Uberto Pestalozza: differenze tra le versioni

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== Riconoscimenti ==
== Riconoscimenti ==
Per ricordare solo alcune delle istituzioni accademiche e degli enti di cultura superiore di cui fece parte: dal 1909 fu Socio corrispondente e, dal 1939 alla morte, Membro effettivo dell’«Istituto Lombardo di Scienze e Lettere»; dal 1919 Socio ono­rario dell’«Associazione archeologica romana»; dal 1939 Mem­bro nazionale ordinario della «Società italiana per gli studi etruschi e italici»; fu tra i soci fondatori dell’«Istituto Italiano per la Storia del Risorgimento»; dell’«Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia»; della «Società Italiana di Storia delle Religioni» e Membro della «Fondazione europea di cultura».
Per ricordare solo alcune delle istituzioni accademiche e degli enti di cultura superiore di cui fece parte:
* dal 1909 fu Socio corrispondente e, dal 1939 alla morte, Membro effettivo dell’[[Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere|Istituto Lombardo di Scienze e Lettere]]
* dal 1919 fu Socio onorario dell’[[Associazione Archeologica Romana]]
* dal 1939 fu Membro nazionale ordinario della [[Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici|Società Italiana per gli studi etruschi e italici]]
* fu tra i soci fondatori dell’[[Istituto per la storia del Risorgimento italiano]]; dell’[[Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia]]; della [[Società Italiana di Storia delle Religioni]] e Membro della [[Fondazione Europea di Cultura]].


== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==

* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/uberto-pestalozza_(Dizionario-Biografico)/|titolo=Enciclopedia Treccani - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 82 (2015)}}
* {{Cita web|url=https://iris.univr.it/handle/11562/849765|titolo=Quell'osmosi interrotta. Uberto Pestalozza pioniere della Storia delle religioni in Italia. Osservatore Romano, 2-3 novembre 2013, p. 4}}
* {{Cita web|url=https://iris.univr.it/handle/11562/849765|titolo=Quell'osmosi interrotta. Uberto Pestalozza pioniere della Storia delle religioni in Italia. Osservatore Romano, 2-3 novembre 2013, p. 4}}
* {{Cita web|url=https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=27274|titolo=Biblioteca Ambrosiana, Fondo Pestalozza Uberto}}

Versione delle 18:13, 1 mar 2024

Uberto Pestalozza

Uberto Pestalozza (Milano, 19 settembre 1872Milano, 28 marzo 1966) è stato uno storico, paleografo e docente italiano, noto per i suoi contributi significativi alla storia delle religioni e alla filologia classica.

Biografia

Primi anni e formazione

Uberto Pestalozza nacque a Milano il 19 settembre 1872, figlio del nobile Giovanni Battista Pestalozza e di Ida Prina. Dopo aver iniziato gli studi all’Istituto Tecnico, si spostò al Ginnasio, mostrando una precoce passione per la cultura antica. Si laureò in Lettere presso la R. Accademia scientifico-letteraria di Milano nel 1895, relatore Attilio De Marchi, discutendo una tesi su "Il culto di Cerere"[1] che pubblicò dopo un biennio, rielaborata, col titolo "I caratteri indigeni di Cerere", L.F. Cogliati, Milano 1897[2].

Soggiorno romano e inizi della ricerca

Dal 1896 al 1903 visse a Roma, dove fu precettore nella famiglia del marchese Emilio Visconti-Venosta. Questo periodo fu ricco di incontri significativi e contribuì alla sua formazione scientifica, soprattutto nello studio delle Antichità classiche.

Impegno nel modernismo milanese

Durante la crisi modernista, Pestalozza fu attivo a Milano, contribuendo al periodico "Il Rinnovamento" e mantenendo rapporti con Alessandro Casati e Tommaso Gallarati Scotti, fondatori del movimento.

Impegno scientifico e culturale

Fu tra i fondatori della "Società italiana per la ricerca dei papiri greci e latini in Egitto"[3] nel 1908 e contribuì significativamente all'acquisto di codici arabi per la Biblioteca Ambrosiana. Svolse inoltre un ruolo importante nel Circolo Filologico Milanese e nella "Opera Bonomelli".

Carriera accademica e ultimi anni

Pestalozza fu il primo italiano a ottenere la libera docenza in Storia delle religioni (1911) e divenne professore ordinario nel 1938. Durante la Seconda Guerra Mondiale, fu rettore dell'Università di Milano[1]. Si ritirò dalla vita pubblica nel 1949, dedicandosi alla pubblicazione di studi fino alla sua morte nel 1966.

Opere

Tra le opere più note di Pestalozza si ricordano:

  • La vita economica ateniese (1901)[4]
  • Pagine di religione mediterranea (1942, 1945)
  • La religione di Ambrogio (1949)
  • Religione mediterranea. Vecchi e nuovi studi (1951)
  • Eterno femminino mediterraneo (1954)
  • Nuovi saggi di religione mediterranea (1964)

Riconoscimenti

Per ricordare solo alcune delle istituzioni accademiche e degli enti di cultura superiore di cui fece parte:

Note

  1. ^ a b PROFESSOR UBERTO PESTALOZZA, su museovirtuale.unimi.it. URL consultato il 29 febbraio 2024.
  2. ^ I caratteri indigeni di Cerere, su archive.org.
  3. ^ Istituto Papirologico “Girolamo Vitelli” - La Storia, su istitutopapirologico.unifi.it.
  4. ^ La vita economica ateniese dalla fine del secolo VII alla fine del IV secolo, su archive.org.

Bibliografia

  • Pier Angelo Carozzi, Epistolario Pestalozza - Casati, Vicenza, Neri Pozza, 1982, ISBN 9788873051237.
  • Pier Angelo Carozzi, Storia delle religioni: metodi e contributi della "scuola italiana", Milano, Chimera Editore, 2008, ISBN 9788890345715.
  • Natale Spineto, L’eterno femminino mediterraneo e i suoi fautori. Note sulla “scuola milanese” di storia delle religioni, a cura di Daniela Bonanno e Ignazio E. Buttitta, Narrazioni e rappresentazioni del sacro femminile. Atti del convegno internazionale di studi in memoria di Giuseppe Martorana, Palermo, Museo Pasqualino, 2021, pp. 123-144, ISBN 978-88-97035-75-6.

Voci correlate

Collegamenti esterni