Galeotto Franciotti della Rovere: differenze tra le versioni

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Nulla sappiamo sulla giovinezza e sugli studi, tranne che egli strinse forte amicizia con il giovane Giovanni de' Medici, futuro [[Papa Leone X|Leone X]], con cui sembra avesse condiviso gli studi, pare usasse servirsi spesso della sua mediazione per far giungere la propria voce alle orecchie dello zio, il card. Giuliano Della Rovere, e tentare così una difficile ricomposizione dei rapporti tra lo Stato fiorentino e la Chiesa, compromessi sin dal tempo di Sisto IV. Con l'ascesa al papato di Giulio II nel novembre 1503 Galeotto iniziò una fulminea carriera ecclesiastica, che lo portò ben presto a un cumulo impressionante di titoli e benefici grazie ai favori dello zio. Questi gli aveva prestato già in precedenza una particolare attenzione, cedendogli nel gennaio 1502 la [[Diocesi di Savona-Noli|diocesi di Savona]] di cui aveva conservato l'amministrazione anche dopo la nomina a cardinale, inoltre ottenne l'amministrazione del vescovado di Noli in Liguria. Nel novembre del 1503, nonostante non fosse stato ancora consacrato vescovo, fu trasferito alla sede episcopale di [[Arcidiocesi di Lucca|Lucca]], che si era resa vacante per la morte di Felino Sandei, avvenuta in ottobre, la mantenne della sua patria fino alla morte, quando fu sostituito dal nipote Andrea Franciotti, ma la fece amministrare dallo zio paterno, il protonotario e canonico Giorgio Franciotti.
Nulla sappiamo sulla giovinezza e sugli studi, tranne che egli strinse forte amicizia con il giovane Giovanni de' Medici, futuro [[Papa Leone X|Leone X]], con cui sembra avesse condiviso gli studi, pare usasse servirsi spesso della sua mediazione per far giungere la propria voce alle orecchie dello zio, il card. Giuliano Della Rovere, e tentare così una difficile ricomposizione dei rapporti tra lo Stato fiorentino e la Chiesa, compromessi sin dal tempo di Sisto IV. Con l'ascesa al papato di Giulio II nel novembre 1503 Galeotto iniziò una fulminea carriera ecclesiastica, che lo portò ben presto a un cumulo impressionante di titoli e benefici grazie ai favori dello zio. Questi gli aveva prestato già in precedenza una particolare attenzione, cedendogli nel gennaio 1502 la [[Diocesi di Savona-Noli|diocesi di Savona]] di cui aveva conservato l'amministrazione anche dopo la nomina a cardinale, inoltre ottenne l'amministrazione del vescovado di Noli in Liguria. Nel novembre del 1503, nonostante non fosse stato ancora consacrato vescovo, fu trasferito alla sede episcopale di [[Arcidiocesi di Lucca|Lucca]], che si era resa vacante per la morte di Felino Sandei, avvenuta in ottobre, la mantenne della sua patria fino alla morte, quando fu sostituito dal nipote Andrea Franciotti, ma la fece amministrare dallo zio paterno, il protonotario e canonico Giorgio Franciotti.


Nella prima promozione cardinalizia del suo pontificato, avvenuta pochi giorni dopo l'incoronazione papale, il 29 novembre 1503, Giulio II promosse il nipote (divenuto nel frattempo referendario domestico) che assunse poi il titolo già appartenuto al papa e che da allora venne quindi chiamato cardinale di [[San Pietro in Vincoli (titolo cardinalizio)|San Pietro in Vincoli]]. Il 9 aprile 1504 il giovane porporato venne finalmente consacrato vescovo, già il 7 marzo aveva rinunciato in favore di Giacomo Della Rovere alla diocesi di Savona. Dai dispacci degli oratori veneti risulta che ebbe anche un incarico di "governator" in Avignone (Sanuto, V, col. 668) del [[Contado Venassino]]. Dalla lettera sopra citata del Dandolo sappiamo, infatti, che il 20 gennaio 1504 entrò in Lione, solennemente accolto dalle autorità cittadine, sulla via del ritorno verso Roma, dove giunse, in compagnia di Giovan Francesco Della Rovere detto il prefettino, soltanto il 2 marzo successivo, dopo aver fatto tappa a Savona, Bologna e Lucca.
Nella prima promozione cardinalizia del suo pontificato, avvenuta pochi giorni dopo l'incoronazione papale, il 29 novembre 1503, Giulio II promosse il nipote (divenuto nel frattempo referendario domestico) che assunse poi il titolo già appartenuto al papa e che da allora venne quindi chiamato cardinale di [[San Pietro in Vincoli (titolo cardinalizio)|San Pietro in Vincoli]]. Il 9 aprile 1504 il giovane porporato venne finalmente consacrato vescovo, già il 7 marzo aveva rinunciato in favore di Giacomo Giuppo Della Rovere alla diocesi di Savona. Dai dispacci degli oratori veneti risulta che ebbe anche un incarico di "governator" in Avignone (Sanuto, V, col. 668) del [[Contado Venassino]]. Dalla lettera sopra citata del Dandolo sappiamo, infatti, che il 20 gennaio 1504 entrò in Lione, solennemente accolto dalle autorità cittadine, sulla via del ritorno verso Roma, dove giunse, in compagnia di Giovan Francesco Della Rovere detto il prefettino, soltanto il 2 marzo successivo, dopo aver fatto tappa a Savona, Bologna e Lucca.





