Di Nocera: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Si è reperito un contratto di enfiteusi perpetua datato 1462, edito in appendice, relativo a beni situati nell'allora territorio di Melicuccà, ceduti in cambio di un canone annuo dal priore di Sant'Eufemia al principe Marino de Nuceria, definito fedele vassallo e suddito.|Mariarosaria Salerno, Istituzioni religiose in Calabria in età medievale: note di storia economica e sociale}}
{{Citazione|Si è reperito un contratto di enfiteusi perpetua datato 1462, edito in appendice, relativo a beni situati nell'allora territorio di Melicuccà, ceduti in cambio di un canone annuo dal priore di Sant'Eufemia al principe Marino de Nuceria, definito fedele vassallo e suddito.|Mariarosaria Salerno, Istituzioni religiose in Calabria in età medievale: note di storia economica e sociale}}


Nel XIX sec., la famiglia diede i natali al [[Ordine della Corona d'Italia|commendatore]] <ref>{{Cita libro|cognome=Italy|titolo=Gazzetta ufficiale del regno d'Italia|url=https://books.google.it/books?id=EpNQAAAAYAAJ&q=cavalieri+a+secondigliano+Di+Nocera+Luigi&redir_esc=y#v=snippet&q=cavalieri%20a%20secondigliano%20Di%20Nocera%20Luigi&f=false|accesso=2022-02-02|data=1895|lingua=it}}</ref> Luigi di Nocera ([[1826]]-[[1902]]), il quale, in qualità di sindaco di un comune oggi annesso a Napoli, fu promotore di opere di pubblica utilità quali scuole e nosocomi, la realizzazione di nuove strade e l’estensione della rete dell’acquedotto del [[Serino]], migliorando la qualità della vita nel comune.<ref name=":2" /> A lui è stata dedicata una delle maggiori [[piazze di Napoli]]. [[File:Tracciato dell'Acquedotto augusteo del Serino.png|miniatura|Acquedotto del Serino ampliato da Luigi di Nocera]]Suo nipote, il [[Ordine della Corona d'Italia|cavaliere]] Antonio di Nocera ([[1873]]-[[1962]]), intraprese la professione di medico, laureandosi in [[medicina]]<ref name=":3" /> presso l'[[Università degli Studi di Napoli Federico II]]<ref>{{Cita libro|nome=Università degli studi di Napoli Federico|cognome=II|titolo=Annuario scolastico|url=https://books.google.it/books?id=b_aBNFbhMgIC&pg=PA144&dq=antonio+di+nocera&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjFnv3Q6_P1AhWOG-wKHU8JDgI4KBDoAXoECAkQAw#v=onepage&q=di%20Nocera%20Antonio%20di%20Vincenzo%20da%20Secondigliano&f=false|accesso=2022-02-10|data=1892|editore=tip. della Regia universita|lingua=it}}</ref>. Egli è il [[nonno]] dell’attuale capo della casata, cui è stato imposto il medesimo [[nome]].
Nel [[XIX secolo]] la famiglia diede i natali al [[Ordine della Corona d'Italia|commendatore]]<ref>{{Cita libro|cognome=Italy|titolo=Gazzetta ufficiale del regno d'Italia|url=https://books.google.it/books?id=EpNQAAAAYAAJ&q=cavalieri+a+secondigliano+Di+Nocera+Luigi&redir_esc=y#v=snippet&q=cavalieri%20a%20secondigliano%20Di%20Nocera%20Luigi&f=false|accesso=2022-02-02|data=1895|lingua=it}}</ref> Luigi di Nocera ([[1826]]-[[1902]]), il quale, in qualità di sindaco di [[Secondigliano]] (dal 1926 [[Quartieri di Napoli|quartiere di Napoli]]), fu promotore di opere di pubblica utilità, tra cui la realizzazione di scuole, nosocomi e nuove strade e l'estensione della rete dell'acquedotto del [[Serino]].<ref name=":2" /> A lui è stata dedicata una delle maggiori piazze secondiglianesi.
Suo nipote, il [[Ordine della Corona d'Italia|cavaliere]] Antonio di Nocera ([[1873]]-[[1962]]), intraprese la professione di medico, laureandosi in [[medicina]]<ref name=":3" /> presso l'[[Università degli Studi di Napoli Federico II]]<ref>{{Cita libro|nome=Università degli studi di Napoli Federico|cognome=II|titolo=Annuario scolastico|url=https://books.google.it/books?id=b_aBNFbhMgIC&pg=PA144&dq=antonio+di+nocera&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjFnv3Q6_P1AhWOG-wKHU8JDgI4KBDoAXoECAkQAw#v=onepage&q=di%20Nocera%20Antonio%20di%20Vincenzo%20da%20Secondigliano&f=false|accesso=2022-02-10|data=1892|editore=tip. della Regia universita|lingua=it}}</ref>. Egli è il [[nonno]] dell'attuale capo della casata, cui è stato imposto il medesimo nome.


