Opisthopappus taihangensis

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Opisthopappus taihangensis
Immagine di Opisthopappus taihangensis mancante
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùAnthemideae
cladeAsian-southern African grade
SottotribùArtemisiinae
Genere Opisthopappus
C.Shih, 1979
Specie O. taihangensis
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùAstereae
Genere Opisthopappus
Specie O. taihangensis
Nomenclatura binomiale
Opisthopappus taihangensis
(Y. Ling) C.Shih, 1979

Opisthopappus taihangensis (Y. Ling) C.Shih, 1979 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Anthemideae (clade Asian-southern African grade) e sottotribù Artemisiinae. Opisthopappus taihangensis è anche l'unica specie del genere Opisthopappus C.Shih, 1979.[1][2][3][4]

Il nome generico (Opisthopappus) deriva d due parole greche "opistho" (= dietro) e "pappus" (è la parte apicale piumata degli acheni).[5] L'epiteto specifico ( taihangensis) si riferisce alla catena montuosa Taihang della Cina centrale, probabile origine endemica della specie (uno dei siti di ritrovamento della pianta è la provincia cinese di Shanxi a ovest del gruppo montuoso Taihang).[6]

Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici Y.Ling e Chu Shih (1934-2005) nella pubblicazione " Acta Phytotaxonomica Sinica. [Chih su fen lei hsüeh pao.]. Beijing" ( Acta Phytotax. Sin. 17(3): 112) del 1979.[7] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.

Portamento. Le specie di questa voce è un'erba perenne aromatica. L'indumento consiste in peli basifissi. [8][9][10][11][12][4][6]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa colorata di rosso porpora. La parte basale può essere legnosa. Altezza media: 10 - 30 cm.

Foglie. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno con lamina a forma ovata, largamente ovata o ellittica, di tipo 1-2-pennatosetta. Dimensione delle foglie: 2,5 - 3,5 × 2 - 2,5 cm.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono formate da capolini o solitari o 2 - 3 raccolti in modo corimboso lasso. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato di tipo radiato. I capolini sono formati da un involucro, con forme emisferiche, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, piatte e a consistenza erbacea, sono disposte in modo più o meno embricato su più serie (da 3 a 4). Il ricettacolo, da emisferico a conico, è sprovvisto di pagliette avvolgenti la base dei fiori. Le brattee al margine sono ampie e membranose. Diametro involucro: 1,5 cm.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [13]
  • Corolla:
    • fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice è ligulata; la ligula può terminare tre denti; il colore è bianco o rosa;
    • fiori del disco: la forma è tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata; il colore in genere è giallo.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami (alternati ai lobi della corolla) sorretti da filamenti generalmente liberi e sottili; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Le antere possono essere sia di tipo basifissa che medifissa (ossia attaccate al filamento per la base – nel primo caso; oppure in un punto intermedio – nel secondo caso).[14] Questa caratteristica ha valore tassonomico in quanto distingue i generi gli uni dagli altri. Normalmente le antere variano da ottuse (arrotondate) a leggermente appuntite alla base (o anche caudate); in alcune piante le appendici sono triangolari, lineari o ellittiche. Il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) non è polarizzato. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è più o meno echinato (con punte sporgenti).
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate o contigue. I due bracci dello stilo hanno una forma troncata e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.

Frutti. I frutti sono degli acheni senza pappo. Gli acheni hanno una forma obovoide con 3 - 5 coste; l'apice è arrotondato con una corona di 4 - 6 piccole scaglie. Il pericarpo può possedere delle cellule mucillaginifere, mentre le sacche di resina sono assenti. Dimensione dell'achenio: 1,2 mm.

Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[9][10]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

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La specie di questa voce è distribuita in Cina.[3]

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][11][12]

l gruppo di questa voce è descritto nella tribù Anthemideae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 4 principali lignaggi (o cladi): "Southern hemisphere grade", "Asian-southern African grade", "Eurasian grade" e "Mediterranean clade". Il genere GENERE (insieme alla sottotribù Artemisiinae) è incluso nel clade Asian-southern African grade.[4].

Da un punto di vista filogenetico il genere Opisthopappus , nell'ambito della sottotribù, occupa una posizione centrale e fa parte del "Ajania Group".[4] In precedenti trattazioni faceva parte del "Handelia Group" (sempre nella stessa sottotribù).[12]

I caratteri distintivi della specie Opisthopappus taihangensis sono:[12]

  • l'indumento si compone di peli basifissi;
  • all'apice degli acheni è presente una coroncina di 4 - 6 scaglie.

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[3]

  • Chrysanthemum taihangense Y.Ling
  • Opisthopappus longilobus C.Shih
  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ Nesom 2020
  3. ^ a b c World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 6 giugno 2024.
  4. ^ a b c d Oberprieler et al. 2022
  5. ^ David Gledhill 2008, p. 182, 290
  6. ^ a b eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 6 giugno.
  7. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 6 giugno 2024.
  8. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1
  9. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
  10. ^ a b Judd 2007, pag.517
  11. ^ a b Funk & Susanna 2009, p. 644.
  12. ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, p. 363.
  13. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  14. ^ Musmarra 1996.
  15. ^ Judd 2007, pag. 520.
  16. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  17. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.

Voci correlate

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