Versione delle 14:41, 24 giu 2020

Galeotto Franciotti della Rovere
cardinale di Santa Romana Chiesa
Galeotto Franciotti della Rovere è ritratto in veste di cardinale, seduto su di una poltrona di legno, il corpo è leggermente volto di tre quarti, lo sguardo rivolto altrove. Nella mano destra un piccolo foglietto di carta ripiegato.
 
Incarichi ricoperti
 
Nato1471 a Lucca
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato vescovo24 gennaio 1502 da papa Alessandro VI
Consacrato vescovo9 aprile 1504 da papa Giulio II
Creato cardinale29 novembre 1503 da papa Giulio II
Pubblicato cardinale4 dicembre 1503 da papa Giulio II
Deceduto11 settembre 1508 a Roma
 

Galeotto Franciotti della Rovere (Lucca, 1471Roma, 11 settembre 1508) è stato un cardinale e vescovo cattolico italiano.

Biografia

Nacque quasi certamente a Roma da Giovanfrancesco Franciotti, mercante lucchese e depositario generale della Chiesa, e da Luchina Della Rovere, nipote di Sisto IV e sorella di Giuliano, il futuro Giulio II, fratellastro del cardinale Sisto Gara della Rovere e parente dei cardinali Clemente Grosso della Rovere e Leonardo Grosso della Rovere. Dalla madre ebbe il cognome Della Rovere che aggiunse a quello del padre. Sulla data di nascita le fonti sono discordanti. In una lettera di Marco Dandolo del 20 gennaio 1504, infatti, egli è detto "di anni 27", il che collocherebbe la nascita nell'anno 1477 (Sanuto, V, coll. 667 s.); questa notizia si accorderebbe con un'altra, riportata dal Fabronio, per cui egli sarebbe morto (nel settembre 1508) all'età di 31 anni. D'altro canto, però, Baldassarre Castiglione, in una lettera del 3 luglio 1505 alla madre, scrive che era "giovane di 25 anni" (Lettere, p. 22), per cui la nascita sarebbe avvenuta nel 1480. Entrambe le date pongono poi un analogo problema, taciuto dai contemporanei, che riguarda la legittimità del concepimento: infatti, se nato nel 1477 avrebbe avuto già tre anni al momento del matrimonio dei genitori (celebrato il 13 giugno 1480); se nel 1480 sarebbe stato concepito diversi mesi prima di esso.

Nulla sappiamo sulla giovinezza e sugli studi, tranne che egli strinse forte amicizia con il giovane Giovanni de' Medici, futuro Leone X, con cui sembra avesse condiviso gli studi, pare usasse servirsi spesso della sua mediazione per far giungere la propria voce alle orecchie dello zio, il card. Giuliano Della Rovere, e tentare così una difficile ricomposizione dei rapporti tra lo Stato fiorentino e la Chiesa, compromessi sin dal tempo di Sisto IV. Con l'ascesa al papato di Giulio II nel novembre 1503 Galeotto iniziò una fulminea carriera ecclesiastica, che lo portò ben presto a un cumulo impressionante di titoli e benefici grazie ai favori dello zio. Questi gli aveva prestato già in precedenza una particolare attenzione, cedendogli nel gennaio 1502 la diocesi di Savona di cui aveva conservato l'amministrazione anche dopo la nomina a cardinale, inoltre ottenne l'amministrazione del vescovado di Noli in Liguria. Nel novembre del 1503, nonostante non fosse stato ancora consacrato vescovo, fu trasferito alla sede episcopale di Lucca, che si era resa vacante per la morte di Felino Sandei, avvenuta in ottobre, la mantenne della sua patria fino alla morte, quando fu sostituito dal nipote Andrea Franciotti, ma la fece amministrare dallo zio paterno, il protonotario e canonico Giorgio Franciotti.

