Azienda Ospedaliera Universitaria "Luigi Vanvitelli": differenze tra le versioni

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Nonostante tutto, i conventi (nonché due importanti palazzi nobiliari situati in vico Sole: palazzo D'Aponte, che dal [[1596]] ricadeva nelle proprietà del monastero della Sapienza, e palazzo De Curtis) furono rasi al suolo. Rimase soltanto la [[chiesa della Croce di Lucca]] (benché mutilata dell'abside), salvata grazie alla strenua attività di Croce. Anche la [[chiesa di Santa Maria della Sapienza|chiesa della Sapienza]] doveva essere distrutta lasciando solo l'ingresso monumentale e anche per questa struttura alla fine fu decisa la conservazione. I progetti, che subirono moltissime modifiche nel tempo, hanno portato in conclusione all'erezione di sei edifici, raggruppati in tre isolati separati tra di loro.
Nonostante tutto, i conventi (nonché due importanti palazzi nobiliari situati in vico Sole: palazzo D'Aponte, che dal [[1596]] ricadeva nelle proprietà del monastero della Sapienza, e palazzo De Curtis) furono rasi al suolo. Rimase soltanto la [[chiesa della Croce di Lucca]] (benché mutilata dell'abside), salvata grazie alla strenua attività di Croce. Anche la [[chiesa di Santa Maria della Sapienza|chiesa della Sapienza]] doveva essere distrutta lasciando solo l'ingresso monumentale e anche per questa struttura alla fine fu decisa la conservazione. I progetti, che subirono moltissime modifiche nel tempo, hanno portato in conclusione all'erezione di sei edifici, raggruppati in tre isolati separati tra di loro.


In seguito al [[terremoto in Irpinia del 1980]] che interessò anche la città di Napoli, i due edifici meridionali, a ridosso della chiesa della Croce di Lucca, furono demoliti per ragioni di sicurezza, in quanto risultarono molto danneggiati e del tutto irrecuperabili. Nel 1990, con la nascita della ''[[Seconda Università degli studi di Napoli]]'', il policlinico divenne sede della [[facoltà universitaria]] del [[corso di laurea]] in "Medicina e chirurgia", nonché del rettorato e dell'[[URP]] della neonata [[università in Italia]], la sede della omologa facoltà dell'[[Università degli Studi di Napoli Federico II]] venne poi trasferita al ''[[Secondo Policlinico]]''. All'inizio degli anni 2000 l'intera struttura era destinata ad essere abbattuta per essere sostituita da un grande parco archeologico, dal momento che al di sotto di essa sono conservate tracce dell'antica Neapolis, in particolare dell'acropoli,<ref>{{cita|Andreina Ricci}}.</ref> ma successivamente il progetto venne abbandonato.
In seguito al [[terremoto in Irpinia del 1980]] che interessò anche la città di Napoli, i due edifici meridionali, a ridosso della chiesa della Croce di Lucca, furono demoliti per ragioni di sicurezza, in quanto risultarono molto danneggiati e del tutto irrecuperabili.

<br>Il policlinico era sede della prima [[Facoltà universitaria|facoltà]] di [[Medicina]] e [[chirurgia]] della Università Federico II, che aveva altresì una seconda facoltà di Medicina e chirurgia al policlinico nuovo, situato in località [[Cappella dei Cangiani]]. Nel [[1990]], con l'istituzione della [[Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli"|Seconda università degli studi di Napoli]], la prima facoltà di Medicina e chirurgia passo a quest'ultima, mentre la seconda rimase in capo alla Federico II perdendo l'aggettivo numerale ordinale.
<br>Tutt'oggi hanno sede presso tale policlinico due dei tre corsi di [[laurea magistrale]] a ciclo unico in Medicina e chirurgia della Università Vanvitelli, di cui uno erogato in lingua inglese, il corso di [[laurea magistrale]] a ciclo unico in [[Odontoiatria]] e protesi dentaria, numerosi corsi di [[laurea]] e di laurea magistrale relativi a professioni sanitarie non mediche, alcuni dipartimenti e l'[[URP]] dell'ateneo. Inoltre è presente una delle due sedi del rettorato (l'altra è a [[Caserta]]).

