Simboli di Marsala

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Stemma della città di Marsala
Blasonatura
Di azzurro, al mezzo busto di Apollo, in profilo, posto a sinistra, di carnagione, capelluto d'oro, la chioma ornata dal serto di alloro, di verde, il mento e il petto di Apollo attraversanti la lira di oro, posta in banda a destra, il tutto sormontato dalla scritta centrata, in lettere maiuscole di rosso, LILYBAITAN. Ornamenti esteriori da Città.

I simboli di Marsala, città italiana della provincia di Trapani della regione Sicilia, sono:

così come riportato nello statuto comunale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma è in uso e in vigore dal 2003 ed è stato approvato e concesso con decreto del presidente della Repubblica del 20 ottobre 2003.[1] Lo stemma sostituisce uno precedente, riconosciuto con decreto del capo del governo del 13 dicembre 1928[2], su cui era raffigurata la Madonna della Cava, patrona principale e speciale protettrice della città di Marsala, e tale stemma è ancora raffigurato all'ingresso del municipio sito nel quartier spagnolo (quartiere militare spagnolo di Marsala).

Descrizione araldica dello stemma[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma della città di Marsala è costituito da uno scudo sannitico di color azzurro raffigurante il busto del dio Apollo di profilo, con capelli color oro, con una corona d'alloro sulla testa, e che copre parzialmente una lira color oro. In alto la scritta centrata (cioè arcuata) LILYBAITAN, motto della città, reso graficamente ΛΙΛΥ ΒΑΙΤΑΝ. Lo scudo è timbrato da una corona turrita dorata simbolo delle città d'Italia, e circondato da un ramo d'alloro ed uno di quercia legati sotto lo scudo da un nastro tricolore (ornamenti esteriori da città).

Lo stemma della città è descritto nel D.P.R. del 20 ottobre 2003[1] e la blasonatura è ripresa nello statuto comunale di Marsala all'articolo 3, comma 4, del titolo I (Principi fondamentali):

«Di azzurro, al mezzo busto di Apollo, in profilo, posto a sinistra, di carnagione, capelluto d'oro, la chioma ornata dal serto di alloro, di verde, il mento e il petto di Apollo attraversanti la lira di oro, posta in banda a destra, il tutto sormontato dalla scritta centrata, in lettere maiuscole di rosso, LILYBAITAN. Ornamenti esteriori da Città.»

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

  • Colori: azzurro, oro, rosso, verde
  • Scudo: sannitico
  • Ornamenti esteriori da città: corona turrita dorata (titolo di città d'Italia); un ramo d'alloro ed uno di quercia montati a corona, sostenuti da un nastro tricolore.
  • Motto: LILYBAITAN (reso graficamente sullo stemma ΛΙΛΥ ΒΑΙΤΑΝ).

Gonfalone[modifica | modifica wikitesto]

Gonfalone della città di Marsala
Gonfalone della città di Marsala

Il gonfalone di Marsala è il vessillo ufficiale della città di Marsala, è stato approvato e concesso con DPR 20.10.2003.[1] Un gonfalone precedente era stato concesso con regio decreto decreto del 24 novembre 1933.[2]

Descrizione del gonfalone[modifica | modifica wikitesto]

La descrizione del gonfalone della città è così riportata dallo statuto comunale di Marsala all'articolo 3, comma 5, del Titolo I (Principi fondamentali):

«Drappo amaranto che riproduce lo stemma, con la scritta "Città di Marsala"»

ll gonfalone è riccamente ornato con ricami color oro. Esso è decorato di medaglia d'oro al volor civile, concessa nel 1961 alla città di Marsala per i bombardamenti di Marsala dell'11 maggio 1943 da parte angloamericana e del quale causo la morte di mille persone per la stragrande maggioranza vittime civili. Tale decorazione è affissa su di esso in alto a destra.

L'utilizzo di esso è disciplinato dal regolamento del cerimoniale e utilizzo del gonfalone.

Bandiera[modifica | modifica wikitesto]

La bandiera della città di Marsala è un altro simbolo identificativo ufficiale di Marsala, essa viene issata nelle sedi comunali.


Caratteristiche e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Drappo rosso con lo stemma della città al centro.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Con animo fierissimo resistette impavida alle offese della guerra, sopportando ripetuti bombardamenti che causarono la perdita della maggior parte del suo patrimonio edilizio e la morte di oltre 1.000 cittadini. La popolazione tutta si prodigò con generosità per la cura dei feriti, degli orfani, dei senza tetto. Marsala, Aprile-Maggio 1943[3][4][5]»
— 16 maggio 1960[6]
Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Marsala (Trapani) D.P.R. 20.10.2003 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it.
  2. ^ a b Marsala, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 15 agosto 2022.
  3. ^ Statuto Comunale Città di Marsala, su comune.marsala.tp.it. URL consultato il 29 ottobre 2010.
    «Art. 3, Comma 6: "Il Comune si fregia della medaglia d'oro al valor civile"»
  4. ^ Lapide alla Medaglia al Valor Civile della città di Marsala, su pietredellamemoria.it.
  5. ^ Francesco Appari, Alla ricerca della Medaglia d'oro al valor civile di Marsala/1, su tp24.it, 28 luglio 2010.
  6. ^ Francesco Appari, Alla ricerca della Medaglia d'oro al valor civile di Marsala/3, su tp24.it, 17 agosto 2010.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]