Robert Fisk
Robert Fisk (Maidstone, 12 luglio 1946 – Dublino, 30 ottobre 2020) è stato un giornalista britannico.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]È stato corrispondente dal Medio Oriente per il quotidiano britannico The Independent. Da circa 25 anni il reporter di guerra risiedeva nella capitale libanese Beirut.
Figlio di un ex soldato inglese della prima guerra mondiale, Robert Fisk studiò giornalismo in Inghilterra e in Irlanda. Lavorò come corrispondente in Irlanda, Ulster e Portogallo. Dal 1976 lavorò nel Medio Oriente, prima come corrispondente del The Times e successivamente come corrispondente per il quotidiano The Independent.
I suoi maggiori lavori riguardarono la guerra civile libanese (lanciato nel 1975), l'invasione sovietica dell'Afghanistan (1979), la guerra Iraq-Iran (1980-1988), l'invasione israeliana del Libano (1982), la guerra civile in Algeria e le guerre balcaniche. Seguì il conflitto israelo-palestinese, fu sul fronte della Prima Guerra del Golfo Persico (1990-1991) e la Seconda Guerra del Golfo Persico (2003).
Ha contribuito alla diffusione internazionale delle notizie riguardanti i massacri della guerra civile algerina, degli omicidi di Saddam Hussein, delle rappresaglie israeliane durante l'Intifada palestinese e le attività del governo degli Stati Uniti in Afghanistan e in Iraq. Il suo libro del 2005, Cronache mediorientali, è probabilmente la sua opera più nota, insieme a Il martirio di una nazione del 1990.
Il New York Times lo descrive come "probabilmente il più famoso corrispondente estero britannico".[1]
Il 30 ottobre 2020, Fisk è morto all'ospedale St Vincent's Hospital di Dublino all'età di 74 anni, presumibilmente a causa di un ictus.[2]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- The Point of No Return: The Strike which Broke the British in Ulster, London: Times Books/Deutsch, 1975, ISBN 0-233-96682-X.
- Una giornata di pulizia etnica, in La notte del Kosovo. La crisi dei Balcani raccontata dai giornali di tutto il mondo, a cura di Jacopo Zanchini, Roma, I libri di Internazionale, 1999, ISBN 978-88-87028-09-6.
- In Time of War: Ireland, Ulster and the Price of Neutrality, 1939–1945, London: Gill & Macmillan, 1983-2001, ISBN 0-7171-2411-8.
- Il martirio di una nazione. Il Libano in guerra (Pity the Nation: Lebanon at War, 1990-2001), Milano, Il Saggiatore, 2010-2012, ISBN 88-56-503-26-3.
- Notizie dal fronte, Fandango, 2003, ISBN 978-88-875-1799-6. [raccolta di articoli scritti per The Independent]
- Cronache mediorientali. Il grande inviato di guerra inglese racconta cent'anni di invasioni, tragedie e tradimenti (The Great War for Civilisation: The Conquest of the Middle East, 2005), Milano, Il Saggiatore, 2006-2009, ISBN 88-56-500-49-3. Critico delle politiche occidentali e israeliane nel Medioriente, pur ricevendo buona accoglienza tra gli esperti di affari internazionali, il libro è stato bollato come zeppo di errori dall'ex ambasciatore britannico in Libia, Oliver Miles, in una recensione pubblicata sul quotidiano The Guardian.[3]
- The Age of the Warrior: Selected Writings, London: Fourth Estate, 2008 ISBN 978-0-00-727073-6.
- Robert Fisk on Algeria (2013) The Independent Print Limited, 2013.
- Robert Fisk on Afghanistan. Osama Bin Laden: 9/11 to Death in Pakistan, The Independent.
Video documentari
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1993 Fisk produsse una serie di tre video documentari intitolati From Beirut To Bosnia, che descrive come un tentativo di "scoprire perchė un numero sempre crescente di musulmani sono arrivati a odiare l'Occidente" ("to find out why an increasing number of Muslims had come to hate the West."[4]). Fisk riporta[5] che, dopo averli trasmessi integralmente, Discovery Channel non ha più trasmesso repliche dei suoi video documentari avendo ricevuto una serie di lettere da parte di gruppi pro-Israele come il CAMERA (Committee for Accuracy in Middle East Reporting in America).[4][6]
Premi e onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Nel corso della sua carriera, Robert Fisk ha ricevuto numerosi premi, riconoscimenti e onorificenze.
È stato insignito sette volte del titolo di Giornalista internazionale dell'anno (British International Journalist of the Year award) nell'ambito dei premi della stampa britannica (British Press Awards)[7], e due volte del titolo di Reporter dell'anno (Reporter of the Year award)[8].
Inoltre ha ricevuto dei riconoscimenti da Amnesty International nel 1992 per il suo servizio "The Other Side of the Hostage Saga", nel 1998 per i suoi reportage dall'Algeria e nel 2000 per i suoi articoli sull'Operazione Allied Force in Yugoslavia.
