Ingeborg Bachmann: differenze tra le versioni

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Nell'epoca dello studio ebbe modo di intrattenere contatti diretti con [[Paul Celan]], [[Ilse Aichinger]] e [[Klaus Demus]].
Nell'epoca dello studio ebbe modo di intrattenere contatti diretti con [[Paul Celan]], [[Ilse Aichinger]] e [[Klaus Demus]].

Il rapporto collaborativo e sentimentale tra Paul Celan ed Ingeborg Bachmann è documentato da uno scambio epistolare pubblicato nel 2008.


Presto Bachmann divenne redattrice radiofonica presso l'emittente viennese "Rot-Weiss-Rot" (Rosso-Bianco-Rosso), per la quale compose la sua prima opera [[Radio (mass media)|radiofonica]], ''[[Un negozio di sogni]]'' (Ein Geschäft mit Träumen, [[1952]]). Fu tuttavia in occasione di una lettura presso il [[Gruppo 47]] che si ebbe il debutto letterario. Da allora in poi Ingeborg Bachmann fu una stella luminosa della letteratura in [[lingua tedesca]]. Già nel [[1953]], all'età di 27 anni, ricevette il premio letterario del Gruppo 47 per la raccolta di [[Poesia|poesie]] ''Il tempo dilazionato'' (Die gestundete Zeit).
Presto Bachmann divenne redattrice radiofonica presso l'emittente viennese "Rot-Weiss-Rot" (Rosso-Bianco-Rosso), per la quale compose la sua prima opera [[Radio (mass media)|radiofonica]], ''[[Un negozio di sogni]]'' (Ein Geschäft mit Träumen, [[1952]]). Fu tuttavia in occasione di una lettura presso il [[Gruppo 47]] che si ebbe il debutto letterario. Da allora in poi Ingeborg Bachmann fu una stella luminosa della letteratura in [[lingua tedesca]]. Già nel [[1953]], all'età di 27 anni, ricevette il premio letterario del Gruppo 47 per la raccolta di [[Poesia|poesie]] ''Il tempo dilazionato'' (Die gestundete Zeit).

Versione delle 11:10, 25 nov 2015

Ingeborg Bachmann, nota anche come Ruth Keller (Klagenfurt, 25 giugno 1926Roma, 17 ottobre 1973), è stata una poetessa, scrittrice e giornalista austriaca.

Biografia

«Quando tu risorgi
quando io risorgo,
non vi è pietra davanti alla porta,
non vi è barca sul mare»

Figlia di Olga Haas e Mathias Bachmann, Ingeborg nacque nel 1926 in Carinzia, nel cui capoluogo, Klagenfurt, trascorse l'infanzia e l'adolescenza. Dopo i primi studi, negli anni del dopoguerra frequentò le università di Innsbruck, Graz e Vienna dedicandosi agli studi di giurisprudenza e successivamente in germanistica, che concluse discutendo una tesi su - propriamente, contro - Martin Heidegger, dal titolo "La ricezione critica della filosofia esistenziale di Martin Heidegger". Il suo maestro fu il filosofo e teoretico della scienza Victor Kraft (1890-1975), ultimo superstite del Circolo di Vienna, da cui i membri, in seguito all'omicidio d'uno di loro (Moritz Schlick) da parte di un fanatico nazista e dell'ostilità in seguito dimostratagli dal regime politico post Anschluss,[non chiaro] erano dovuti fuggire.

Nell'epoca dello studio ebbe modo di intrattenere contatti diretti con Paul Celan, Ilse Aichinger e Klaus Demus.

Il rapporto collaborativo e sentimentale tra Paul Celan ed Ingeborg Bachmann è documentato da uno scambio epistolare pubblicato nel 2008.

Presto Bachmann divenne redattrice radiofonica presso l'emittente viennese "Rot-Weiss-Rot" (Rosso-Bianco-Rosso), per la quale compose la sua prima opera radiofonica, Un negozio di sogni (Ein Geschäft mit Träumen, 1952). Fu tuttavia in occasione di una lettura presso il Gruppo 47 che si ebbe il debutto letterario. Da allora in poi Ingeborg Bachmann fu una stella luminosa della letteratura in lingua tedesca. Già nel 1953, all'età di 27 anni, ricevette il premio letterario del Gruppo 47 per la raccolta di poesie Il tempo dilazionato (Die gestundete Zeit).

In collaborazione con il compositore Hans Werner Henze produsse il radiodramma Le cicale (Die Zikaden, 1955), il libretto per la pantomima danzata L'idiota (Der Idiot, 1955) e nel 1960 il libretto per l'opera Il Principe di Homburg (Der Prinz von Homburg). Nel 1956 vide la pubblicazione invece la raccolta di poesie Invocazione all'Orsa Maggiore (Anrufung des Großen Bären), conseguendo il Premio Letterario della Città di Brema (Bremer Literaturpreis) e iniziando un percorso di drammaturgia per la televisione bavarese.

