Ponte (Formazza)

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Ponte
frazione
Ponte – Veduta
Ponte – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Verbano-Cusio-Ossola
Comune Formazza
Territorio
Coordinate46°22′36″N 8°25′33″E / 46.376667°N 8.425833°E46.376667; 8.425833 (Ponte)
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale28863
Prefisso0324
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ponte
Ponte

Ponte (Zumstäg o Zum Steg in tedesco, Zumschtäg o Zer Briggu in walser) è una frazione del comune di Formazza, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Tenendo conto della quota altimetrica (1285 m s.l.m.), è una delle località più nevose in Italia.

Municipio di Formazza[modifica | modifica wikitesto]

È il cuore della valle in quanto è la sede del comune.

Toponimo[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della frazione si riferisce alla presenza dell'unico ponte sul fiume Toce della strada che raggiunge il paese da Fondovalle.

Turismo e sport[modifica | modifica wikitesto]

Sono presenti varie strutture alberghiere e turistiche di media qualità. Oltre alla sede del comune, c'è la sede delle attività ricreative sportive invernali ed estive.

Cultura Walser[modifica | modifica wikitesto]

Nella frazione è presente anche una scuola con una multiclasse per i bambini della scuola elementare dove si impara ancora il vecchio dialetto Walser.

Al termine del paese, verso la frazione Brendo, si trova la più antica casa formazzina, la Casa Forte, ora adibita a museo Walser, che era la antica sede dell'ammano, il capo della colonia walser.

La casa risale al XIV secolo e fu fatta costruire dal notaio e mercante Antonio I esattamente nel 1569. L'edificio è interamente in pietra dalle fondamenta al tetto, un'anomalia rispetto all'architettura trazionale della valle Walser, per questo venne chiamata dai valligiani "Stein Haus", in seguito in italiano Casa Forte.[1]

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Si trova a Ponte la Chiesa di Santa Caterina. Inaugurata il 25 novembre 1661, la chiesa è stata ampliata nel 1884. L'ultimo restauro risale al 1986-1987.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Enrico Rizzi, Storia della Valle Formazza, Domodossola, Edizioni Grossi, 2015.

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