Oasis (film 2002)

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Oasis
Moon So-ri e Sol Kyung-gu in una scena del film
Titolo originale오아시스
Lingua originalecoreano
Paese di produzioneCorea del Sud
Anno2002
Durata132 min
Dati tecniciColore
rapporto: 1,78:1
Generedrammatico
RegiaLee Chang-dong
SoggettoLee Chang-dong
SceneggiaturaLee Chang-dong
ProduttoreJeon Yang-Jun
Produttore esecutivoKaynam Hyung
Casa di produzioneCineclick Asia
Distribuzione in italianoKoch Media
FotografiaChoi Yeong-taek
MontaggioKim Hyeon
MusicheLee Jae-jin
ScenografiaShin Jum-hee
CostumiCha Sun-young
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Oasis (오아시스?, OasiseuLR) è un film del 2002 diretto da Lee Chang-dong.

Il regista sudcoreano, anche autore del soggetto e della sceneggiatura, torna ad impiegare Moon So-ri e Sol Kyung-gu, protagonisti anche della sua precedente pellicola Bakha satang del 2000.

Fu presentato alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nel 2002, aggiudicandosi il Leone d'argento - Premio speciale per la regia. L'interpretazione di Moon So-ri le valse il Premio Marcello Mastroianni.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Hong Jong-du è un giovane coreano sensibile e premuroso con una lieve disabilità mentale. Appena uscito di prigione, per essersi incolpato di aver ucciso un uomo guidando ubriaco (in realtà alla guida era il fratello capofamiglia), vive nella solitudine nell'emarginazione. Deciso a scusarsi con la famiglia dell'uomo che avrebbe ucciso, va a casa sua, dove incontra la figlia del morto, Han Gong-ju: una giovane disabile che conduce una vita di solitudine, praticamente abbandonata dalla famiglia in un misero appartamento delle case popolari. Hong Jong-du, all'inizio, tenta di violentarla, ma presto si pente del suo gesto malsano e, cercato da lei, torna dalla giovane, che invece di sentirsi traumatizzata prova un certo appagamento per essere finalmente vista come una donna. Tra i due nasce una tenera e intensa relazione, impossibile in una società gerarchica e ipocrita quale quella che circonda i due ragazzi: Hong Jong-du è l'unico uomo ad aver desiderato la ragazza e a farle scoprire la propria femminilità. Il giovane viene, però, sorpreso nell'intimità e la famiglia della giovane lo denuncia e vuole giustizia. Viene così condannato per stupro e nuovamente incarcerato non prima di aver effettuato un gesto generoso e plateale che rivela i suoi veri sentimenti per la ragazza. Il loro amore resisterà anche alla condanna di Hong e la giovane ritroverà motivazioni per vivere nell'attesa del suo ritorno.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Il film ha avuto un'ottima accoglienza da parte della critica che ha esaltato non solo le capacità registiche di Chang-dong e le interpretazioni di grande spessore dei due protagonisti, ma anche la sensibilità dimostrata nell'affrontare il problema della disabilità nella società moderna, guidata da sani principi ma di fatto caratterizzata da un'ottusità e un'incapacità totale non solo di comprendere ma anche semplicemente di ascoltare chi è diverso.[1]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Panos Kotzathanasis, [Guest Film Review] "Oasis", su HanCinema, 10 marzo 2018. URL consultato il 13 febbraio 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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