Dal 1958 al 1963 Ingeborg Bachmann intrattenne una relazione con l'autore Max Frisch. Nel 1958 apparve Il Buon Dio di Manhattan (Der Gute Gott von Manhattan), insignito l'anno successivo del Premio Audio dei Ciechi di Guerra (Hörspielpreis der Kriegsblinden).

Nel 1961 vede la luce la raccolta di racconti Il trentesimo anno (Das dreißigste Jahr), contenente numerosi elementi autobiografici e a sua volta insignito dal Premio per la Critica della Città di Berlino (Berliner Kritikerpreis). Nel 1964 le fu consegnato invece il Premio Georg Büchner (Georg-Büchner-Preis), un anno prima della pubblicazione del saggio La città divisa (Die geteilte Stadt, 1964), e fu la stessa repubblica austriaca a onorarne il valore intellettuale e creativo conferendole nel 1968 il Premio nazionale austriaco per la Letteratura (Großer Österreichischer Staatspreis für Literatur). Nello stesso anno, tenne a Roma, presso l'Istituto tedesco di cultura, la conferenza intitolata "Il ruolo dello scrittore nella Germania divisa". Passò poi la serata con il critico letterario Marcel Reich-Ranicki, come lui stesso ricorda nelle sue memorie[2].

La produzione di Ingeborg Bachmann prosegue con la pubblicazione nel 1971 del romanzo Malina (Malina), prima parte di una trilogia concepita sotto il nome di "Cause di morte" (Todesarten) e trasposta nell'opera cinematografica di Werner Schroeter interpretata da Isabelle Huppert, Mathieu Carrière e Can Togay nel 1991. Solo in forma di frammenti rimasero tuttavia la seconda e la terza parte, Il caso Franza (Der Fall Franza) e Requiem per Fanny Goldmann (Requiem für Fanny Goldmann). Dopo che ancora nel 1972 fu data alle stampe la raccolta di racconti Simultan (Simultan), a cui fu attribuito il Premio Anton Wildgans (Anton-Wildgans-Preis), uno sfortunato incendio domestico, avvenuto durante il soggiorno nell'appartamento romano nella notte tra il 25 ed il 26 settembre 1973, ebbe conseguenze fatali per l'autrice, che ne morì il 17 ottobre.

Ingeborg Bachmann è sepolta, dal 25 ottobre 1973, nel cimitero di Klagenfurt-Annabichl. A lei è dedicato il concorso letterario che annualmente si tiene nella città natale in coincidenza della ricorrenza della nascita.

