Naurizio
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La famiglia Naurizio fu una famiglia di pittori che operò in Trentino a cavallo tra Cinquecento e Seicento, il cui componente più celebre fu Elia Naurizio.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Originaria di Norimberga[1], la famiglia giunse in Valsugana nel secondo decennio del Cinquecento, e operò principalmente nel Trentino orientale. A parte Paolo ed Elia, che aderirono alla corrente artistica rinascimentale, i Naurizio erano stilisticamente legati alle correnti tardogotiche tipiche della Germania da cui provenivano, con affreschi di stampo religioso-devozionale, spesso ubicati in chiese poste su strade e percorsi di pellegrinaggio ad alta frequentazione[3].
Membri[modifica | modifica wikitesto]
Cinqucento[modifica | modifica wikitesto]
- Francesco Naurizio: affreschi nella chiesa di San Giovanni a Liendri, Mezzano, 1513[4] o 1524[5]
Seicento[modifica | modifica wikitesto]
- Francesco Naurizio (morto 31 dicembre 1640[6]): Nel 1592 "rinfrescò" un affresco raffigurante san Lorenzo nell'eremo di San Lorenzo sul monte Armentera[7]. Ebbe tre figli, Lorenzo, Paolo e Rocco[3]:
- Lorenzo Naurizio, di Carzano; suoi affreschi si trovano nella chiesa di Santa Margherita di Castelnuovo (Crocifissione e santa Margherita, oltre a dodici apostoli nell'abside poi demolita, 1565) e nella chiesa dei Santi Bartolomeo e Andrea di Torcegno (un'Ultima Cena, 1568)[8].
- Rocco Naurizio: autore di un affresco con Cristo Redentore e dodici apostoli zoomorfi nella chiesa di San Silvestro di Imer (1544)[9].
- Paolo Naurizio: dalla moglie Ursula di Schwaz ebbe sei figli, tra cui Elia[1]. Fu autore di alcune tele conservate presso il Museo Diocesano Tridentino, fra cui Incoronazione della Madonna e santi: (1583)[10], Messa di San Gregorio Magno (1590 circa)[11], Ancona dell'Adorazione dei pastori (1591)[12]; nel 1589 realizzò due pale d'altare per la pieve di Strigno: Madonna con Bambino su una falce di luna, e San Zenone, quest'ultima andata distrutta durante la prima guerra mondiale[13], e nel 1591 una per l'altare sinistro della chiesa di Sant'Anna di Sopramonte, raffigurante la natività di Cristo[14].
- Elia Naurizio (1589-1657): figlio di Paolo; membro della confraternita alemanna degli zappatori di Trento dal 1610 al 1655; attivo nella chiesa di San Giorgio a Croviana verso il 1613, poi dal 1623 fu a Innsbruck, alle dipendenze di Leopoldo V come Hofmaler e Kammermaler ("pittore di corte" e "pittore da camera"); dal 1629 è attestato nuovamente in Trentino, dove operò tra l'altro nella cappella di Castel Caldes e nelle chiese di Santa Maria Assunta di Calavino, Santa Maria Assunta di Tavodo, San Lorenzo di Folgaria, Madonna della Neve di Buss e San Bartolomeo di Trento; realizzò inoltre apparati decorativi per celebrazioni sacre e profane, e numerose opere sparse per le chiese di tutto il Trentino sono riconducibili al suo stile; al suo matrimonio (con Maddalena Manart di Anversa, 1630) furono testimoni il barone Osvaldo III Trapp e il conte Filippo Lodron[1].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d Elia Naurizio, su Treccani.it. URL consultato l'8 marzo 2022.
- ^ Elia Naurizio - Congregazione generale del concilio di Trento - 1633, su Museo Diocesano Tridentino. URL consultato l'8 marzo 2022.
- ^ a b I pittori Naurizio nel Trentino Orientale. Dipinti murali a tema sacro nelle chiese delle valli alpine del Primiero e della Valsugana., su Università Ca' Foscari di Venezia, 30 giugno 2016. URL consultato l'8 marzo 2022.
- ^ Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista <Mezzano>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato l'8 marzo 2022.
- ^ http://www.parrocchieprimierovanoi.it/parrocchie/parrocchia-c/chiesetta-san-giovanni-ai-prati-liendri/
- ^ Ambrosi, p. 36.
- ^ Fabris - La Valsugana orientale, p. 132.
- ^ Fabris - La Valsugana orientale, pp. 174-182, 300.
- ^ Chiesetta di San Silvestro sul monte Totoga, su Parrocchie di Primiero Vanoi e Mis. URL consultato l'8 marzo 2022.
- ^ Paolo Naurizio - Incoronazione della Madonna e santi - 1583, su Museo Diocesano Tridentino. URL consultato l'8 marzo 2022.
- ^ Paolo Naurizio - Messa di San Gregorio Magno - 1590 circa, su Museo Diocesano Tridentino. URL consultato l'8 marzo 2022.
- ^ Paolo Naurizio - Ancona dell'Adorazione dei pastori - 1591, su Museo Diocesano Tridentino. URL consultato l'8 marzo 2022.
- ^ Fabris - La Valsugana e il Tesino - Parte seconda, p. 139.
- ^ Tridentum, p. 248.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Tridentum - Rivista mensile di studi scientifici, vol. 6, 1904.
- Francesco Ambrosi, Scrittori ed artisti trentini, 1883.
- Vittorio Fabris, La Valsugana orientale - Prima parte, su Issuu. URL consultato il 28 dicembre 2020.
- Vittorio Fabris, La Valsugana orientale e il Tesino - Parte seconda, su Ecomuseo della Valsugana. URL consultato il 10 luglio 2021.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla famiglia Naurizio