Santuario di Santa Maria Madre della Parola Divina

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Santuario di Santa Maria Madre della Parola Divina
Veduta esterna
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàDerovere
Coordinate45°07′24.13″N 10°13′57.14″E / 45.12337°N 10.23254°E45.12337; 10.23254
Religionecattolica
Diocesi Cremona
ConsacrazioneXVIII secolo (?)
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzione1712
Completamento1720

Il santuario di Santuario di Santa Maria Madre della Parola Divina è un luogo di culto mariano situato a Cà de' Cervi, frazione del comune di Derovere, in provincia e diocesi di Cremona.

Collocazione[modifica | modifica wikitesto]

Il santuario si trova in aperta campagna lungo il Canale Delmona che scorre parallelo all’antica Via Postumia[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini del culto non sono documentate: secondo la tradizione attorno al 1650[1][2], oppure il 1652[3] ad una bambina sordomuta di nome Monica all'incirca di nove anni[4] che si stava recando a portare il pranzo al padre nei campi[2], le apparve la Madonna presso un roseto donandole udito e voce e chiedendole che venisse eretta una chiesa in suo onore[1][2].

In realtà sul luogo esisteva una da tempi remoti una cappella dedicata alla Vergine di Caravaggio – ancora presente a lato dell’edificio – alla quale i fedeli nutrivano profonda devozione con la presenza di numerosi ex-voto e l’elargizione di abbondanti elemosine[1].

Con i fondi raccolti dai fedeli e grazie al dono del terreno da parte del nobile Francesco Grasselli proprietario della Cascina Fienile[5] venne elevata la costruzione che vediamo ancora oggi[1]; l'inizio della costrzione potrebbe essere avvenuto nel 1712 e terminata con la casa del custode nel 1720[5]; oppure il santuario venne eretto nell'anno 1724 secondo altre fonti[4].

Non ha subito modifiche da allora[4], salvo le pale degli altari che non vi sono più conservate[1].

Interessante notare come la dedicazione sia più volte mutata nel corso dei secoli: da Beata Vergine di Caravaggio e San Giuseppe a Beata Vergine dell’Apparizione, quindi Beata Vergine di Cà de’ Cervi fino all’attuale[1][4].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La facciata, di gusto tipicamente settecentesco, si caratterizza per due coppie di lesene molto slanciate che sostengono una trabeazione con fastigio e cuspidi. Nella luce centrale si apre il portale sopra il quale è collocato un timpano triamgolare molto aggettante e una finestra[1]. A contrasto con la facciata le pareti laterali si presentano in mattone a vista; semplice ma elegante il campanile.[1].

L’interno è ad aula unica con pianta a croce latina ed abside poligonale, con tre altari in legno e relative ancone[1]; quello di sinistra è dedicato alla Madonna e vi si conserva una statua raffigurante la fanciulla Monica e qui collocata in un periodo compreso tra il 1808 ed il 1834[3][2]. L’altare di destra è dedicato a San Giuseppe, pure dotato di statua raffigurante il titolare[5][2].

L’altare maggiore è stato arretrato per far posto alla nuova mensa collocata a seguito dei dettami post-conciliari. Sopra vi si trova un affresco dedicato alla Vergine Maria[1].

L’apparato decorativo della volta richiama il tema della storia della salvezza[5].

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k Morandi, p. 292.
  2. ^ a b c d e Santuario Maria Madre della Parola Divina, in La Provincia, gdomenica 6 agosto 2023.
  3. ^ a b Il Santuario Mariano di Ca' de Cervi di Derovere compie 310 anni: la storia, su oglioponews.it. URL consultato il 26 novembre 2022.
  4. ^ a b c d Piera Lanzi Dacquati, Monica vide la Madonna e riacquistò voce e udito, in La Provincia, giovedì 12 maggio 2011.
  5. ^ a b c d Santuario Maria Madre della Parola Divina, su fondoambiente.it. URL consultato il 26 novembre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mariella Morandi, Santuario di S. Maria Madre della Parola Divina, in Itinerari d’arte e fede tra Adda, Oglio e Po, Soresina, A.P.T. del Cremonese, 1994.

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