Libri tradotti e pubblicati in Italia

  • Il buon Dio di Manhattan, radiocommedia, traduzione di Sergio Molinari - Milano, Il saggiatore, 1961. Tit. orig.: Der gute Gott von Manhattan: ein Geschäft mit Träumen
  • Il buon Dio di Manhattan - Un negozio di sogni - Le cicale, traduzione di Cinzia Romani - Milano, Adelphi, 1991, seconda edizione 1999. Tit. orig.: Der gute Gott von Manhattan: ein Geschäft mit Träumen
  • Il caso Franza: Requiem per Fanny Goldmann, traduzione di Magda Olivetti- Milano, Adelphi, 1988. Tit. orig.: Der Fall Franza: Requiem für Fanny Goldmann
  • Il dicibile e l’indicibile saggi radiofonici, traduzione di Barbara Agnese - Milano, Adelphi, 1998. Tit. orig.: Der Mann ohne Eigenschaften - Sagbares und Unsagbares - Das Unglück und die Gottesliebe - Die Welt Marcel Prousts
  • In cerca di frasi vere, traduzione di Cinzia Romani - Bari, Laterza, 1989. Tit. orig.: Wir müssen wahre Sätze finden
  • Invocazione all'Orsa maggiore, a cura di Luigi Reitani - Milano: SE, 1994. Tit. orig. : Anrufung des großen Bären
  • Invocazione all’Orsa Maggiore, traduzione di Luigi Reitani; introduzione di Heinrich Böll – Milano, Mondadori, 1999. Tit. orig. : Anrufung des großen Bären
  • Letteratura come utopia, lezioni di Francoforte, traduzione di Vanda Perretta - Milano, Adelphi, 1993. Tit. orig.: Frankfurter Vorlesungen
  • Libro del deserto seguito da Verrà la morte, traduzione di Anna Pensa – Napoli, Cronopio, 1999. Tit. orig.: Wüstenbuch; Der Tod wird kommen
  • Luogo eventuale con tredici disegni di Günter Grass, traduzione di Bruna Bianchi - Milano: Edizioni delle donne, 1981. Tit. orig.: Ein Ort für Zufälle
  • Luogo eventuale con tredici disegni di Günter Grass, traduzione di Bruna Bianchi – Milano, SE, 1992. Tit. orig.: Ein Ort für Zufälle
  • Malina, traduzione di Maria Grazia Manucci - Milano, Adelphi, 1973. Tit. orig.: Malina
  • Malina, traduzione di Maria Grazia Manucci - Milano, Adelphi, 1987 (2/3. ed. 1987; 4. ed. 1989; 5. ed. 1992; 6. ed. 1994; 7. ed. 1999). Tit. orig.: Malina
  • Malina, traduzione di Maria Grazia Manucci – Milano, Adelphi, 2003. Tit. orig.: Malina
  • Non conosco mondo migliore, traduzione di S. Bortoli. – Parma: Guanda, 2004. Tit. orig.: Ich weiss keine bessere Welt
  • Poesie, traduzione di Maria Teresa Mandalari - Nuova ed. accresciuta - Parma, Guanda, 1978 (4. ed. 1992). Tit. orig.: Gedichte
  • Poesie, a cura di Maria Teresa Mandalari - Parma, Guanda, 1987- Nuova ed. accresciuta. Tit. orig.: Gedichte
  • Poesie, traduzione e a cura di Maria Teresa Mandalari - Milano, TEA, 1996 (2. ed. 2002). Tit. orig.: Gedichte
  • Poesie, a cura di Maria Teresa Mandalari - Parma, Guanda, 2006. Tit. orig.: Gedichte
  • Quel che ho visto e udito a Roma, traduzione di Kristina Pietra e Anita Raja – Macerata, Quodlibet, 2002 Tit. orig.: Was ich in Rom sah und hörte
  • La ricezione critica della filosofia esistenziale di Martin Heidegger . Introduzione di Eugenio Mazzarella. Trad. di Silvia Cresti - Napoli, Guida, 1992. Tit. orig.: Die kritische Aufnahme der Existenzialphilosophie Martin Heideggers
  • Il sorriso della sfinge: racconti, traduzione di Antonella Gargano – Roma, Lucarini, 1991. Tit. orig.: Die Fähre, Im Himmel und auf Erden, Das Lächeln der Sphinx...
  • Il sorriso della sfinge: racconti, curatela di Antonella Gargano - Napoli, Cronopio, 2011.
  • Tre sentieri per il lago e altri racconti , traduzione di Amina Pandolfi - Milano, Adelphi, 1980 (3. ed. 1986 ; 4. ed. 1987 ; 5. ed. 1989). Tit. orig.: Simultan: neue Erzählungen
  • Tre sentieri per il lago e altri racconti, traduzione di Amina Pandolfi- Milano, Bompiani, 1989 (2. ed. 1992). Tit. orig.: Simultan: neue Erzählungen
  • Tre sentieri per il lago e altri racconti, traduzione di Amina Pandolfi - Milano, Adelphi, 1994 (2. ed. 1996). Tit. orig.: Simultan: neue Erzählungen
  • Il trentesimo anno: racconti, traduzione di Clara Schlick - Milano, Feltrinelli, 1963. Tit. orig.: Das dreißigste Jahr
  • Il trentesimo anno, traduzione di Magda Olivetti - Milano, Adelphi, 1985, (2. ed. 1985 ; 3. ed. 1986 ; 4. ed. 1987 ; 10. ed. 2000) . Tit. orig.: Das dreißigste Jahr
  • Il trentesimo anno, traduzione di Magda Olivetti - Milano, Bompiani, 1988, (2. ed. 1990. Tit. orig.: Das dreißigste Jahr
  • Il trentesimo anno, traduzione di Magda Olivetti - Milano, Feltrinelli, 1999. Tit. orig.: Das dreißigste Jahr
  • Lettere da un'amicizia, carteggio Ingeborg Bachmann-Hans Werner Henze, a cura di Hans Holler, traduzione di Franco Maione, EDT, 2008
  • Verrà un giorno. Conversazioni romane, Genova, Marietti, 2009
  • La follia dell'assoluto. Vita di Ingeborg Bachmann, traduzione di Silvia Albesano e Cinzia Cappelli - Milano, Guanda, 2010
  • Troviamo le parole. Lettere 1948-1973, traduzione di Francesco Maione - Roma, Nottetempo, 2010
  • Diario di guerra, traduzione di Elisabetta Dell'Anna Ciancia - Milano, Adelphi, 2011

Note

  1. ^ Ingeborg Bachmann, Poesie, Guanda 1978, p.117
  2. ^ Reich-Ranicki Marcel, La mia vita, Sellerio, Palermo, 2003, p.355

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