Provincia di Cattaro

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Provincia di Cattaro
Informazioni generali
CapoluogoCattaro
Dipendente daGovernatorato della Dalmazia (Italia)
Evoluzione storica
Inizio1941
Fine1943
Preceduto da Succeduto da
Comuni di Cattaro, Teodo e Castelnuovo (Jugoslavia)
Provincia di Zara (Italia)
Comuni di Cattaro, Teodo e Castelnuovo (Jugoslavia)
Prefettura di Valona (Albania)
Cartografia

La Provincia di Cattaro (1941-1943) era una suddivisione amministrativa del Governatorato di Dalmazia, istituita durante la II guerra mondiale, secondo il Regio Decreto Legge del 18 maggio 1941 n. 452[1] e quanto stabilito dal Regio Decreto Legge del 7 giugno 1941 n. 453[2].

Caratteristiche

La Provincia di Cattaro comprendeva i centri di Cattaro, Perasto, Castelnuovo, con un piccolo entroterra per una superficie totale di circa 600 km² e quasi 40.000 abitanti (precisamente: 547 km² - 39.800 residenti).

Mappa del Governatorato di Dalmazia, con la "Provincia di Cattaro"

Aveva quindi un territorio che seguiva grosso modo i vecchi limiti veneziani ed austriaci, a cui si aggiungevano la Valle dei Canali con Gruda e l'isola di Saseno di fronte a Valona, sulle coste dell'Albania, che era stata scorporata dalla provincia di Zara, di cui aveva fatto parte dal 1920.

Comprendeva anche un territorio appartenente all'estremo inferiore della Dalmazia croata, intorno alla cittadina di Gruda (poco lontano da Ragusavecchia (attuale Cavtat).

La popolazione era maggioritariamente slava, ma vi erano circa tre mila italiani (residenti quasi tutti a Cattaro, Perasto e Budua): molti di loro si dichiaravano "autoctoni", ossia discendenti dai dalmati italiani che abitavano l'area fin dal medioevo.

La quasi totalitá della popolazione era cattolica, ma vi era una piccola minoranza ortodossa.

Comuni della Provincia

I 15 Comuni della Provincia di Cattaro erano i seguenti:[3].

Prefetti della Provincia

Bibliografia

  • De Castro, Diego. Appunti sul problema della Dalmazia. Roma, 1945
  • Praga, Giuseppe. Storia di Dalmazia. Dall'Oglio editore. Varese, 1981
  • Rodogno, Davide. Il nuovo ordine mediterraneo. Ed. Bollati Boringhieri. Torino, 2003
  • Mario Missori, Governi, alte cariche dello Stato, alti magistrati e prefetti del Regno d'Italia, Roma, Bibliografia Nazionale, 1989. p. 641:ISBN 88-7125-004-4 Estratto Sussidi, 2 (PDF), su archivi.beniculturali.it.

Note

  1. ^ Regio Decreto Legge del 18 maggio 1941 n. 452 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale I, 1941, No. 133. p. 2240 f.)
  2. ^ Regio Decreto Legge del 7 giugno 1941 n. 453 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale I, 1941, No. 133. p. 2240 f.)
  3. ^ Davide Rodogno Il nuovo ordine mediterraneo, Bollati Boringhieri, Torino 2003, p. 499. È indicata la denominazione ufficiale in lingua italiana e in lingua locale, così come riportata nel testo citato. Qualora il nome in lingua slava non sia conforme all'attuale, si riporta fra parentesi anche quest'ultima denominazione.

Voci correlate