Samoilă Mârza

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Il busto di Samoilă Mârza nel suo paese natale Galtiu, opera dello scultore Narcis Dumitru Borteș

Samoilă Mârza (Galtiu, 18 settembre 1886Alba Iulia, 19 dicembre 1967) è stato un fotografo romeno, conosciuto soprattutto per aver realizzato gli unici scatti fotografici che raffigurano la Grande Assemblea Nazionale di Alba Iulia del 1º dicembre 1918, che sancì l'unione della Transilvania al resto della Romania.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Origine e formazione

Marza nacque in una famiglia di contadini romeni a Galtiu, nel comune di Santimbru, Alba. Sua madre, Ana, morì giovane, lasciandosi dietro quattro figli. Il padre Stefan si era risposato con una donna dello stesso paesino, Raveca, dalla quale ebbe altri 6 figli.

Marza frequentò la scuola primaria, greco-cattolica, a Galtiu, e in seguito il liceo ad Alba Iulia. Dopo essersi diplomato, venne mandato dai genitori (tra il 1909 e il 1911) a compiere l'apprendistato presso il fotografo Iainek di Sibiu, dal quale imparò il mestiere.

Nella prima guerra mondiale

In seguito allo scoppio della prima guerra mondiale, nel 1914, Marza venne reclutato nell'esercito austro-ungarico e mandato al fronte in Galizia. Nel 1916, con l'entrata in guerra della Romania, venne rilocato al fronte in Italia, dove prestò servizio topografico e fotografico.

Al termine della guerra, il fotografo si trovava a Trieste, da dove partì per Vienna in seguito alla ritirata dei militari romeni organizzata dal Consiglio Nazionale Centrale Romeno. Vi arrivò il 6 novembre 1918, riuscì a scattare tre fotografie che catturano la benedizione della prima bandiera tricolore del Consiglio Militare Nazionale Romeno (14 novembre 1918), alla presenza del generale Ioan Boeriu, di Iuliu Maniu e di altri.

Le foto all'Assemblea Nazionale

Seguendo la rotta Vienna - Zagabria - Belgrado - Timisoara, Marza riuscì a tornare a casa quattro giorni prima della Grande Assemblea Nazionale. Parte da Timisoara la mattina del 1 dicembre alla volta di Alba Iulia, ma non prima di aver scattato tre fotografie con i suoi compaesani, coi quali arrivò in città verso le 11. Portò sulla bicicletta, nonostante il tempo uggioso, il dispositivo a soffietto, il treppiede e i flash di vetro. Poiché non aveva un permesso Marza non venne autorizzato ad entrare. Tuttavia, Bach, il fotografo tedesco a cui era stato affidato l'incarico, non si presentò. L'incarico venne quindi affidato a Mărza. A causa della difficoltà nel maneggiare l'attrezzatura e del tempo nuvoloso (che significa avere lunghi tempi di esposizione), il fotografo riuscì a scattare solo cinque fotografie ritraenti scene della Grande Assemblea Nazionale. Tre di queste mostrano la folla presente, le altre due i palchi ufficiali dai quali il dott. Aurel Vlad e il vescovo cattolico di Gherla, Iuliu Hossu, leggono l'atto di unione, davanti al Gran Consiglio Nazionale e al popolo.

All'inizio del 1919, Mârza pubblicò le sue foto in un album intitolato “La grande assemblea di Alba Iulia in volti”, citato anche nell'edizione del 10 marzo del quotidiano “Alba Iulia”. L'album venne presentato dalla delegazione romena anche alla conferenza per il Trattato di Versailles. Alcuni esemplari furono inoltre inviati al Re Ferdinando I, al primo ministro Ion C. Brătianu, al presidente del consiglio direttivo Iuliu Maniu, al generale francese Henri Mathias Berthelot e ad altre personalità dell'epoca. L'album ottenne il successo sperato, tanto che il Re gli inviò un biglietto di raccomandazione, accettandolo tra i fornitori di corte. Il generale Berthelot gli inviò un abbonamento di viaggio valido per tutte le ferrovie francesi. Nicolae Iorga lo menziona nelle sue memorie: "Mi è stato portato dalla Transilvania un ammirabile album del fotografo Samoilă Mârza, che raffigura le ultime manifestazioni".

Il periodo della popolarità

Successivamente, Marza fotografa: le visite di Re Ferdinando ad Alba Iulia, Abrud e Câmpeni (1919); l'incoronazione del Re Ferdinando e della Regina Maria (22 ottobre 1922); le commemorazioni a Tebea, in occasione del centenario della nascita di Avram Iancu (1924); la celebrazione dei 10 anni dalle manifestazioni dell'Unione (1929). Stringe e coltiva amicizie intime con Iuliu Maniu, Octavian Goga, Aurel Vlad, Valer Pop, e altri.

Nel 1924, in seguito a un'udienza con il primo ministro Ion C. Brătianu, riuscì ad ottenere fondi sufficienti per continuare ad affrescare la Cattedrale dell'Incoronazione di Alba Iulia. Nel 1929, in occasione della celebrazione dei 10 anni dalla Grande Unione, il fotografo è decorato dalle autorità. Nel 1967 il professore Gheorghe Anghel, direttore del Museo Nazionale dell'Unione di Alba Iulia, riesce ad acquistare direttamente da Marza la fotocamera e gli scatti legati all'Unione. Il fotografo si dichiara costretto a vendere gli scatti a causa della mancanza di fondi, per rientrare delle spese per il vetro speciale con cui erano stati realizzati. Nel 1968 realizza un nuovo album, simile a quello del 1919, con l'intento di offrirlo alle autorità. Inoltre, con i soldi ricevuti dal museo, acquista una fotocamera fotografica professionale per scattare altre foto in occasione dei cinquant'anni dall'Unione.[1] Questi progetti non furono però compiuti, poiché il 19 dicembre 1967, a causa di una malattia incurabile, Marza morì. Venne sepolto nel cimitero "Maieri" di Alba Iulia.

Nel 2003 viene eretto un monumento sulla sua tomba. Nel paesino di Galtiu, il 23 novembre dello stesso anno, viene svelato il busto realizzato dallo scultore Narcis Dumitru Borteș, e viene pubblicato il libro "Samoilă Mârza - 1886-1967 - Il fotografo dell'Unione della Transilvania con la Romania”.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN3613152200744314400004 · Europeana agent/base/55882 · GND (DE1154900509 · WorldCat Identities (ENviaf-3613152200744314400004