Nella prima promozione cardinalizia del suo pontificato, avvenuta pochi giorni dopo l'incoronazione papale, il 29 novembre 1503, Giulio II promosse il nipote (divenuto nel frattempo referendario domestico) che assunse poi il titolo già appartenuto al papa e che da allora venne quindi chiamato cardinale di San Pietro in Vincoli. Il 9 aprile 1504 il giovane porporato venne finalmente consacrato vescovo, già il 7 marzo aveva rinunciato in favore di Giacomo Giuppo Della Rovere alla diocesi di Savona. Dai dispacci degli oratori veneti risulta che ebbe anche un incarico di "governator" in Avignone (Sanuto, V, col. 668) del Contado Venassino. Dalla lettera sopra citata del Dandolo sappiamo, infatti, che il 20 gennaio 1504 entrò in Lione, solennemente accolto dalle autorità cittadine, sulla via del ritorno verso Roma, dove giunse, in compagnia di Giovan Francesco Della Rovere detto il prefettino, soltanto il 2 marzo successivo, dopo aver fatto tappa a Savona, Bologna e Lucca.


Fu amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Benevento e delle diocesi di Cremona e Vicenza e legato papale a Bologna.

Morì l'11 settembre 1508 all'età di 36 anni.[1]

Genealogia episcopale

Note

  1. ^ Sul fatto che Galeotto sia morto l'11 settembre del 1508 (come correttamente riportato nel DBI) e non del 1507 (come recepito nella maggior parte della letteratura ufficiale ecclesiastica, cfr. (EN) Salvador Miranda, FRANCIOTTI DELLA ROVERE, Galeotto, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University.) è provato anche da due epigrammi funerari scritti per lui da Evangelista Maddaleni Capodiferro, detto Fausto (cfr. Gian Paolo Castelli, Ante diem clade Urbis interiit. Fausto Evangelista Maddaleni Capodiferro: il suo tempo, la sua famiglia e il Sacco di Roma, in Dall'Archivio Segreto Vaticano. Miscellanea di testi, saggi e inventari, IX, Città del Vaticano 2016, p. 169, nota n. 69).

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Vescovo di Savona Successore
Giuliano della Rovere 24 gennaio 1502 - novembre 1503 Giacomo Giuppo della Rovere
Predecessore Amministratore apostolico di Noli Successore
Domenico Vacchiero
(vescovo)
24 gennaio 1502 - gennaio 1503 Lorenzo Cybo de Mari
Predecessore Rettore del Contado Venassino Successore
Clemente Grosso della Rovere 11 aprile 1502 - 4 dicembre 1503 Louis de Rochechouart
Predecessore Vescovo di Lucca Successore
Felino Sandei novembre 1503 - 11 settembre 1508 Sisto Gara della Rovere
(amministratore apostolico)
Predecessore Abate commendatario di Nonantola Successore
Giuliano della Rovere 1º novembre 1503 - 1º gennaio 1505 Giuliano Cesarini
Predecessore Cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli Successore
Giuliano della Rovere 6 dicembre 1503 - 11 settembre 1508 Sisto Gara della Rovere
Predecessore Amministratore apostolico di Benevento Successore
Ludovico Podocataro 30 agosto 1504 - 11 settembre 1508 Sisto Gara della Rovere
Predecessore Amministratore apostolico di Cremona Successore
Ascanio Maria Sforza Visconti 27 maggio 1505 - 11 settembre 1508 Gerolamo Trevisan, O.Cist.
(vescovo)
Predecessore Vice-Cancelliere di Santa Romana Chiesa Successore
Ascanio Maria Sforza Visconti 31 maggio 1505 - 11 settembre 1508 Sisto Gara della Rovere
Predecessore Amministratore apostolico di Vicenza Successore
Pietro Dandolo
(vescovo)
20 ottobre 1507 - 11 settembre 1508 Sisto Gara della Rovere
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