Topless: differenze tra le versioni

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[[File:Topless Barcelona.jpg|thumb|upright=1.4|Ragazze in spiaggia in topless]]
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Il topless viene tollerato soltanto in apposite aree riservate, tra cui gli spogliatoi femminili, le saune, le piscine aperte e le spiagge dove tale pratica non è vietata; pertanto il suo uso a livello pubblico è limitato esclusivamente all'[[abbronzatura]] e (al limite) ad atti di [[esibizionismo]] e [[contestazione]]. Le spiagge "topless" sono diffuse specialmente in [[Europa]], [[Nuova Zelanda]] ed [[Australia]] e si differenziano dalle spiagge per nudisti in quanto i bagnanti coprono i propri genitali. Generalmente le donne che si abbronzano in topless non si definiscono nudiste.
Il topless viene tollerato soltanto in apposite aree riservate, tra cui gli spogliatoi femminili, le saune, le piscine aperte e le spiagge dove tale pratica non è vietata; pertanto il suo uso a livello pubblico è limitato esclusivamente all'[[abbronzatura]]. Le spiagge "topless" sono diffuse specialmente in [[Europa]], [[Nuova Zelanda]] ed [[Australia]] e si differenziano dalle spiagge per nudisti nelle quali è consentita la nudità integrale.


In alcune manifestazioni, come i [[carnevale|carnevali]] di [[Rio de Janeiro]] e [[New Orleans]], viene consentito alle donne che sfilano con i carri di esibirsi in topless per le strade.
In alcune manifestazioni, come i [[carnevale|carnevali]] di [[Rio de Janeiro]] e [[New Orleans]], viene consentito alle donne che sfilano con i carri di esibirsi in topless per le strade.

Versione delle 12:48, 20 gen 2021

Una donna in costume da bagno topless

Topless (in inglese senza parte superiore) è nell'accezione italiana la pratica di scoprire il seno per permettere l'abbronzatura uniforme del busto. Più comunemente con topless si intende un particolare costume da bagno femminile privo della parte superiore.[1]

A differenza della civiltà occidentale, dove la pratica di mostrare il seno in pubblico resta generalmente un tabù a causa delle implicazioni storiche, culturali e sociali che comporta, in molte popolazioni indigene non occidentali le donne usano mostrarsi in pubblico a seno scoperto.

Questioni culturali e legali nella civiltà occidentale

Incisione del XVIII secolo: donna seminuda con un cesto di uva sulla testa (Museo del vino di Torgiano)

Nelle società occidentali, se da una parte è consentito senza scandali alle donne di mostrarsi in décolleté (soprattutto in costume da bagno), dall'altra la copertura delle parti basse del petto femminile fa parte del comune senso del pudore, cosicché anche a livello giuridico, a seconda delle legislazioni vigenti nei vari paesi, il topless può rientrare tra gli atti osceni in luogo pubblico.

In Italia, dopo una lunga e animata discussione circa la moralità di tale comportamento, anche fortemente rivendicato in partecipate manifestazioni femministe degli anni sessanta, anni settanta e anni ottanta, durante le quali si bruciavano pubblicamente i reggiseni, la questione del topless è stata definitivamente conclusa dalla III sezione penale Corte di Cassazione che, con sentenza numero 3557 del 2000, ha sancito la liceità del topless in spiaggia, in quanto «ormai da vari lustri è comunemente accettato ed entrato nel costume sociale».

Aree consentite al topless

Ragazze in spiaggia in topless

Il topless viene tollerato soltanto in apposite aree riservate, tra cui gli spogliatoi femminili, le saune, le piscine aperte e le spiagge dove tale pratica non è vietata; pertanto il suo uso a livello pubblico è limitato esclusivamente all'abbronzatura. Le spiagge "topless" sono diffuse specialmente in Europa, Nuova Zelanda ed Australia e si differenziano dalle spiagge per nudisti nelle quali è consentita la nudità integrale.

In alcune manifestazioni, come i carnevali di Rio de Janeiro e New Orleans, viene consentito alle donne che sfilano con i carri di esibirsi in topless per le strade.

A New York dal 1992 è legale il topless in ogni luogo pubblico della città, mentre nei luoghi privati spetta al proprietario/gestore decidere se accettarlo o meno[2][3].

Il topless nei media

In Occidente il topless veniva impiegato come forma di intrattenimento per soli adulti, soprattutto nei locali di striptease. A partire dalla fine del XX secolo, molte figure femminili in topless appaiono normalmente sulle riviste di gossip o sui calendari sexy.

Nel Regno Unito diversi tabloid inglesi pubblicano quotidianamente una rubrica in terza pagina dedicata alle modelle in topless, nota come Page Three girls, a cominciare dal The Sun nel 1970. Ciò ha scatenato diverse polemiche, tra cui quella lanciata dalla parlamentare femminista britannica Clare Short, che promosse l'abolizione della rubrica, ma senza successo, in quanto la pagina fu considerata inoffensiva.

Anche in altri paesi del mondo, tra cui Germania e Stati Uniti d'America, esistono in alcuni giornali pagine simili a quelle sopra descritte.

In Italia per molti anni le testate Panorama e L'Espresso hanno pubblicato in copertina foto di donne in topless, spesso anche senza riferimento specifico al tema trattato nel giornale.[senza fonte]

Note

  1. ^ Topless, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ In topless al ristorante: “A New York è legale”, su lastampa.it. URL consultato l'11 luglio 2015.
  3. ^ Andare in giro in topless a New York è possibile, su darlin.it. URL consultato l'11 luglio 2015.

Bibliografia

  • Jean-Claude Kaufmann, Corpi di donna, sguardi di uomo. Sociologia del seno nudo, Raffaello Cortina, 2007, ISBN 9788860301116

Voci correlate

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