NGC 130

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NGC 130
Galassia lenticolare
NGC 130 nelle immagini SDSS, a sinistra della più grande NGC 128 e con NGC 127 sulla destra.
Scoperta
ScopritoreBindon Stoney [1]
Data4 novembre 1850
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazionePesci
Ascensione retta00h 29m 18.5s [2]
Declinazione+02° 52′ 14″ [2]
Distanza196,4 mega anni luce (60,23 Mpc) [1][2][3] a.l.  
Magnitudine apparente (V)15 [2], 14,4 [4];
nella banda B: 15,4 [4]
Redshift+0,014787 ± 0,000060 [3][5]
Luminosità superficiale13,02 [4]
Angolo di posizione52° [4]
Velocità radiale4433 ± 18 [3][5][6] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia lenticolare
ClasseSA0-[3]: E-S0[4] E/SA0?[1]
Dimensioni45,0 al (13,81 pc) a.l. [3]  
Altre designazioni
PGC 1794, MCG 00-02-052, CGCG 383-29,[3][4][5]
Mappa di localizzazione
NGC 130
Categoria di galassie lenticolari

Coordinate: Carta celeste 00h 29m 18.5s, +02° 52′ 14″

NGC 130 è una galassia lenticolare situata nella costellazione dei Pesci.[1]

È stata scoperta il 4 novembre 1850 dall'ingegnere irlandese Bindon Stoney, che nello stesso giorno scoprì anche NGC 126 e NGC 127.[1]

Gruppo di NGC 128[modifica | modifica wikitesto]

NGC 130 fa parte del Gruppo di NGC 128, un raggruppamento di galassie che include NGC 125, NGC 126, NGC 127 e NGC 128, oltre a UGC 275, UGC 277, UGC 281, UGC 282, UGC 283, MCG 00-02-45 e MCG 00-02-47.[7]

Anche se fanno parte dello stesso gruppo, la differenza nelle velocità di recessione tra NGC 125 e NGC 128, che è superiore a 1000 km/h, rende poco probabile che esse siano particolarmente vicine; invece il valore simile di redshift tra NGC 125 e NGC 126 depone a favore di una loro contiguità.[1][8] Esiste un ponte di materia tra NGC 127 e NGC 128 creato dalla forte attrazione gravitazionale tra le due galassie.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas NGC Objects: NGC 100 - 149, su cseligman.com. URL consultato il 16 luglio 2023.
  2. ^ a b c d Distance Results for NGC 0130, in NASA/IPAC Extragalactic Database. URL consultato il 24 febbraio 2016.
  3. ^ a b c d e f NED results for object NGC 0130, su nedwww.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 16 luglio 2023.
  4. ^ a b c d e f (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke» sur le site ProfWeb, NGC 100 à 199, su dpelletier.profweb.ca. URL consultato il 28 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2023).
  5. ^ a b c NGC 130, in SIMBAD, Centre de données astronomiques de Strasbourg. URL consultato il 23 febbraio 2021.
  6. ^ Deborah Freedman Woods, Margaret J. Geller e Elizabeth J. Barton, Tidally Triggered Star Formation in Close Pairs of Galaxies: Major and Minor Interactions, in The Astronomical Journal, vol. 132, n. 1, luglio 2006, pp. 197–209, Bibcode:2006AJ....132..197W, DOI:10.1086/504834, arXiv:astro-ph/0603175.
  7. ^ A.M. Garcia, General study of group membership. II - Determination of nearby groups, in Astronomy and Astrophysics Supplement Series, 100 #1, luglio 1993, p. 47-90, Bibcode:1993A&AS..100...47G.
  8. ^ NGC 128, su Observing at Skyhound. URL consultato il 5 gennaio 2016.

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