PeerJ

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
PeerJ
Logo
Logo
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Linguainglese
GenereRivista scientifica multidisciplinare: chimica, biologia, medicina, informatica e scienze della vita
FormatoOnline
Fondazione2013
SedeCorte Madera e Londra
EditorePeerJ Publishing
ISSN2167-8359 (WC · ACNP)
Sito webpeerj.com/life-environment
 

PeerJ è un gruppo di riviste scientifiche (chiamate mega-journal) online in lingua inglese riguardanti la chimica, la biologia, la medicina[1], le scienze della vita e l'informatica. Gli articoli sono sottoposti a revisione paritaria e pubblicati in modalità Open Access.

L'editore è la società omonima, fondata da Jason Hoyt (ex CEO di Mendeley) e dall'editore Peter Binfield (proveniente da PLOS ONE)[2][3][4], con un finanziamento da 950.000 dollari da parte della O'Reilly Media e della O'Reilly AlphaTech Ventures.[5] Ufficialmente lanciato a giugno del 2012, ha iniziato ad accettare l'esame di articoli a partire dal 3 dicembre, fino all'uscita del primo numero il 12 febbraio 2013.[1]

La società è membro di CrossRef[6], CLOCKSS[7], ORCID[6] e della Open Access Scholarly Publishers Association.[8]

Le sedi si trovano a Corte Madera (in California)[9] e a Londra.

Modello di business[modifica | modifica wikitesto]

I contenuti di PeerJ sono gratuitamente disponibili in rete, mentre agli autori è richiesto il pagamento di una commissione (Article processing charge) storicamente più bassa della media di mercato e calcolata forfettariamente per nominativo del ricercatore, anziché per singolo articolo pubblicato.[10]

La società utilizza la piattaforma Amazon Elastic Compute Cloud, unitamente all'interfaccia Amazon S3, servizio di archiviazione permanente dei dati.[11] Il 3 aprile 2013 è stato attivato anche PeerJ Preprints, un servizio alternativo ad arXiv e ai repository istituzionali per la condivisione degli articoli prima della revisione paritaria.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi anni di attività, ai pubblicisti era richiesto il pagamento una tantum di una quota di iscrizione a vita, che attribuiva il diritto di pubblicare articoli su PeerJ, con la previsione di alcuni requisiti aggiuntivi come il commento o la revisione di almeno un titolo ogni anno.[12] I singoli revisori potevano far apparire il proprio nome negli articoli accettati per la pubblicazione.[13] A fronte di tali modalità di pubblicazione e accesso, i fondatori dichiararono di voler mantenere gli standard per la revisione paritaria validi per PLOS ONE.

Ad aprile del 2013 il The Chronicle of Higher Education, settimanale di settore rivolto ai docenti e agli amministrativi delle scuole superiori statunitensi, ha nominato i fondatori di PerJ nella classifica dei primi dieci maggiori innovatori tecnologici dell'anno.[14]
Il 12 settembre, PeerJ ha ricevuto il premio per l'innovazione editoriale da parte dell'Association of Learned and Professional Society Publishers, associazione internazionale senza scopo di lucro degli editori accademici e professionali.[15][senza fonte][16]

A partire dal 1º ottobre 2016, PeerJ ha deciso di tornare ad un modello più convenzionale, costituito da una commissione per singolo articolo (intorno ai 1.000 dollari). Gli autori sono obbligati a sottoscrivere anche una quota d'iscrizione a vita, che, secondo tre possibili profili di prezzo, attribuisce il diritto a pubblicare da uno a cinque articoli (peer-reviewed) nei dodici mesi successivi.[17] Gli articoli sono rilasciati sotto licenza CC BY, CC0, ovvero Public Domain equivalent.

Il 27 maggio 2015 è uscito il primo numero della rivista informatica PeerJ Computer Science.[18][19]
Il 6 novembre 2018 sono state aggiunte ulteriori sei riviste di chimica: PeerJ Physical Chemistry, PeerJ Organic Chemistry, PeerJ Inorganic Chemistry, PeerJ Analytical Chemistry e PeerJ Materials Science.[20]

Indicizzazione[modifica | modifica wikitesto]

PeerJ è indicizzata da Google Scholar[21], WorldCat[22].[23] e PubMed[24] (Europe PubMed Central e PubMed Central). Alcuni record bibliografici sono presenti anche: Science Citation Index Expanded[senza fonte], Scopus[senza fonte], Web of Science[non chiaro], DOAJ, EMBASE[senza fonte], CAB Abstract[senza fonte].
Secondo il Journal Citation Reports, il fattore di impatto nel periodo 2017-2018 è aumentato da 2.118 a 2.353.[25]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b R. Van Noorden, Journal offers flat fee for 'all you can publish', in Nature, vol. 486, n. 7402, 2012, p. 166, Bibcode:2012Natur.486..166V, DOI:10.1038/486166a, PMID 22699586.
  2. ^ New front in open access science publishing row, in Reuters. URL consultato il 4 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  3. ^ Jason Hoyt, su peerj.com.
  4. ^ Pete Binfield, su peerj.com.
  5. ^ Tim O'Reilly Backs New Open-Source Publisher PeerJ, in dowjones.com. URL consultato il 4 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2013).
  6. ^ a b Scholarly Publishing 2012: Meet PeerJ, in PublishersWeekly.com.
  7. ^ PeerJ Preserves with the CLOCKSS Archive Archiviato il 27 ottobre 2017 in Internet Archive. (WebCite archive Archiviato il 6 febbraio 2019 in Internet Archive.)
  8. ^ OASPA - list of members (WebCite archive Archiviato il 6 febbraio 2019 in Internet Archive.)
  9. ^ Scheda nell'International Standard Serial Number, su portal.issn.org.
  10. ^ New Open Access Journal Lets Scientists Publish 'til They Perish, in sciencemag.org.
  11. ^ Pay (less) to publish: ambitious journal aims to disrupt scholarly publishing, in Ars Technica.
  12. ^ Pando: PeerJ Raises $950K from Tim O'Reilly's Ventures To Make Biomedical Research Accessible to All, in Pando. URL consultato il 4 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2013).
  13. ^ New OA Journal, Backed by O'Reilly, May Disrupt Academic Publishing - The Digital Shift, in The Digital Shift.
  14. ^ chronicle.com, The Idea Makers: Tech Innovators 2013, su chronicle.com, 29 aprile 2013.
  15. ^ ALPSP announces award winners, in researchinformation.info.
  16. ^ Search, su alpsp.org.
  17. ^ Open Access publication prices, su peerj.com.
  18. ^ PeerJ.com - PeerJ announces new journal: PeerJ Computer Science
  19. ^ "Achieving human and machine accessibility of cited data in scholarly publications" by Starr and colleagues
  20. ^ PeerJ.com - Get ready for Chemistry at PeerJ: Five new journals in Chemistry from Open Access publisher PeerJ
  21. ^ Google Scholar, su scholar.google.com.
  22. ^ Results for 'PeerJ Computer Science' [WorldCat.org], su worldcat.org.
  23. ^ Impact factor and indexing, su peerj.com.
  24. ^ PeerJ - PubMed - NCBI, su ncbi.nlm.nih.gov.
  25. ^ PeerJ, in 2019 Journal Citation Reports, Web of Science, Science, Clarivate Analytics, 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]