Lordino di Saligny: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
== Biografia ==
Era figlio di Jean de Saligny, signore di [[Randan]], e di sua moglie Catherine, dama di [[La Motte-Saint-Jean]], nel 1413 sposò Jeanne Braque. Scarsissime sono le notizie sulla biografia del condottiero francese Lordino di Saligny<ref name="Tutini"/>.
Scarsissime sono le notizie sulla biografia del condottiero francese Lordino di Saligny<ref name="Tutini"/>. Le uniche notizie che si hanno di lui riguardano la sua venuta in [[Italia]] al seguito di [[Giacomo II di Borbone-La Marche]], [[Principato di Taranto|principe di Taranto]], [[duca di Calabria]] e [[Marche (Francia)|conte di La Marche]] e [[Castres (Tarn)|Castres]], in procinto di diventare re del [[Regno di Napoli]] sposando la regina [[Giovanna II di Napoli|Giovanna II d'Angiò-Durazzo]]<ref name="Tutini"/>. I rapporti tra i due coniugi non furono però idilliaci<ref name="Tutini"/>. Nel luglio del 1415, a [[Benevento]], Giacomo fece arrestare il [[Connestabile|gran connestabile]] del Regno [[Giacomo Attendolo|Muzio Attendolo Sforza]], gli tolse la carica e l'assegnò a Lordino, mandandolo a conquistare per lui vari territori del reame<ref name="Tutini"/>. Giunto all'[[L'Aquila|Aquila]] nel giugno del 1416, trovò una strenua resistenza da parte del governatore della città [[Antonuccio Camponeschi]] che gli fece inoltre assediare la sua guarnigione militare<ref name="AC, su condottieridiventura.it">{{Cita web|url=https://condottieridiventura.it/antonuccio-dell-aquila/|titolo=Antonuccio Camponeschi}}</ref>. Lo scontro tra le due parti subì un arresto nel mese di agosto, quando Antonuccio Camponeschi<ref name="AC, su condottieridiventura.it"/>, [[Jacopo Caldora]]<ref>{{Cita web|url=https://condottieridiventura.it/jacopo-caldora/|titolo=Jacopo Caldora}}</ref> e [[Conte da Carrara]] stipularono una tregua con lui<ref>{{Cita web|url=https://condottieridiventura.it/conte-da-carrara/|titolo=Conte da Carrara}}</ref>. I successivi sviluppi videro Lordino costretto a far ritorno in [[Francia]] al seguito di Giacomo, non prima di aver restituito la carica di gran connestabile a Muzio nel febbraio del 1417<ref name="Tutini"/>. Si stima che Lordino sia deceduto entro la prima metà del XV secolo<ref name="Tutini"/>.

Le uniche notizie che si hanno di lui riguardano la sua venuta in [[Italia]] al seguito di [[Giacomo II di Borbone-La Marche]], [[Principato di Taranto|principe di Taranto]], [[duca di Calabria]] e [[Marche (Francia)|conte di La Marche]] e [[Castres (Tarn)|Castres]], in procinto di diventare re del [[Regno di Napoli]] sposando la regina [[Giovanna II di Napoli|Giovanna II d'Angiò-Durazzo]]<ref name="Tutini"/>.

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== Note ==
== Note ==

Versione delle 21:35, 23 lug 2023

Lordino di Saligny
Dati militari
Paese servito Regno di Napoli
Forza armataMercenari
GradoCondottiero
voci di militari presenti su Wikipedia

Lordin de Saligny, italianizzato in Lordino di Saligny (1360? – 1441?), è stato un condottiero francese, gran connestabile del Regno di Napoli[1].

Biografia

Era figlio di Jean de Saligny, signore di Randan, e di sua moglie Catherine, dama di La Motte-Saint-Jean, nel 1413 sposò Jeanne Braque. Scarsissime sono le notizie sulla biografia del condottiero francese Lordino di Saligny[1].

Le uniche notizie che si hanno di lui riguardano la sua venuta in Italia al seguito di Giacomo II di Borbone-La Marche, principe di Taranto, duca di Calabria e conte di La Marche e Castres, in procinto di diventare re del Regno di Napoli sposando la regina Giovanna II d'Angiò-Durazzo[1].

I rapporti tra i due coniugi non furono però idilliaci[1]. Nel luglio del 1415, a Benevento, Giacomo fece arrestare il gran connestabile del Regno Muzio Attendolo Sforza, gli tolse la carica e l'assegnò a Lordino, mandandolo a conquistare per lui vari territori del reame[1].

Giunto all'Aquila nel giugno del 1416, trovò una strenua resistenza da parte del governatore della città Antonuccio Camponeschi che gli fece inoltre assediare la sua guarnigione militare[2].

Lo scontro tra le due parti subì un arresto nel mese di agosto, quando Antonuccio Camponeschi[2], Jacopo Caldora[3] e Conte da Carrara stipularono una tregua con lui[4].

I successivi sviluppi videro Lordino costretto a far ritorno in Francia al seguito di Giacomo, non prima di aver restituito la carica di gran connestabile a Muzio nel febbraio del 1417[1].

Si stima che Lordino sia deceduto entro la prima metà del XV secolo[1].

Note

  1. ^ a b c d e f g Tutini (1666), p. 130.
  2. ^ a b Antonuccio Camponeschi, su condottieridiventura.it.
  3. ^ Jacopo Caldora, su condottieridiventura.it.
  4. ^ Conte da Carrara, su condottieridiventura.it.

Bibliografia

  • Camillo Tutini, Discorsi de' Sette Officii overo de' Sette Grandi del Regno di Napoli, vol. 1, Roma, Giacomo Dragondelli, 1666, ISBN non esistente.

Voci correlate

Predecessore Gran Connestabile del Regno di Napoli Successore
Muzio Attendolo Sforza 14151417 Muzio Attendolo Sforza