Paul Gervais (pittore)

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Jean-Louis-Paul Gervais

Jean-Louis-Paul Gervais (Tolosa, 7 settembre 1859Tolosa, 11 marzo 1944) è stato un pittore francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Paul Gervais studiò alla scuola di belle arti di Tolosa, e poi a quella parigina nel 1879, dove fu uno studente di Jean-Léon Gérôme e di Gabriel Ferrier.[1] Fu un membro del Salone degli artisti francesi e nel corso degli anni ottenne vari premi.

Per perfezionare le proprie conoscenze, visitò la Spagna nel 1891 passando per Siviglia, Granada, San Sebastián, Saragozza, Madrid, Barcellona e Bilbao, dove visitò i musei e osservò le opere dei pittori Murillo, Goya, il Greco, Rubens, Antonio Gisbert, Tiziano, Vélazquez, Pieter Bruegel il Vecchio e Juan de Valdés Leal, tra gli altri. I suoi soggiorni più importanti all'estero furono soprattutto quelli a Siviglia e a Granada dal febbraio all'agosto del 1892 e quello a Roma dal settembre al dicembre del 1892.

Essendo molto noto all'epoca come pittore di storia, di soggetti allegorici e di scene di genere, ricevette numerose commissioni per delle composizioni murali pubbliche o private: il ministero delle colonie a Parigi, il casinò di Monte Carlo, il casinò municipale di Nizza, il Campidoglio di Tolosa. Era il figlio della nipote del politico Jules Pams, e venne introdotto da quest'ultimo nella famiglia Bardou, per la quale realizzò soprattutto la decorazione dell'hôtel Pams a Perpignano, nonché dei manifesti per le cartine di sigarette della JOB.[2]

Apollo e le arti, 1897

Paul Gervais inviò due grandi tele all'esposizione universale del 1900: Il giudizio di Paride, esposto al Salone del 1891 e che aveva suscitato "un certo clamore",[1] e La follia di Titania, un'opera esposta al Salone del 1897. In questa occasione ricevette una medaglia d'argento per il Giudizio di Paride, che in seguito divenne di proprietà di Jules Pams. A Tolosa gli furono commissionati molti dipinti destinati a ornare alcune sale del Campidoglio. Inaugurata nell'agosto del 1898, la sala degli uomini illustri ospita in particolare i quadri Apollo e le arti (1897), Dura lex, sed lex (1905) e La fontana della giovinezza (fissata con il maruflaggio nel 1908), commissionati a Gervais nel 1892. Per la sala dei matrimoni, realizzò quattro tele sul tema dell'amore "come fonte di vita", un insieme realizzato a partire dal 1911 e fissato con il maruflaggio nel 1916.[3]

Grazie soprattutto all'appoggio di Gaston Doumergue, egli ottenne molte altre commissioni pubbliche: per il palazzo di giustizia besanzoniano (1902), il ministero delle colonie (1910, 1914, 1917), la scuola superiore di marina (1924)[4] e il palazzo dell'Eliseo.

Nel 1904, divenne un professore alla scuola di belle arti di Parigi dopo la morte di Jean-Léon Gérôme, poi insegnò all'accademia Julian a Parigi dal 1907 al 1912, così come all'accademia Vitti: qui ebbe come allievo il britannico Charles Ginner nel 1904.[5] Nel 1908 venne promosso a ufficiale della Legione d'onore.[6]

Paul Gervais era il padre dello scrittore, pittore e medico Albert Gervais (nato nel 1892). Aveva uno studio al numero civico 26 della rue Victor-Massé a Parigi.[7] Dopo essere ritornato nella sua città natale, vi morì nel 1944.

Opere nelle collezioni pubbliche[modifica | modifica wikitesto]

Francia[modifica | modifica wikitesto]

Dura lex, sed lex, 1905
La fontana della giovinezza, 1908
  • Besançon, palazzo di giustizia: soffitto della sala delle udienze solenni.
  • Biarritz, hôtel de Paris, salone imperiale: decorazioni.
  • Marsiglia, museo di belle arti: Les Saintes-Maries, 1891.
  • Nizza:
  • Nîmes, musée des beaux-arts : La Pergola, 1923.
  • Parigi:
  • Perpignano:
    • hôtel Pams, grande scalinata: L'Arrivée triomphale de Vénus.
    • museo Hyacinthe Rigaud: Il giudizio di Paride, 1893 (in deposito all'hôtel Pams); Ritratto di Jeanne Bardou, coniugata Pams, nel suo castello di Valmy (in deposito all'hôtel Pams);[8] Femme coiffée à l'Antique, 1907.
  • Saint-Ouen-sur-Seine, municipio, sala del consiglio municipale: decorazioni e dipinti montati. Paul Gervais raffigurò il villaggio, le sue attività industriali e il suo ippodromo in uno stile realista, con delle scene animate e colorate della vita audoniana alla fine del diciannovesimo secolo. I dipinti furono restaurati e divennero dei monumenti storici nel 1993.
  • Tolosa:
    • Campidoglio:
      • sala Gervais (già nota come "sala dei matrimoni"):
        • Amour source heureuse de vie, ciclo di quattro tele, 1911-1916: Amour source de vie, Cythère, Amour source de vie, vingt ans, Amour source de vie, quarante ans, et Amour source de vie, soixante ans;
        • soffitto della sala Gervais, ciclo di cinque tele: La Fidélité, Innocence, Eros, La Pureté, La Grâce.
      • sala degli uomini illustri:
        • Apollo e le arti (soffitto), 1897;
        • Dura lex, sed lex o La legge, la giustizia e la verità, 1905;
        • La fontana della giovinezza, 1908.
    • musée des Augustins: Coenus Flumen, 1889; La follia di Titania, 1897; L'Abondance, 1927 circa.

Monaco[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ufficiale dell'Ordine della Legion d'onore - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (FR) Pierre Robarts e Claude Augé, Nouveau Larousse illustré : dictionnaire universel encycloedique, Paris, Larousse, 1906. URL consultato il 5 febbraio 2024.
  2. ^ (FR) Jules Pams (1852-1930) et le musée des Beaux-Arts de Perpignan, su archive.wikiwix.com. URL consultato il 5 febbraio 2024.
  3. ^ Barlangue 2010, pp. 74-85.
  4. ^ Barlangue 2010, p. 85, nota 4.
  5. ^ (EN) Stephen Bury, Benezit Dictionary of British Graphic Artists and Illustrators, OUP USA, 21 giugno 2012, ISBN 978-0-19-992305-2. URL consultato il 5 febbraio 2024.
  6. ^ (FR) Recherche - Base de données Léonore, su www.leonore.archives-nationales.culture.gouv.fr. URL consultato il 5 febbraio 2024.
  7. ^ Roussard 1999, p. 268.
  8. ^ (FR) Joconde - catalogue - dictionnaires, su www2.culture.gouv.fr. URL consultato il 5 febbraio 2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Luce Barlangue, « Capitole de Toulouse. La République et le nu », Midi-Pyrénées Patrimoine, n. 21, primavera del 2010.
  • (FR) André Roussard, Dictionnaire des peintres à Montmartre, Éditions André Roussard, 1999, p. 268.

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