Lilium candidum: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ZimbuBot (discussione | contributi)
m WPCleaner v2.02 - Disambigua corretto un collegamento - Pianta
Botcrux (discussione | contributi)
Riga 66: Riga 66:
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Collegamenti esterni}}


{{Controllo di autorità}}
{{portale|botanica}}
{{portale|botanica}}



Versione delle 12:30, 21 apr 2020

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Giglio candido
Lilium candidum
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Liliales
Famiglia Liliaceae
Genere Lilium
Specie ''L. candidum''
Nomenclatura binomiale
Lilium candidum
L., 1753
Nomi comuni

Giglio della Madonna, giglio di San Luigi o giglio di Sant'Antonio

Frutti e semi di Lilium candidum

Il Lilium candidum L., 1753 (in italiano "giglio candido"), è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliaceae[1].

Provenienza

È originario dei Balcani e dell'Asia occidentale.

Descrizione

Forma i bulbi al livello del suolo, fa una rosata di foglie alla base d'inverno, che poi muoiono in estate. Il fusto ha molte foglie e di solito raggiunge il 1,2 m di altezza, anche se a volte arriva fino ai 2 m, cresce a fine primavera e fiorisce i suoi fiori (particolarmente profumati) in estate, per questo deve stare esposto al sole. I fiori sono di colore bianco che tende al giallo alla base dei petali.

Avversità

È suscettibile alle malattie dei normali gigli e del Botrytis cinerea un fungo parassita.

Nell'arte e nell'araldica

I dipinti della Beata Vergine Maria la mostrano solitamente con questo fiore, che essendo simbolo di purezza e castità, è diventato il simbolo di Maria, a volte nei dipinti che raffigurano l'Annunciazione è l'arcangelo Gabriele che glielo porge. Appare anche nell'iconografia di Sant'Antonio da Padova, che viene raffigurato con questo giglio in mano a simboleggiare la purezza del corpo e dell'anima.

Il Fleur de lys

In araldica, il giglio candido era il simbolo della monarchia francese, originariamente infatti era il simbolo araldico della dinastia capetingia ma poi è stato adottato da tutte le successive case regnanti da esse discese. Viene detto infatti "giglio di San Luigi" proprio perché è presente nell'iconografia dell'unico re della dinastia capetingia proclamato santo, Luigi IX di Francia, che considerava i tre petali simbolo della fede, della saggezza e della cavalleria, tuttavia dal XIV secolo i tre petali saranno considerato in Francia il simbolo della Trinità. Come simbolo dei Borbone, è entrato anche nell'araldica di altri regni, come ad esempio nella bandiera del Regno delle Due Sicilie o nella bandiera spagnola (oltre che ovviamente nel suo stemma) dove è tutt'oggi presente.

È presente anche nello stemma della città di Firenze e nella bandiera provinciale del Québec, fondato dai francesi nell'ambito della Nuova Francia ed ora parte del Canada francese.

Note

  1. ^ Lilium candidum, su theplantlist.org.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 59088 · J9U (ENHE987007576486805171
  Portale Botanica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di botanica