Disulfiram: differenze tra le versioni
m Bot: fix codice DrugBank, vedi discussione |
ho modificato la frase dove si parla del cefoperazone e l'ho resa più eufonica |
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Il farmaco non può esser somministrato in pazienti con funzionalità epatica compromessa e questo limite pesa gravemente sul suo utilizzo negli etilisti cronici. |
Il farmaco non può esser somministrato in pazienti con funzionalità epatica compromessa e questo limite pesa gravemente sul suo utilizzo negli etilisti cronici. |
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Il [[Cefoperazone]], antibiotico della classe delle Cefalosporine, ha lo stesso meccanismo d'azione del Disulfiram. |
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In base a recenti studi si è accertato che il ''disulfiram'' inibisce anche altri enzimi, tra i quali la [[Dopamina beta-monoossigenasi|dopamina beta-idrossilasi]] (DBH), che trasforma la [[dopamina]] in [[norepinefrina]], principale neurotrasmettitore delle terminazioni nervose simpatiche. |
In base a recenti studi si è accertato che il ''disulfiram'' inibisce anche altri enzimi, tra i quali la [[Dopamina beta-monoossigenasi|dopamina beta-idrossilasi]] (DBH), che trasforma la [[dopamina]] in [[norepinefrina]], principale neurotrasmettitore delle terminazioni nervose simpatiche. |
Versione delle 16:48, 23 nov 2015
Disulfiram | |
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Nome IUPAC | |
1-(diethylthiocarbamoyldisulfanyl)-N,N-diethyl-methanethioamide | |
Nomi alternativi | |
Tetraetiltiuramdisolfuro | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C10H20N2S4 |
Massa molecolare (u) | 296.539 g/mol |
Aspetto | solido |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 202-607-8 |
Codice ATC | N07 |
PubChem | 3117 |
DrugBank | DB00822 |
SMILES | CCN(CC)C(=S)SSC(=S)N(CC)CC |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,27 |
Solubilità in acqua | 0,2 |
Temperatura di fusione | 71,5 °C (344,5 K) |
Temperatura di ebollizione | 117 °C (390 K) |
Dati farmacologici | |
Modalità di somministrazione | orale |
Dati farmacocinetici | |
Metabolismo | epatico a dietiltiocarbamato |
Emivita | 60-120h |
Proprietà tossicologiche | |
DL50 (mg/kg) | 8600 |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
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Frasi H | 373 - 302 - 317 - 410 |
Consigli P | 260 - 261 - 280 - 302+352 - 321 - 501 [1][2] |
Il disulfiram (dietilditiocarbammato) è un farmaco usato nella cura dell'alcolismo. Il nome commerciale, in alcune nazioni, è Antabuse o Antabus o ancora Etiltox.
Meccanismo di azione
Normalmente l'alcool nell'organismo viene metabolizzato nel fegato grazie all'enzima alcool deidrogenasi che lo trasforma in acetaldeide, la quale, a sua volta, viene convertita in acido acetico grazie all'enzima aldeide deidrogenasi.
Il disulfiram è un inibitore dell'aldeide deidrogenasi, ciò porta ad un accumulo di acetaldeide nel sangue che genera sintomi spiacevoli (palpitazioni, cefalea, vomito, etc.). Tali sintomi, in un paziente motivato ed attento alla terapia, dissuadono l’alcolista dal continuare ad assumere alcolici.
Il farmaco non può esser somministrato in pazienti con funzionalità epatica compromessa e questo limite pesa gravemente sul suo utilizzo negli etilisti cronici.
Il Cefoperazone, antibiotico della classe delle Cefalosporine, ha lo stesso meccanismo d'azione del Disulfiram.
In base a recenti studi si è accertato che il disulfiram inibisce anche altri enzimi, tra i quali la dopamina beta-idrossilasi (DBH), che trasforma la dopamina in norepinefrina, principale neurotrasmettitore delle terminazioni nervose simpatiche.
Preparazione
Il disulfiram può essere preparato dall'ossidazione del dietilditiocarbammato di sodio con lo iodio:
- 2 NaS2CNEt2 + I2 → Et2NC(S)S-SC(S)NEt2 + 2 NaI
(Et = etile, C2H5)
Altri utilizzi
Recentemente sono state effettuate sperimentazioni cliniche sul suo impiego nel trattamento della dipendenza da cocaina.[3][4][5] Evidenze cliniche hanno dimostrato che per questo motivo la somministrazione del farmaco porta alla riduzione della quantità e della frequenza di uso di cocaina[6], tuttavia molti autori suggeriscono cautela nell'approcciarsi al trattamento nelle dipendenze da cocaina con disulfiram.
Note
- ^ scheda del disulfiram su IFA-GESTIS
- ^ Smaltire in accordo alle leggi vigenti.
- ^ Alessandro Agus, Gianfranco Carboni, Pier Paolo Pani, Cocaina: dipendenza e trattamento, in www.droga.it.
- ^ Kathleen M. Carroll, et al., Efficacy of Disulfiram and Cognitive Behavior Therapy in Cocaine-Dependent Outpatients : a Randomized Placebo-Controlled Trial, in Archives of general psychiatry, n. 3, 2004, pp. 264-272.
- ^ Franco Montesano, et al., Il trattamento di recupero con disulfiram + gruppi di sostegno, nei soggetti con problemi combinati legati all’uso di cocaina ed alcol: risultati preliminari, in Dal Fare al Dire, n. 2, 2006, pp. 31-35.
- ^ Pier Paolo Pani, Il punto sulle terapie per la dipendenza da cocaina (PDF) (PDF), in www.cesda.net.