Dirottamento del volo AZ 1790
Volo Alitalia 1790 | |
---|---|
Boeing 747 Alitalia, simile a quello del dirottamento | |
Tipo di evento | dirottamento |
Data | 30 giugno 1982 |
Luogo | Bangkok, Thailandia |
Stato | Thailandia |
Coordinate | 13°54′52″N 100°36′20″E |
Tipo di aeromobile | Boeing 747 "Jumbo Jet" |
Operatore | Alitalia |
Partenza | Roma-Fiumicino, Italia |
Scalo intermedio | Nuova Delhi, India |
Destinazione | Tokyo, Giappone |
Passeggeri | 242 |
Equipaggio | 18 |
Vittime | nessuna |
Feriti | nessuno |
Mappa di localizzazione | |
vedasi sezione "Note" | |
voci di incidenti aerei presenti su Wikipedia |
Il dirottamento del volo AZ 1790, operato da Alitalia sulla tratta Roma-Nuova Delhi-Tokyo da un Boeing 747 con 242 passeggeri e 18 persone di equipaggio[1] (com.te. pil. Giorgio Amoroso), fu un atto di pirateria aerea perpetrato il 30 giugno 1982[2][3].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'aereo fu dirottato dal cingalese Sepala Ekanayake[4] decisosi all'azione dopo essere stato rinviato dall'Italia, dove aveva famiglia, in Sri Lanka, per riottenere un nuovo visto d'ingresso dopo la scadenza del proprio permesso di soggiorno, documento che però si sarebbe dovuto attendere 6 anni per essere rilasciato.
Decisosi a una ritorsione per il trattamento/torto subito, partì per l'India dove riuscì, con l'aiuto di un amico, ad imbarcarsi durante lo scalo intermedio dell'aereo a Nuova Delhi; una volta in volo minacciò quindi di far esplodere il velivolo con un ordigno (poi rivelatosi falso) se non fossero state esaudite le sue richieste, ovvero 300.000 dollari USA (pari a circa 415 milioni di lire dell'epoca), il ricongiungimento con la moglie italiana e il figlio della coppia di 4 anni. Il "Jumbo" fu fatto atterrare a Bangkok, in Thailandia, dove il sequestratore ottenne quanto richiesto e fu lasciato imbarcare su un normale volo di linea della Air Lanka per Colombo.
Giunto a Colombo, al suo arrivo il dirottatore venne accolto da una folla festante di circa 500 persone, scoppiò quindi un caso diplomatico con l'Italia in quanto lo Sri Lanka non aveva leggi ad hoc per arrestarlo e processarlo immediatamente nonostante il paese asiatico avesse ratificato le convenzioni internazionali in materia, provvedimenti furono tuttavia presi successivamente in modo retroattivo permettendo di ricucire lo strappo tra i due paesi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il totale delle persone a bordo era di 260; secondo altre fonti di 262, o di 263.
- ^ Vent'anni di pirateria aerea, su "la Repubblica" del 24 dicembre 1987.
- ^ In italia 7 dirottamenti in 20 anni, su "la Repubblica" del 20 settembre 1991.
- ^ Sulle fonti italiane coeve lo si trova anche col cognome Ekanayaka, probabilmente per errore di trascrizione sui documenti anagrafici ufficiali.