NGC 125

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NGC 125
Galassia lenticolare
NGC 125 nelle immagini SDSS
Scoperta
ScopritoreWilliam Herschel [1]
Data25 dicembre 1790
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazionePesci
Ascensione retta00h 28m 50,206s [2]
Declinazione+02° 50′ 20,06″ [2]
Distanza238,4 ± 16,7 mega anni luce (73,10 ± 5,13 Mpc) [1][3] a.l.  
Magnitudine apparente (V)12,9 [4], 12,1 [5];
nella banda B: 13,9[6]; 13,1 [5]
Redshift+0,017699 ± 0,000030 [3][6]
Luminosità superficiale13,25 [5]
Angolo di posizione85° [5]
Velocità radiale5306 ± 9 [3][6] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia lenticolare
Classe(R)SA0+P [4], (R)SA0+ pec:[3], S0-a[5], (R)SA0/a? pec[1]
Dimensioni84 200 al (25 830 pc) a.l. [3]  
Altre designazioni
PGC 1772, UGC 286, MCG 00-02-48, CGCG 383-27 [6][3][5]
Mappa di localizzazione
NGC 125
Categoria di galassie lenticolari

Coordinate: Carta celeste 00h 28m 50.206s, +02° 50′ 20.06″

NGC 125 è una galassia lenticolare situata nella costellazione dei Pesci.

È stata scoperta il 25 dicembre 1790 dall'astronomo tedesco di origine, ma naturalizzato britannico, William Herschel.[1] È stata poi osservata il 12 ottobre 1827 da John Herschel.[4]

La galassia venne descritta come "molto debole, piccola, più brillante al centro" da John Louis Emil Dreyer, il compilatore del New General Catalogue.[1] Ha un diametro di circa 115.000 anni luce, il che la rende un po' più grande della nostra Via Lattea.[1]

Gruppo di NGC 128[modifica | modifica wikitesto]

NGC 125 fa parte del gruppo di NGC 128, un raggruppamento di galassie che include NGC 125, NGC 126, NGC 127, NGC 128 e NGC 130.

Anche se fanno parte dello stesso gruppo, la differenza nelle velocità di recessione tra NGC 125 e NGC 128, che è superiore a 1000 km/h, rende poco probabile che esse siano particolarmente vicine; invece il valore simile di redshift tra NGC 125 e NGC 126 depone a favore di una contiguità.[1][7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas NGC Objects: NGC 100 - 149, su cseligman.com. URL consultato il 16 luglio 2023.
  2. ^ a b Michael F. Skrutskie, Roc M. Cutri, Rae Stiening, Martin D. Weinberg, Stephen E. Schneider, John M. Carpenter, Charles A. Beichman, Richard W. Capps, Thomas Chester, Jonathan H. Elias, John P. Huchra, James W. Liebert, Carol J. Lonsdale, David G. Monet, Stephan Price, Patrick Seitzer, Thomas H. Jarrett, J. Davy Kirkpatrick, John E. Gizis, Elizabeth V. Howard, Tracey E. Evans, John W. Fowler, Linda Fullmer, Robert L. Hurt, Robert M. Light, Eugene L. Kopan, Kenneth A. Marsh, Howard L. McCallon, Robert Tam, Schuyler D. Van Dyk e Sherry L. Wheelock, The Two Micron All Sky Survey (2MASS), in The Astronomical Journal, vol. 131, n. 2, 1º febbraio 2006, pp. 1163–1183, Bibcode:2006AJ....131.1163S, DOI:10.1086/498708, ISSN 0004-6256 (WC · ACNP).
  3. ^ a b c d e f NED results for object NGC 0125, su nedwww.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 16 luglio 2023.
  4. ^ a b c NGC 125, su The NGC/IC Project. URL consultato il 5 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  5. ^ a b c d e f (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke» sur le site ProfWeb, NGC 100 à 199, su dpelletier.profweb.ca. URL consultato il 9 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2023).
  6. ^ a b c d NGC 125, in SIMBAD, Centre de données astronomiques de Strasbourg. URL consultato il 23 febbraio 2021.
  7. ^ NGC 128, su Observing at Skyhound. URL consultato il 5 gennaio 2016.

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