Fisk ha ricevuto la Laurea honoris causa dalle seguenti Università:
- Università di Lancaster nel 1984[9]
- Università di St. Andrews nel 2004[10]
- Università Carleton nel 2004[11]
- Università americana di Beirut nel 2006[12]
- Queen's University Belfast nel 2006[13]
- Università del Kent nel 2008[14]
- Trinity College (Dublino) nel 2008[15]
- Liverpool Hope University nel 2009[16][17]
- Dottorato onorario dell'Open University nel 2003[18]
Ha inoltre ricevuto i seguenti riconoscimenti:
- il Jacob's Award per i suoi servizi sulla Guerra del Golfo sull'irlandese RTÉ Radio 1 nel 1991[19]
- l'Orwell Prize per il giornalismo nel 1999[20]
- il David Watt Prize per l'indagine condotta sul genocidio armeno del 1915 da parte dell'Impero ottomano nel 2001[21]
- il Premio Martha Gellhorn per il giornalismo nel 2002[22]
- il Premio giornalistico Archivio Disarmo "Colombe d'Oro per la Pace" 2004[23]
- il Lannan Cultural Freedom Prize nel 2006[24]
- la Medaglia d'oro per Contributo Straordinario al pubblico dibattito della College Historical Society del Trinity College (Dublino) nel 2009[25]
- il Premio Internazionale Amalfi Coast Media Award nel 2011[26]
Ha tenuto una conferenza nell'ambito dell'Edward Said Memorial lecture all'Università di Adelaide nel 2005[27]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bronner, Ethan, A Foreign Correspondent Who Does More Than Report, in The New York Times, 19 novembre 2005. URL consultato il 19 luglio 2006.
- ^ (EN) Conor Pope, Veteran journalist and author Robert Fisk dies aged 74, su The Irish Times. URL consultato il 1º novembre 2020.
- ^ Review: The Great War for Civilisation by Robert Fisk, su theguardian.com, 19 novembre 2005.
- ^ a b David Wallis (a cura di), Killed: great journalism too hot to print, Nation Books, 2004, p. 388, ISBN 978-1-56025-581-9.
- ^ Robert Fisk, Cronache mediorientali, 1ª ed., Il saggiatore, collana Nuovi Saggi, 1180 pagine, pag 906, copertina rigida, 9 novembre 2006, ISBN 8842811696.
- ^ Robert Trager e Donna Lee Dickerson, Freedom of expression in the 21st century, Pine Forge Press, 1999, p. 80, ISBN 978-0-8039-9085-2.
- ^ Patrick Keatinge, Ireland in International Affairs: Interests, Institutions and Identities: Essays in Honour of Professor N.P. Keatinge, FTCD, MRIA, Institute of Public Administration, 2 dicembre 2002, p. 217, ISBN 978-1-902448-76-3.
- ^ Times reporter wins award, in The Times, London, 15 dicembre 1987.
- ^ Lancaster University, Honorary Degrees, su lancs.ac.uk, Lancaster University. URL consultato il 9 giugno 2013.
- ^ University of St Andrews, Honorary degrees June 2004, su st-andrews.ac.uk, The University of St Andrews, 21 giugno 2004. URL consultato il 9 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2013).
- ^ Carleton University, Honorary Degrees Awarded Since 1954 [collegamento interrotto], su www1.carleton.ca, Carleton University, 31 maggio 2013. URL consultato il 9 giugno 2013.
- ^ American University of Beirut, Honorary Doctorates, su aub.edu.lb, American University of Beirut, 2006. URL consultato il 10 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2013).
- ^ Communications & External Affairs Office, Destinguished journalist receives Queen's honorary degree, su qub.ac.uk, Queen's University Belfast, 2006. URL consultato il 10 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2013).
- ^ News, Press and Media, University Honorary Degrees July 2008, su kent.ac.uk, The University of Kent, 7 luglio 2008. URL consultato il 7 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2013).
- ^ Five recipients to receive honorary degrees at Trinity College Dublin, su tcd.ie (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2015).
- ^ Ben Schofield, Liverpool Bishops honoured by Liverpool Hope University, su liverpooldailypost.co.uk, Liverpool Daily Post.co.uk, 16 luglio 2009. URL consultato il 9 giugno 2013.
- ^ Robert Fisk, Some lessions in sacrifice from Liverpool in two world wars, London, The Independent, 18 luglio 2009. URL consultato il 9 giugno 2013.
- ^ Doctor of the University 1973-2011 (PDF), The Open University. URL consultato il 10 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2013).
- ^ "In the wars". The Irish Times (Dublin). 19 November 1991.
- ^ List of 1999 winners Archiviato il 20 novembre 2010 in Internet Archive.. The Orwell Prize for Journalism.
- ^ Fisk wins award for political journalism, in The Independent, London, 20 luglio 2001.
- ^ Previous Winners, su marthagellhorn.com, Martha Gellhorn Prize for Journalism.
- ^ A CORA WEISS IL PREMIO “COLOMBE D’ORO” - IPB-ITALIA - Associazione per la pace, il disarmo, la soluzione nonviolenta dei conflitti, su www.ipb-italia.org. URL consultato il 12 settembre 2024.
- ^ 2006 Lannan Cultural Freedom Prize awarded to Robert Fisk, su lannan.org, Lannan Foundation (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2007).
- ^ Jon Ihle, Trinity College awards harsh Israel critic, su jta.org, Jewish Telegraphic Agency, 8 gennaio 2009. URL consultato il 7 giugno 2013.
- ^ "Robert Fisk wins International Prize". The Independent (London). 18 June 2011.
- ^ About the Edward Said Memorial Lecture, su adelaide.edu.au, University of Adelaide. URL consultato il 17 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2008).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Robert Fisk
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Robert Fisk
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Alcuni articoli di Robert Fisk (2004-2006), su pane-rose.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 84206273 · ISNI (EN) 0000 0001 2141 7057 · SBN LO1V025594 · LCCN (EN) n83071178 · GND (DE) 151708754 · BNE (ES) XX1746512 (data) · BNF (FR) cb12675202c (data) · J9U (EN, HE) 987007300218805171 · NSK (HR) 000470054 |
---|