Noémie Schmidt

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Noémie Schmidt al Festival du film de Cabourg del 2016.

Noémie Schmidt (Sion, 18 novembre 1990[1]) è un'attrice svizzera, conosciuta soprattutto per il ruolo di Enrichetta d'Inghilterra nella serie televisiva franco-canadese Versailles.

Infanzia e giovinezza[modifica | modifica wikitesto]

Primogenita di tre figli[2] di un avvocato e di una biologa,[1] Noémie si appassiona ben presto al canto lirico, che pratica al Conservatorio di Sion dal 2004 al 2008.[3]

Terminati gli studi superiori decide di fare un viaggio da sola negli Stati Uniti, per poi iscriversi all'École Internationale de Théâtre Lassaâd di Bruxelles;[3] al contempo dà lezioni di canto ai bambini al Théâtre Royal de la Monnaie.[4]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Debutta sullo schermo nel 2012 con il cortometraggio di Ewa Brykalska Coda, che le vale il premio di Interpretazione femminile nel festival "Premiers plans" d'Angers.[5]

Nel 2014 muove i suoi primi passi nel cinema col cortometraggio di Victor-Emmanuel Boinem La vita davanti a sé (La vie devant soi) per poi interpretare nel 2015 il ruolo di protagonista accanto a Claude Brasseur nel film L'étudiante et monsieur Henri. La pellicola le vale una candidatura al premio César come miglior promessa femminile.[5][6]

Nello stesso anno è Enrichetta d'Inghilterra nella serie di Canal+ Versailles.[3] Nel 2016 torna al cinema con due nuovi film: Radin! di Fred Cavayé (uscito il 28 settembre in Francia) e For this is my body di Paule Muret (uscito il 2 novembre in Francia).

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (FR) Julienne Farine, « Pour les Français, le côté suisse est exotique », 6 ottobre 2015, su 20min.ch. URL consultato il 12 agosto 2016.
  2. ^ (FR) Sophie Dorsaz, « Noémie Schmidt: «Chaque jour est une découverte» », 2 novembre 2015, su cooperation.ch. URL consultato il 12 agosto 2016.
  3. ^ a b c (FR) « Noémie Schmidt » su Gala, su gala.fr. URL consultato il 12 agosto 2016.
  4. ^ (FR) Fabio Dell'Anna, « Claude Brasseur m'a adoptée », Le Matin de Sion, 23 settembre 2015 (PDF), su magic-lantern.org. URL consultato il 12 agosto 2016.
  5. ^ a b (FR) « Noémie Schmidt » su Première, su premiere.fr. URL consultato il 12 agosto 2016.
  6. ^ (FR) Joël Jenzer, « L'actrice valaisanne Noémie Schmidt présélectionnée pour les César », Le Nouvelliste, 11 dicembre 2015, su lenouvelliste.ch. URL consultato il 12 agosto 2016.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN25146030658935862751 · LCCN (ENno2016005158 · GND (DE1124878424 · BNF (FRcb17032867q (data) · CONOR.SI (SL300650339 · WorldCat Identities (ENlccn-no2016005158