Solanum linnaeanum
Pomo di Sodoma | |
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Frutto immaturo di Solanum linnaeanum | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Lamiidi |
Ordine | Solanales |
Famiglia | Solanaceae |
Sottofamiglia | Solanoideae |
Tribù | Solaneae |
Genere | Solanum |
Specie | S. linnaeanum |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Solanales |
Famiglia | Solanaceae |
Genere | Solanum |
Specie | S. linnaeanum |
Nomenclatura binomiale | |
Solanum linnaeanum Hepper & P.-M.L. Jaeger, 1986 | |
Sinonimi | |
Solanum sodomaeum |
Il pomo di Sodoma (Solanum linnaeanum Hepper & P.-M.L. Jaeger, 1986) è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae[2].
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il pomo di Sodoma deve il suo nome comune ad una leggenda legata all'episodio biblico dell'incendio di Sodoma, in seguito al quale la regione sarebbe divenuta totalmente sterile. L'unica pianta a cui fu permesso di crescere dalla volontà divina fu appunto il "pomo di Sodoma", i cui frutti, all'apparenza belli ed invitanti, una volta aperti contenevano solo cenere e fumo.[3] Le bacche del Solanum sodomaeum hanno in effetti una polpa che dopo la maturazione si riduce in polvere nerastra, il che ha portato a identificarle, appunto, con le mitiche "mele di Sodoma" colme di cenere.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È una specie a portamento arbustivo che può raggiungere i 2 m di altezza. Sul fusto e sui rami, ma anche sui peduncoli delle foglie e dei frutti, sono presenti robuste spine.
Le foglie, plurilobate, sono lunghe 5–12 cm, larghe 3–6 cm. Sono di colore verde brillante sulla pagina superiore, con venatura centrale più chiara e rilevata.
I fiori, di colore violaceo, sono riuniti in infiorescenze a corimbo; ciascun fiore presenta 5 petali uniti alla base e con parte apicale sfrangiata. Fiorisce da maggio a novembre.
I frutti sono delle bacche tondeggianti del diametro di 2–3 cm, di colorazione dapprima verde screziata di bianco quindi gialla a maturazione. Contengono solanina, un alcaloide tossico.
I semi sono di colore bruno e si liberano quando la capsula, ormai secca, si rompe.
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Foglie
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Fiori
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Frutti maturi
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La specie è originaria del Sudafrica[2]. È stata introdotta in Europa agli inizi del Settecento, ed è ormai naturalizzata in gran parte del bacino del Mediterraneo occidentale, dal sud della Spagna sino alla Grecia e alla costa occidentale del Nord Africa[1]. In Italia è comune lungo le coste del mar Tirreno e nelle isole maggiori (Sicilia e Sardegna), mentre sul versante adriatico si spinge sino all'Abruzzo[4].
Predilige i terreni sabbiosi sino ai 500–600 m di altitudine.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Knapp, S. 2021, Solanum linnaeanum, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 26 aprile 2024.
- ^ a b (EN) Solanum linnaeanum, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 26 aprile 2024.
- ^ (EN) The mythical plants of Middle age: the Apple of Sodoma, su godecookery.com.
- ^ Solanum linnaeanum, su actaplantarum.org. URL consultato il 26 aprile 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sandro Pignatti, Flora d'Italia, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- T.G. Tutin, V.H. Heywood e altri, Flora Europea, Cambridge University Press, 1976, ISBN 0-521-08489-X.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Solanum linnaeanum
- Wikispecies contiene informazioni su Solanum linnaeanum
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda botanica, su garganoverde.it. URL consultato il 10 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2009).
- Galleria di immagini, su meditflora.com.
- (EN) Solanaceae Source, su nhm.ac.uk.