Nordsüd-S-Bahn

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Nordsüd-S-Bahn
Stati attraversatiBandiera della Germania Germania
Attivazione1936
GestoreDB
Precedenti gestoriDR
Lunghezzakm
Scartamento1435 mm
Elettrificazione750 V =
(a terza rotaia)
Ferrovie

La Nordsüd-S-Bahn (letteralmente "S-Bahn nord-sud") è una linea ferroviaria tedesca, che attraversa in galleria il centro storico della città di Berlino.

Essa è percorsa esclusivamente dai treni della S-Bahn, la rete ferroviaria vicinale elettrificata a terza rotaia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Ingresso alla stazione di Oranienburger Straße, nell'omonima via

L'idea di collegare le ferrovie suburbane del nord (attestate alla stazione di Stettino[N 1]) con quelle del sud (attestate alle stazioni dell'Anhalt e di Potsdamer Platz) con un percorso sotterraneo attraverso il centro cittadino venne avanzata fin dai primi anni del XX secolo.[1]

L'avvio definitivo dei lavori si ebbe solo dopo molti anni di discussioni, nel 1933.[1]

Il 28 luglio 1936, in tempo per l'avvio delle Olimpiadi, venne attivata la prima tratta della nuova linea, dalla stazione di Stettino[N 1] (nuovi binari sotterranei, raggiunti da nord attraverso una rampa) al capolinea provvisorio di Unter den Linden.[N 2][1]

Il 15 aprile 1939 la linea venne prolungata fino alla stazione di Potsdamer Platz (binari sotterranei);[1] il 9 ottobre successivo, a guerra già iniziata, la linea venne prolungata verso sud attraverso la stazione dell'Anhalt, inserendosi con una rampa nell'esistente ferrovia del Wannsee;[2] infine, il 6 novembre, venne attivata la diramazione dalla stazione dell'Anhalt verso la linea per Lichterfelde Sud.[3]

Nel 1945, durante le fasi finali del conflitto, il tunnel venne fatto saltare dalle SS in esecuzione del "Decreto Nerone" all'altezza dell'attraversamento del canale Landwehr e pertanto risultò allagato e impercorribile per lungo tempo;[4] la riattivazione venne completata il 16 novembre 1947.[5]

Il 13 agosto 1961, con l'improvvisa e imprevedibile erezione del Muro di Berlino da parte della Repubblica Democratica Tedesca, l'esercizio sulla Nordsüd-S-Bahn fu rivoluzionato: i treni smisero di fermare in quattro delle cinque stazioni sorgenti nel territorio di Berlino Est (Nordbahnhof, Oranienburger Straße, Unter den Linden[N 2] e Potsdamer Platz), i cui ingressi furono murati trasformandole in "stazioni fantasma".[6] Fece eccezione la stazione di Friedrichstraße, nella quale i treni continuarono a fermare e a garantire l'interscambio con la linea C[N 3] della metropolitana e con le S-Bahn di superficie in partenza verso ovest; chi voleva proseguire verso est o uscire dalla stazione era costretto a sottoporsi ai controlli di frontiera.[6]

Si dovettero attendere più di 28 anni, dopo la caduta del Muro, per arrivare alla riapertura delle "stazioni fantasma": il 2 luglio 1990 riaprì Oranienburger Straße, seguita il 1º settembre da Nordbahnhof e Unter den Linden;[N 2][7] Potsdamer Platz rimase inizialmente chiusa a causa della sua posizione in un'area ancora in rovina dalla guerra,[7] ma venne infine riaperta nel 1992.[8]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Nordbahnhof, i binari

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

Stazioni e fermate[9]
Straight track
da Berlino-Gesundbrunnen
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Unknown route-map component "tBHF"
0,0 Berlin-Nordbahnhof
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1,2 Oranienburger Straße
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2,0 Berlin-Friedrichstraße (interscambio con Stadtbahn e U6)
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2,7 Berlin Brandenburger Tor (interscambio con U55)
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3,6 Berlin Potsdamer Platz (interscambio con Nord-Süd-Fernbahn e U2)
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4,2 Berlin Anhalter Bahnhof
Unknown route-map component "tABZgl"
per Lichterfelde Süd
Unknown route-map component "tSTRe"
Stop on track
6,1 Yorckstraße (Großgörschenstraße) (interscambio con U7)
Stop on track
7,0 Julius-Leber-Brücke
Straight track
per Berlino-Wannsee

Traffico[modifica | modifica wikitesto]

Treno in arrivo alla stazione di Potsdamer Platz

La Nordsüd-S-Bahn è percorsa dalle linee S1, S2, S25 e S26 della S-Bahn.[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Esplicative[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Oggi «Nordbahnhof».
  2. ^ a b c Oggi «Brandenburger Tor».
  3. ^ Oggi U6.

Bibliografiche[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Bley (2003), p. 19.
  2. ^ Bley (2003), pp. 19-20.
  3. ^ Bley (2003), p. 20.
  4. ^ Bley (2003), p. 21.
  5. ^ Bley (2003), pp. 24-25.
  6. ^ a b Bley (2003), p. 28.
  7. ^ a b Bley (2003), p. 50.
  8. ^ Bley (2003), p. 82.
  9. ^ (DE) Eisenbahnatlas Deutschland. Ausgabe 2009/2010, Schweers + Wall, 2009, ISBN 978-3-89494-139-0.
  10. ^ (DE) Liniennetz (PDF), su map.sbahn.berlin.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Peter Bley, Berliner S-Bahn, 8ª ed., Düsseldorf, Alba, 2003, ISBN 3-87094-363-7.

Testi di approfondimento[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Michael Braun, Die Berliner Nord-Süd-S-Bahn, Nordhorn, Kenning, 1997, ISBN 3-927587-66-4.
  • (DE) Wolfgang Kiebert, Die Berliner Nordsüd-S-Bahn, Stoccarda, Transpress, 2008, ISBN 978-3-613-71337-6.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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