebre gruppo cameristico italiano, apprezzato in tutto il mondo per il rigore interpretativo, l'equilibrio sonoro e la perfezione tecnica, caratteristiche documentate da una sostanziosa discografia.[1]

La prima incisione discografica del complesso fu realizzata in Svizzera dalla casa discografica tedesca Telefunken, su quattro dischi a 78 giri, nel 1946. Era un'esecuzione del Quartetto per archi op. 10 di Claude Debussy, brano con il quale avevano esordito i quattro strumentisti, che si conobbero frequentando a Siena l'Accademia Chigiana, incoraggiati dal loro maestro di musica da camera Arturo Bonucci (1894-1964).

Nel 1947 Lionello Forzanti, la viola del quartetto, uscì dal gruppo per intraprendere negli Stati Uniti la carriera di direttore d'orchestra. Subentrò al suo posto Piero Farulli, che rimase stabilmente per trent'anni fino alla fine degli anni settanta, quando, per problemi di salute, venne sostituito da Dino Asciolla, che lavorò con il quartetto fino al suo definitivo scioglimento.

Il quartetto ha inoltre collaborato, per alcune esecuzioni, con grandi solisti come Pierre Antoine de Bavier, Maurizio Pollini, Pierre Fournier. Ha svolto un'intensa attività concertistica in Europa e negli Stati Uniti (qui, nel 1951, il compositore e critico musicale Virgil Thomson lo definì "indubbiamente il miglior quartetto del nostro secolo").

Il quartetto si è fatto notare per la registrazione del ciclo integrale dei quartetti di Beethoven, portata a termine tra il 1967 e il 1975.[2].

Il gruppo inoltre è stato il primo in Italia ad effettuare l'incisione completa, pregevole, di tutte le opere per quartetto d'archi del compositore austriaco Anton Webern. Nel 1970 il compositore fiorentino Sylvano Bussotti compose appositamente per il quartetto un poema sinfonico con l'intervento dell'orchestra, dal titolo I semi di Gramsci, dedicato alla grande bravura dei quattro musicisti che ne effettuarono la prima esecuzione.

Il segretario e storico della formazione è stato Guido Alberto Borciani (1920-2008), il fratello di Paolo, di professione ingegnere, appassionato di musica e fondatore del Premio Paolo Borciani.[3]

Nel 1977 una loro fotografia fu inserita dalla NASA nel Golden Record, il disco d'oro contenente immagini e suoni rappresentativi della Terra e dell'Umanità, destinato a essere inviato nel cosmo, in due esemplari, a bordo delle sonde spaziali Voyager 1 e Voyager 2, lanciate nell'ambito dell'omonimo programma esplorativo[4]. Sembrerebbe invece essere priva di fondamento la notizia secondo la quale il disco contenesse la loro registrazione della Cavatina dal Quartetto op. 130 di Beethoven: nonostante la biografia di Guido Borciani riporti questo dato, il sito della NASA attribuisce la registrazione al Budapest String Quartet.[5][6]

Componenti

  • Primo violino:
    • 1945-1980 | Paolo Borciani (Reggio Emilia, 21 dicembre 1922 – Milano, 5 luglio 1985)
  • Secondo violino:
    • 1945-1980 | Elisa Pegreffi (Genova, 10 giugno 1922 – Milano, 14 gennaio 2016)
  • Viola:
    • 1945-1947 | Lionello Forzanti (Venezia, 24 dicembre 1913 – Manhattan Beach CA, 6 dicembre 2009)
    • 1947-1977 | Piero Farulli (Firenze, 13 gennaio 1920 – Fiesole, 2 settembre 2012)
    • 1977-1980 | Dino Asciolla (Roma, 6 giugno 1920 – Siena, 9 settembre 1994)
  • Violoncello:
    • 1945-1980 | Franco Rossi (Venezia, 31 marzo 1921 – Firenze, 28 novembre 2006)

Discografia

  • Beethoven, Quart. archi (compl.) - Quartetto Italiano, 1975 Philips
  • Beethoven, Quart. archi op. 127, 130, 133 - Quartetto Italiano, Philips
  • Beethoven, Quart. archi op. 131, 132 - Quartetto Italiano, Philips
  • Brahms: Piano Quintet Op. 34 - Maurizio Pollini/Quartetto Italiano, 1980 Deutsche Grammophon
  • Debussy: String Quartet in G Minor & Ravel: String Quartet in F - Quartetto Italiano, Philips
  • Haydn: Three String Quartets - Quartetto Italiano, 1965 Philips
  • Mozart, Quart. archi (compl.) - Quartetto Italiano, 1973 Philips
  • Schubert, Quart. archi n. 12-15 - Quartetto Italiano, 1965/1977 Philips
  • Quartetto Italiano, Registrazioni complete Decca, Philips e Deutsche Grammophon - Limited Edition - Decca

Note

  1. ^ Musica - Dizionario della musica e dei musicisti, Le Garzantine - Garzanti Editore s.p.a., Milano 1996
  2. ^ Editi nel Regno Unito set di 10 LP Philips (6747 272), numero di registrazione 6598 246-255.
  3. ^ Si veda il sito: premioborciani.org Archiviato il 27 luglio 2011 in Internet Archive..
  4. ^ Images on the Golden Record, su voyager.jpl.nasa.gov.
  5. ^ Music from Earth, su voyager.jpl.nasa.gov.
  6. ^ Gregorio Moppi, Quartetto Italiano, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018. Modifica su Wikidata

Bibliografia

  • Il Radiocorriere n.14/1955
  • Sergio Andreoni, Quartetto Italiano, in «Musica», anno 8, n. 35 (Dicembre 1984), pp. 6-34
  • Guido A. Borciani, Il Quartetto italiano. Una vita in musica, prefazione di Duilio Courir, Reggio Emilia, Aliberti, 2002
  • Gregorio Moppi, Quartetto Italiano, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018. Modifica su Wikidata

Collegamenti esterni

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