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* Antonio di Nocera, [[medico]].<ref name=":3">{{Cita libro|titolo=Annuario generale d'Italia e dell'Impero italiano|url=https://books.google.com/books?id=bOWf42YQVLgC&newbks=0&printsec=frontcover&pg=PA570&dq=medico+antonio+di+nocera+secondigliano&hl=it|accesso=2022-02-07|editore=Pozzo|lingua=it}}</ref>
[[File:Dottor cavaliere uff. Antonio di Nocera.jpg|miniatura|Antonio di Nocera]]
* Antonio di Nocera, costruttore edilizio.
* Antonio di Nocera, costruttore edilizio.
* Antonio di Nocera, [[avvocato]].
* Antonio di Nocera, [[avvocato]].
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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==

* [[Principi di Salerno]]
* [[Principi di Salerno]]
* [[Contea di Nocera|Conti di Nocera]]
* [[Contea di Nocera|Conti di Nocera]]
* [[Sant'Egidio del Monte Albino|Comune di Sant'Egidio del Monte Albino]]
* [[Sant'Egidio del Monte Albino|Comune di Sant'Egidio del Monte Albino]]

{{Portale|Storia|Longobardi|Araldica}}
{{Portale|Storia|Longobardi|Araldica}}



Versione delle 02:14, 22 feb 2022

di Nocera (de Nuceria)
Pro aliis, non aliorum
Di argento a due leoni di rosso affrontati e controrampanti ad un albero di noce al naturale
Stato Regno di Napoli
Regno delle Due Sicilie
Regno d'Italia
Bandiera dell'Italia Italia
Casata di derivazioneDauferidi
Titoli Principe di Salerno

Conte di Nocera

FondatoreLamberto de Nuceria
Attuale capoAntonio di Nocera
Data di fondazioneXI secolo d.C.
Etnia longobarda

I di Nocera (o de Nuceria) sono un'antica famiglia longobarda, tuttora prospera[1], discendente dai Conti di Nocera, il ramo cadetto della stirpe dei Dauferidi che resse il Principato di Salerno e la Contea di Nocera dall'861 d.C. al 978 .[2][3] Detta casata è la più antica propaggine dei Dauferidi ancora esistente.[2] Il blasone in campo d'oro era l'ex stemma della città di Nocera, oggi privo di leoni, e l'attuale del comune di Sant'Egidio del Monte Albino.[2] In virtù dell’ordinamento giuridico longobardo, la casata è odiernamente l’unica a potersi fregiare dei titoli di Principe di Salerno e di Conte di Nocera,[2] giacché è la più antica propaggine dei Dauferidi ad avere ancora discendenti in linea maschile. [2][4]

Storia

Rocca di Nocera

Il primo a presentare il cognome, che deriverebbe da un toponimo, secondo quanto riportato dal Collegio araldico, fu il conte Lamberto de Nuceria, il quale generò Pietro, Adelberto, Landoario e Guaiferio.[5][2] [6] Le tracce di un’effettiva cognomizzazione del predicato nobiliare, tuttavia, sono anteriori: allo stesso nome del capostipite Dauferio Balbo veniva, infatti, giustapposto il suddetto cognome.[3]

Castello di Nocera

Fonti archivistiche pubbliche hanno tramandato il nome di diversi esponenti della casata longobarda.

Sotto il regno di Carlo d'Angiò, nel Codice diplomatico del sovrano[7] ed in un altro documento storico si menziona un discendente: il notaio Ademaro di Nocera; [8]

«Notaro di Nocera favorito del Re, che vivendo con armi, e cavalli eligge contribuir con Nobili di Napoli, e fi legge in some ma in questo modo Ademarius de Nuceria.»

Inoltre, Ademaro viene altresì indicato come figlio di Dauferio, un nome assai ricorrente tra i membri della Famiglia nel periodo medioevale, per la riveranza al capostipite Dauferio Balbo.[9]

Nel 1463, poi, come si evince da un contratto di enfiteusi, il Papa Pio II approvò e confermò la concessione enfiteutica di taluni beni siti a Melicuccà al principe Marino di Nocera.[10]

«Si è reperito un contratto di enfiteusi perpetua datato 1462, edito in appendice, relativo a beni situati nell'allora territorio di Melicuccà, ceduti in cambio di un canone annuo dal priore di Sant'Eufemia al principe Marino de Nuceria, definito fedele vassallo e suddito.»

