Femico: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
m Annullate le modifiche di 91.252.21.128 (discussione), riportata alla versione precedente di Eumolpo
Etichetta: Rollback
Riga 1: Riga 1:
Inoob l termine '''femico''' deriva dalla associazione delle parole ''ferro'' e ''magnesio'' e sta appunto a indicare quei [[minerali]] componenti le [[rocce magmatiche]] che sono ricchi di composti di questi elementi. Talvolta viene usato il termine '''mafico''' che deriva dalla stessa associazione ''ferro''-''magnesio'' proposta ed è in effetti un sinonimo preferito dai petrografi della scuola anglosassone.
Il termine '''femico''' deriva dalla associazione delle parole ''ferro'' e ''magnesio'' e sta appunto a indicare quei [[minerali]] componenti le [[rocce magmatiche]] che sono ricchi di composti di questi elementi. Talvolta viene usato il termine '''mafico''' che deriva dalla stessa associazione ''ferro''-''magnesio'' proposta ed è in effetti un sinonimo preferito dai petrografi della scuola anglosassone.


== Caratteristiche fisiche dei minerali femici ==
== Caratteristiche fisiche dei minerali femici ==

Versione delle 11:15, 29 mag 2019

Il termine femico deriva dalla associazione delle parole ferro e magnesio e sta appunto a indicare quei minerali componenti le rocce magmatiche che sono ricchi di composti di questi elementi. Talvolta viene usato il termine mafico che deriva dalla stessa associazione ferro-magnesio proposta ed è in effetti un sinonimo preferito dai petrografi della scuola anglosassone.

Caratteristiche fisiche dei minerali femici

Questi minerali hanno quasi sempre un colore scuro, con tonalità diverse in funzione della quantità di ferro presente (verde, bruno, azzurro scuro, nero) e una gravità specifica superiore a 3.

I minerali femici

I minerali femici tipici sono: miche (tutte, compresa la muscovite), pirosseni, anfiboli, olivine, minerali opachi al microscopio, accessori (zircone, apatite, titanite ecc.), epidoto, allanite, granato, melilite, monticellite, wollastonite e carbonati primari.

Utilizzo petrografico dei minerali femici

La percentuale totale in volume di questi minerali in una roccia, indicata con la lettera M, costituisce uno dei 4 parametri modali utilizzati per la classificazione delle rocce ignee o magmatiche. Se M è minore di 90%, per classificare la roccia si usa il Diagramma QAPF. Se M è uguale o maggiore di 90%, la roccia è definita ultrafemica e va classificata usando diagrammi specifici. Il contenuto di minerali femici è utilizzato anche per definire l'indice di colore di una roccia.
Rocce ricche in minerali femici sono ad esempio il basalto e il gabbro. Esempi di rocce ultrafemiche sono la peridotite e la kimberlite.

Aspetti chimici

Dal punto di vista chimico le rocce mafiche (o femiche), avendo un basso contenuto di SiO2 (silice), sono all'estremo opposto delle cosiddette rocce felsiche (o sialiche), che hanno contenuti di silice superiori al 50%. In questo senso in passato, riferendosi alla percentuale di SiO2 presente, si parlava anche di rocce basiche o rocce acide, mentre oggi si preferisce usare la terminologia femico/felsico.

Voci correlate

Collegamenti esterni