Obelisco Sallustiano
Obelisco Sallustiano | |
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Autore | sconosciuto |
Data | II o III secolo |
Materiale | granito rosso |
Altezza | 1391 cm |
Ubicazione | Piazza della Trinità dei Monti, Roma |
Coordinate | 41°54′21.96″N 12°28′59.52″E |
L'obelisco Sallustiano è un obelisco di Roma situato in piazza della Trinità dei Monti di fronte all'omonima chiesa e in cima alla scalinata che porta a piazza di Spagna, nel rione Campo Marzio.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fu realizzato in epoca romana imperiale, probabilmente tra il II e il III secolo ad imitazione degli obelischi egizi. Come l'obelisco Agonale e quello del Pincio l'iscrizione dei geroglifici fu realizzata solo dopo il trasporto, con diversi errori di scrittura, ricopiando un'iscrizione dell'età faraonica.[1] Originariamente doveva essere collocato negli horti Sallustiani per decorare la spina dell'ippodromo privato ed era posto su un basamento di granito; quest'ultimo fu poi riscoperto nel 1843 durante i lavori nel giardino di villa Ludovisi e fu poi sequestrato in seguito alla demolizione della villa, finendo in un magazzino dell'Acqua Pia Antica Marcia; fu poi ripreso nel 1926 per realizzare l'Ara dei caduti per la rivoluzione fascista, collocata in piazza del Campidoglio.[2]
Dopo la caduta in rovina dei giardini in cui era collocato, il monolito fu al centro di diversi progetti. Sisto V era intenzionato ad erigerlo di fonte alla basilia di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, ma il progetto non ebbe seguito. Successivamente lo storico gesuita Athanasius Kircher ne propose la rierezione a papa Alessandro VII, anche in questo caso senza successo. Nel 1734 papa Clemente XII portò a compimento lo spostamento, posizionandolo presso la Scala Santa, anche se si decise di non erigerlo; furono anche portate avanti delle trattative per trasferire l'obelisco a Parigi. Infine Pio VI ne dispose la collocazione in cima alla scalinata che portava alla chiesa della Trinità dei Monti, affidando il progetto all'architetto Giovanni Antinori. I lavori si conclusero nel 1787, nonostante i pareri negativi dei frati dell'Ordine dei Minimi.[3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'obelisco è interamente realizzato in granito rosso, è posto su un basamento marmoreo ed è sormontato da un giglio e da una croce in bronzo. Il solo obelisco misura 13,91 metri di altezza e 30,45, considerando anche il basamento e la punta bronzea.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Obelisco Sallustiano a Trinità dei Monti, su romasotterranea.it. URL consultato il 17 marzo 2021.
- ^ Sylvia Diebner, Le trasformazioni di un blocco di granito: da sostegno di un obelisco antico all'Ara dei caduti per la rivoluzione fascista sul Campidoglio (1926-1944), in Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma, vol. 112, L'Erma di Bretschneider, 2011.
- ^ Obelisco Sallustiano, su prolocoroma.it. URL consultato il 17 marzo 2021.
- ^ Obelisco Sallustiano, su romaonline.net. URL consultato il 17 marzo 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Armin Wirsching, Obelisken transportieren und aufrichten in Aegypten und in Rom, Norderstedt, 2007, ISBN 978-3-8334-8513-8.
- Cesare D'Onofrio, Gli obelischi di Roma, Bulzoni Editore, 1967.
- L'Italia. Roma (guida rossa), Touring Club Italiano, Milano 2004
Altri progetti
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