<br> All'inizio degli anni 2000 l'intera struttura era destinata ad essere abbattuta per essere sostituita da un grande parco archeologico, dal momento che al di sotto di essa sono conservate tracce dell'antica Neapolis, in particolare dell'acropoli,<ref>{{cita|Andreina Ricci}}.</ref> ma successivamente il progetto venne abbandonato.


== Note ==
== Note ==

Versione delle 16:07, 17 gen 2020

Primo policlinico di Napoli
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàNapoli
Indirizzopiazza Luigi Miraglia
Sito webwww.policliniconapoli.it/ e www.policliniconapoli.it/Home
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 40°51′02.22″N 14°15′05.26″E / 40.850618°N 14.25146°E40.850618; 14.25146

Il primo policlinico di Napoli (noto anche come primo policlinico) è un policlinico localizzato nel centro storico di Napoli, con ingressi dalla piazza Luigi Miraglia e da via Santa Maria di Costantinopoli. È una azienda ospedaliera universitaria facente parte dell'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.

Storia

Fu costruito a partire dal 1899 e concluso nel 1907 secondo i progetti degli ingegneri della Società pel risanamento Pierpaolo Quaglia e Guglielmo Melisurgo in un'ampia area del centro storico occupata da ben due monasteri: quello della Sapienza e quello della Croce di Lucca. L'abbattimento di queste strutture provocò allora la forte e sdegnata opposizione di molte figure importanti della cultura napoletana, tra cui Benedetto Croce, il quale si scagliò con fermezza contro la distruzione del grande patrimonio storico costituito dalle strutture monastiche, in particolare nel 1903 si appellò al sindaco Luigi Miraglia dalle colonne della rivista Napoli nobilissima.[1]

Nonostante tutto, i conventi (nonché due importanti palazzi nobiliari situati in vico Sole: palazzo D'Aponte, che dal 1596 ricadeva nelle proprietà del monastero della Sapienza, e palazzo De Curtis) furono rasi al suolo. Rimase soltanto la chiesa della Croce di Lucca (benché mutilata dell'abside), salvata grazie alla strenua attività di Croce. Anche la chiesa della Sapienza doveva essere distrutta lasciando solo l'ingresso monumentale e anche per questa struttura alla fine fu decisa la conservazione. I progetti, che subirono moltissime modifiche nel tempo, hanno portato in conclusione all'erezione di sei edifici, raggruppati in tre isolati separati tra di loro.

In seguito al terremoto in Irpinia del 1980 che interessò anche la città di Napoli, i due edifici meridionali, a ridosso della chiesa della Croce di Lucca, furono demoliti per ragioni di sicurezza, in quanto risultarono molto danneggiati e del tutto irrecuperabili.


Il policlinico era sede della prima facoltà di Medicina e chirurgia della Università Federico II, che aveva altresì una seconda facoltà di Medicina e chirurgia al policlinico nuovo, situato in località Cappella dei Cangiani. Nel 1990, con l'istituzione della Seconda università degli studi di Napoli, la prima facoltà di Medicina e chirurgia passo a quest'ultima, mentre la seconda rimase in capo alla Federico II perdendo l'aggettivo numerale ordinale.
Tutt'oggi hanno sede presso tale policlinico due dei tre corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia della Università Vanvitelli, di cui uno erogato in lingua inglese, il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Odontoiatria e protesi dentaria, numerosi corsi di laurea e di laurea magistrale relativi a professioni sanitarie non mediche, alcuni dipartimenti e l'URP dell'ateneo. Inoltre è presente una delle due sedi del rettorato (l'altra è a Caserta).


All'inizio degli anni 2000 l'intera struttura era destinata ad essere abbattuta per essere sostituita da un grande parco archeologico, dal momento che al di sotto di essa sono conservate tracce dell'antica Neapolis, in particolare dell'acropoli,[2] ma successivamente il progetto venne abbandonato.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni


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