Gerla: differenze tra le versioni

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[[File:Gerla.JPG|thumb|upright=1.0|Gerla con le cinghie di corda]]
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La '''gerla''' (in [[lingua latina|latino]] detta ''cista cibaria'', usata per trasportare [[cibo]]) è una [[cesto|cesta]] in [[legno]], [[vimini]] o [[viburno]] intrecciati a forma di [[tronco di cono]] rovesciato, aperta in alto, munita di due cinghie, fettucce o spallacci di fusti di nocciolo per poter essere portata sulle spalle, usata per trasportare [[materiale|materiali]] vari.
La '''gerla''' (in [[lingua latina|latino]] detta ''cista cibaria'', usata per trasportare [[cibo]]) è una [[cesto|cesta]] in [[legno]], [[vimini]] o [[viburno]] intrecciati a forma di [[tronco di cono]] rovesciato, aperta in alto, munita di due cinghie, fettucce o spallacci di fusti di nocciolo per poter essere portata sulle spalle, usata per trasportare [[materiale|materiali]] vari: e' particolarmente diffusa in diverse zone delle [[Alpi]].


== Tipi di gerle ==
== Tipi di gerle ==

Versione delle 18:37, 4 ott 2020

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Gerla (disambigua).
Gerla con le cinghie di corda

La gerla (in latino detta cista cibaria, usata per trasportare cibo) è una cesta in legno, vimini o viburno intrecciati a forma di tronco di cono rovesciato, aperta in alto, munita di due cinghie, fettucce o spallacci di fusti di nocciolo per poter essere portata sulle spalle, usata per trasportare materiali vari: e' particolarmente diffusa in diverse zone delle Alpi.

Tipi di gerle

vari tipi di gerle e cestini

In Valle Camonica si distinguono due tipologie di gerle:

  • Gerla ad intreccio rado: utilizzata per il trasporto di pesi leggeri (es. fieno);[1]
  • Gerla ad intreccio fitto: utilizzata per il trasporto di materiale pesante (es. patale, letame, strame...);[2]

In provincia di Sondrio, più specificatamente in Valtellina, si pensa abbia avuto origine la costruzione delle gerle, proprio lì dove sui pendii ripidi dei terrazzamenti la gerla era l'unico mezzo di trasporto possibile, usata per portare i sassi per la costruzione dei tipici muretti a secco dei terrazzamenti, la terra per riempire i terrazzamenti in costruzione per le future vigne, e veniva impiegata anche per il trasporto di letame, legna e qualsiasi altra cosa che necessitava di un attrezzo robusto per esser trasportata. Un'altra variante Valtellinese della gerla classica era "il campac"; quest'ultimo, a differenza della gerla, era più alto e aveva le trame molto larghe, e veniva usato quasi esclusivamente per il trasporto di erba, fieno e foglie.

Nel Cusio, nell'Ossola e in Valsesia si trovano la scivìara (Ossola), sciuèra (Cusio) e ciuera (Valsesia): gerla a intreccio fitto, usata principalmente dalle donne per portare fieno, letame, ortaggi, fatta di nocciolo o castagno, e il scivirùn (Ossola), sciurvël (Cusio) e cappia (Valsesia): gerla a intreccio rado, usato per erba, fogliame o oggetti ingombranti e fatta di betulla.

In Carnia si ha il zèi (pronuncia locale: gei) per il trasporto di fieno, legna, formaggio, ecc. (nella prima guerra mondiale veniva usata per portare le munizioni). Assieme al zèi si usava il màmul o musse, una sorta di treppiede in legno su cui si poggiava la gerla per poterla caricare senza bisogno d'aiuto.

In Lombardia e in Piemonte si usava la brenta, una gerla speciale (in metallo) usata nella vendemmia per trasportare l'uva e poi per il trasporto del vino. Per estensione il termine brenta era una unità di misura di volume (1 brenta = 75,55 litri).

Note

Voci correlate

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