Roberto Vianello

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Dino Zannoner
NascitaVenezia, 1907
MorteBattaglia di Cheren, 10 febbraio 1941
Cause della morteCaduto in combattimento
Luogo di sepolturaCimitero militare di Cheren
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoBersaglieri
Anni di servizio1932-1941
GradoTenente di complemento
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna dell'Africa Orientale Italiana
BattaglieBattaglia di Cheren
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Roberto Vianello (Venezia, 1907Battaglia di Cheren, 10 febbraio 1941) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Venezia nel 1907, figlio di Giuseppe e di Emilia Rova.[2] Arruolatosi nel Regio Esercito, venne ammesso a frequentare la Scuola allievi ufficiali di Bra per la specialità bersaglieri, conseguendo la promozione a sottotenente di complemento nell'agosto 1930.[1] Assegnato in servizio presso l'11º Reggimento bersaglieri, nel 1931 fu posto in congedo.[1] Nel 1936, con la promozione a tenente a scelta ordinaria, conseguì anche la laurea in scienze economiche e commerciali presso l'università Cà Foscari a Venezia, trovando poi lavoro presso il municipio di quella città.[1] Dopo due anni partì per l'Africa Orientale Italiana come funzionario di una società commerciale con sede ad Addis Abeba.[1] Richiamato in servizio attivo allo scoppio delle ostilità con la Francia e la Gran Bretagna il 10 giugno 1940, assunse il comando di una compagnia del III Battaglione bersaglieri inquadrato nell'11º Reggimento "Granatieri di Savoia".[1] Cadde in combattimento il 10 febbraio 1941, durante le fasi iniziali della battaglia di Cheren, e fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Brillante ufficiale dei bersaglieri, costantemente ispirato a genuino amore di Patria, condusse i suoi uomini in reiterati combattimenti con coraggio e sprezzo del pericolo, cosi da riportare sempre tangibili successi. Delineatasi critica situazione nella quale cadevano tutti gli ufficiali della compagnia, persisteva con stoica fermezza in epica azione e nel momento in cui stava per giungere su munita posizione duramente contesa e in definitiva conquistata dai suoi bersaglieri, cadeva colpito mortalmente mentre incitava i suoi valorosi a strenua lotta. Africa Orientale italiana, 10 febbraio 1941.[3]»
— Decreto del Capo Provvisorio dello Stato del 22 giugno 1949.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Combattenti Liberazione.
  2. ^ a b Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 566.
  3. ^ Medaglia d'oro al valor militare Vianello, Roberto, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 luglio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 566.
  • Alberto Rovighi, Le operazioni in Africa Orientale giugno 1940-novembre 1941. Vol.1 Narrazione, Roma, Edizioni Ufficio Storico SME, 1995.
  • Alberto Rovighi, Le operazioni in Africa Orientale giugno 1940-novembre 1941. Vol.2 Documenti, Roma, Edizioni Ufficio Storico SME, 1995.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]