Parco naturale delle Prealpi Giulie

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Parco naturale
delle Prealpi Giulie
Tipo di areaParco regionale
Codice WDPA178980
Codice EUAPEUAP0963
Class. internaz.Categoria IUCN IV: area di conservazione di habitat/specie
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Friuli-Venezia Giulia
Province  Udine
ComuniResia, Chiusaforte, Moggio Udinese, Resiutta, Venzone e Lusevera.
Superficie a terra9.402,00[1] ha
Provvedimenti istitutiviL.R. 42, 30.09.96
GestoreEnte Parco
Mappa di localizzazione
Map
Sito istituzionale
Coordinate: 46°20′16.8″N 13°19′04.8″E / 46.338°N 13.318°E46.338; 13.318

Il parco naturale delle Prealpi Giulie è un'area naturale protetta del Friuli-Venezia Giulia che si estende per circa 10.000 ettari in provincia di Udine sulle Prealpi Giulie.

Provvedimenti istitutivi[modifica | modifica wikitesto]

Il parco è stato istituito con la legge regionale n. 42 del 30.09.1996.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Monti Musi

Il territorio del parco si estende tra le prealpi e le alpi Giulie. Le cime principali sono il Monte Canin (2.587 m), il Monte Plauris (1.958 m), la catena dei Monti Musi (1.869 m).

Comuni[modifica | modifica wikitesto]

Si estende nei comuni di:

Ambiente[modifica | modifica wikitesto]

Flora[modifica | modifica wikitesto]

La vegetazione che si incontra nelle vallate del parco è il risultato dell'azione congiunta di due fondamentali fattori ecologici: il particolare regime climatico ed il substrato geologico. Ne consegue un patrimonio floristico costituito da circa 1200 specie e sottospecie e oltre 60 endesismi, tra cui la campanula di Zoys, la genziana di Froelich e il geranio argenteo.

Fauna[modifica | modifica wikitesto]

Nell'area del parco convivono specie faunistiche di origine meridionale, circummediterranea ed orientale. Sono presenti tutti gli ungulati alpini (capriolo, cervo, camoscio, stambecco e cinghiale) oltre ad altri importanti mammiferi fra i quali il gatto selvatico, diversi specie di mustelidi, roditori ed insettivori. Il simbolo del parco è la Coturnice che grazie ai numerosi ambienti adatti alla sua sopravvivenza, è molto diffusa.

Strutture ricettive[modifica | modifica wikitesto]

Bivacco Franco Costantini

Sede[modifica | modifica wikitesto]

La sede del parco si trova nella frazione Prato del comune di Resia.

Rifugi e bivacchi[modifica | modifica wikitesto]

Nel parco naturale sono presenti i seguenti rifugi:

Vie d'arrampicata[modifica | modifica wikitesto]

In Val Resia, sul torrione Mulaz 1804, parete NNE, il 18 ottobre 2013 è stata attrezzata la L. Ron Hubbard Route - Mulaz Climbing Route.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fonte: Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Elenco ufficiale delle aree protette (EUAP) Archiviato il 4 giugno 2015 in Wikiwix. 5º Aggiornamento approvato con Delibera della Conferenza Stato Regioni del 24 luglio 2003 e pubblicato nel Supplemento ordinario n. 144 alla Gazzetta Ufficiale n. 205 del 4 settembre 2003.
  2. ^ Ricovero alpino Rio Nero Casera, su rifugi-bivacchi.com. URL consultato il 5 luglio 2013 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2016).
  3. ^ Ricovero alpino Borgo Miniera [collegamento interrotto], su rifugi-bivacchi.com. URL consultato il 5 luglio 2013.
  4. ^ Ricovero alpino Marsinska Planina, su rifugi-bivacchi.com (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  5. ^ Ricovero alpino Montemaggiore-Gran Monte, su rifugi-bivacchi.com. URL consultato il 5 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2014).
  6. ^ Ricovero alpino Bellina Dino, su rifugi-bivacchi.com. URL consultato il 5 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  7. ^ Marco Romelli, Vie lunghe roccia ITALIA, in UP Annuario di Alpinismo Europeo, vol. 2013, n. 1, Versante Sud Srl, pp. 109-110 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2015).

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