Nel XIX secolo la famiglia diede i natali al commendatore[11] Luigi di Nocera (1826-1902), il quale, in qualità di sindaco di Secondigliano (dal 1926 quartiere di Napoli), fu promotore di opere di pubblica utilità, tra cui la realizzazione di scuole, nosocomi e nuove strade e l'estensione della rete dell'acquedotto del Serino.[12] A lui è stata dedicata una delle maggiori piazze secondiglianesi.

Suo nipote, il cavaliere Antonio di Nocera (1873-1962), intraprese la professione di medico, laureandosi in medicina[13] presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II[14]. Egli è il nonno dell'attuale capo della casata, cui è stato imposto il medesimo nome.

La famiglia, attualmente, vive tra Napoli, Roma e Milano.

Esponenti della famiglia

File:Dottor cavaliere uff. Antonio di Nocera.jpg
Antonio di Nocera

Note

  1. ^ a b E’ il più bello, il più fiko, il più intenso. E' il pluripremiato Alessandro Preziosi. Doppio debutto per lui, su Voce di Napoli, 4 ottobre 2021. URL consultato il 4 febbraio 2022.
  2. ^ a b c d e f g h Collegio araldico, Rivista, Presso il Collegio araldico., 1926. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  3. ^ a b DAUFERIO, detto il Muto in "Dizionario Biografico", su www.treccani.it. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  4. ^ ALFANO DE NOTARIS, su www.famiglienobilinapolitane.it. URL consultato il 14 febbraio 2022.
  5. ^ Mario Putaturo Donati Viscido di Nocera e Mario Putaturo Donati, I conti Viscido di Nocera: una famiglia longobarda consanguinea dei principi di Salerno della prima dinastia, Rubbettino Editore, 2003, ISBN 978-88-498-0491-1. URL consultato il 10 febbraio 2022.
  6. ^ Alessandro di MEO (Sacerdote della Congregazione del SS Redentore.), Annali critico-diplomatici del regno di Napoli della mezzana età, 1803. URL consultato il 10 febbraio 2022.
  7. ^ a b (LA) Naples (Kingdom) Laws, statues etc, Codice diplomatico del regno di Carlo I0. e II0. d'Angio: ossia, Collezione di leggi, statuti ... ed altri documenti, la maggior parte inediti, concernenti la storia ed il diritto politico, civile, finanziere, giudiziario, militare, ed ecclesiastico delle provincie meridionali d'Italia dal 1265 al 1309, Stamperia della R. Universita, 1863. URL consultato il 7 febbraio 2022.
  8. ^ Historia della città e Regno di Napoli di Gio. Antonio Summonte napoletano ove si trattano le cose più notabili, accadute dalla sua edificazione fin' a tempi nostri ... Tomo primo [-sesto], 1748. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  9. ^ Rosario Mangoni, Novelle storiche tratte da memorie napolitane e spartite in dieci deche per Rosario Mangoni: Deca prima, Dalla Tipografia del Sebeto, 1840. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  10. ^ a b Mariarosaria Salerno, Istituzioni religiose in Calabria in età medievale: note di storia economica e sociale, Rubbettino, 2006, ISBN 978-88-498-1480-4. URL consultato il 9 febbraio 2022.
  11. ^ Italy, Gazzetta ufficiale del regno d'Italia, 1895. URL consultato il 2 febbraio 2022.
  12. ^ a b periferiamo, Secondiglianesi. Luigi Di Nocera, il sindaco delle grandi opere pubbliche, su Periferiamonews, 4 dicembre 2020. URL consultato il 4 febbraio 2022.
  13. ^ a b Annuario generale d'Italia e dell'Impero italiano, Pozzo. URL consultato il 7 febbraio 2022.
  14. ^ Università degli studi di Napoli Federico II, Annuario scolastico, tip. della Regia universita, 1892. URL consultato il 10 febbraio 2022.
  15. ^ Italy, Gazzetta ufficiale del regno d'Italia, 1895. URL consultato il 4 febbraio 2022.

Bibliografia

  • Libro d'Oro della Nobiltà Italiana
  • De' Santi, Michele. Memorie delle famiglie Nocerine
  • DAUFERIO, detto il Muto in "Dizionario Biografico" - Treccani
  • Codice diplomatico di Carlo d’Angiò
  • Gazzetta ufficiale del Regno d’Italia

Voci correlate