Acetaldeide

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Acetaldeide
formula di struttura
formula di struttura
modello molecolare
modello molecolare
Nome IUPAC
etanale
Nomi alternativi
aldeide acetica
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC2H4O
Massa molecolare (u)44,05
Aspettoliquido incolore
Numero CAS75-07-0
Numero EINECS200-836-8
PubChem177
SMILES
CC=O
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)0,78
Solubilità in acquacompleta
Temperatura di fusione−123 °C (150 K)
Temperatura di ebollizione20,4 °C (293,6 K)
Tensione di vapore (Pa) a 293 K1,006 × 105
Proprietà termochimiche
ΔfH0 (kJ·mol−1)−192,2
ΔfG0 (kJ·mol−1)−127,6
S0m(J·K−1mol−1)160,2
C0p,m(J·K−1mol−1)89
Indicazioni di sicurezza
Punto di fiamma−20 °C (253 K)
Limiti di esplosione4 - 57% vol.
Temperatura di autoignizione140 °C (413 K)
Simboli di rischio chimico
estremamente infiammabile tossico a lungo termine irritante
pericolo
Frasi H224 - 350 - 319 - 335 - EUH208
Consigli P210 - 223 - 208 - 305+351+338 - 308+313 [1]

L'acetaldeide (nome IUPAC: etanale; nota anche come aldeide acetica) è un composto chimico di formula CH3CHO. A temperatura ambiente è un liquido incolore volatile e infiammabile dall'odore pungente e irritante.

Lo IARC classifica la sostanza nel gruppo 1, nel quale vengono catalogate sostanze e composti che presentano sicure correlazioni di cancerogenicità nell'uomo[2], ma solo se associata al consumo di bevande alcoliche[3]. Tracce di acetaldeide sono contenute anche nel fumo di tabacco.

È un'aldeide, ovvero la sua molecola contiene un gruppo -CHO in cui gli atomi di carbonio, idrogeno e ossigeno sono complanari. Come tutte le aldeidi è facilmente ossidabile ad acido (in questo caso, acido acetico).

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

L'acetaldeide viene prodotta seguendo diversi processi, che utilizzano come materie prime etanolo, acetilene o frazioni idrocarburiche.

Tra i processi utilizzati per la produzione di acetaldeide si annoverano:[4]

Utilizzi nell'industria chimica[modifica | modifica wikitesto]

L'acetaldeide è un importante reattivo impiegato nelle sintesi industriali organiche. A partire dall'acetaldeide vengono ad esempio prodotti:[6]

In maniera analoga alla formaldeide, può formare un trimero ciclico, chiamato paraldeide, che a temperatura ambiente è un liquido incolore e che presenta punto di ebollizione di circa 123 °C.

L'acetaldeide può inoltre formare un tetramero ciclico, di formula (CH3CHO)4, chiamato metaldeide o meta, che a temperatura ambiente è un solido bianco, cristallino, sublimante a 112 °C, utilizzato come molluschicida,[7] e come combustibile solido, in particolare nei fornelli da campo (in inglese drying white spirits ), in analogia con l'altrettanto diffuso Esbit (praticamente urotropina).

Effetti fisiologici[modifica | modifica wikitesto]

Reazione di produzione di acetaldeide da etanolo nell'organismo umano

Nel corpo umano, l'acetaldeide si forma per iniziale ossidazione dell'etanolo nel fegato ad opera dell'enzima alcol deidrogenasi; viene successivamente convertita in acido acetico dall'enzima aldeide deidrogenasi.[8]

L'acetaldeide è catalogata come sostanza cancerogena, in grado di formare addotti al DNA (composti stabili covalenti, che si intercalano tra le basi del DNA e possibili promotori di carcinogenesi).

Essendo più tossica dell'alcol etilico, l'acetaldeide è responsabile di molti dei malesseri associati ad un dopo-sbornia. I farmaci concepiti per combattere l'abuso di alcol (come il disulfiram) agiscono su quest'ultimo stadio rallentando l'ossidazione dell'acetaldeide ad acido acetico con conseguente prolungamento del malessere.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ scheda dell'acetaldeide su IFA-GESTIS (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2019).
  2. ^ vedi steatosi epatica
  3. ^ IRC Monographs on the Evaluation of Carcinogenic Risks to Humans, su monographs.iarc.fr. URL consultato il 18 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2017).
  4. ^ Weissermel-Arpe, p.165
  5. ^ a b Industria chimica, 1 - La produzione di acidi e coloranti all'anilina nel XIX secolo, su hls-dhs-dss.ch. URL consultato il 29 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2009).
  6. ^ Weissermel-Arpe, p.171
  7. ^ MOLLUSCHICIDI - Fitofarmaci impiegati contro molluschi nocivi per le colture e contro quelli che fungono da ospite intermedio per elminti (PDF), su veter.unito.it. URL consultato il 29 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2006).
  8. ^ Metabolismo dell’alcol e patologia alcol-correlata (PDF), su cedostar.it. URL consultato il 29 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2010).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Klaus Weissermel, Hans-Jürgen Arpe, Charlet R. Lindley, "Industrial organic chemistry"., ed.4, Wiley-VCH, 2003, pp.165-192. ISBN 3-527-30578-5
  • Lachenmeier, D.W., Kanteres, F., Rehm, "Carcinogenicità del J. di acetaldeide in bevande alcoliche: valutazione di rischio fuori del metabolismo dell'etanolo". Aggiunta, 2009; 104 (4): 533 DOI: 10.1111/j.1360-0443.2009.02516.x

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